PROCESSO ALIMONDA

Trascrizione ud. 116 (processo 25) - Placanica Mario

GIUDICE – Lei è Mario Placanica?
TESTE PLACANICA MARIO - Sì.
GIUDICE – Oggi assistito dal suo difensore che è l’avvocato Gimidiano del Foro di Catanzaro. Lei è già stato sentito una volta in questo processo ai sensi dell’art. 210 del C.P.P. e ha dichiarato che intendeva avvalersi della facoltà di non rispondere. Dopodiché la difesa, l’Avvocato Menzione ha fatto una memoria dicendo, risulta da dichiarazioni fatte alla stampa, riprodotte sui giornali, che lei avrebbe detto “io invece voglio parlare, voglio dire alcune cose” e ha chiesto di richiamarla per sentirlo oggi; il Tribunale ha ritenuto di richiamarla pensando che sia non una nuova prova, ma sia la prosecuzione dell’esame che lei aveva iniziato e interrotto dichiarando di non voler rispondere. Quindi la prima domanda che le faccio è: lei intende rispondere oggi?
TESTE PLACANICA MARIO - Sì, intendo rispondere.
GIUDICE – Quindi modifica le dichiarazioni che aveva fatto nella precedente udienza.
TESTE PLACANICA MARIO - Sì, della facoltà di avvalermi di non rispondere.
GIUDICE – Quindi l’esame era finito qui ed era un esame iniziato dal P.M. perché era il P.M. che ha chiesto per primo il suo esame. Il P.M. intende procedere all’esame?
PUBBLICO MINISTERO – sì, sì.
PUBBLICO MINISTERO
DOMANDA – Senta, Signor Placanica, lei nel 2001, nel luglio del 2001 che tipo di attività svolgeva, dove si trovava?
RISPOSTA – Allora, luglio 2001 ero Carabiniere ausiliario presso il XII Battaglione Sicilia.
DOMANDA – Era venuto a Genova?
RISPOSTA – Ero venuto a Genova, sì, per partecipare all’ordine pubblico qua a Genova, al G8.
DOMANDA – Da quanto tempo aveva iniziato il suo servizio come Carabiniere ausiliario nei Carabinieri?
RISPOSTA – Allora io sono partito a settembre, il 14 settembre 2000 per iniziare il servizio da ausiliario nei Carabinieri ed ero a Fossano, alla scuola allievi di Fossano, poi dopo tre mesi m’hanno mandato in Sicilia.
DOMANDA – E poi da lì, mentre faceva servizio in Sicilia le sono state date disposizioni per effettuare questo servizio e partecipare…
RISPOSTA – Sì, per partecipare al G8.
DOMANDA – All’attività dell’ordine pubblico che c’era a Genova.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – E’ venuto solo lei del battaglione dove si trovava o c’erano molte persone che sono state inviate a Genova?
RISPOSTA – Eravamo un contingente.
DOMANDA – Di quante persone?
RISPOSTA – Non ricordo bene… mi sembra due plotoni, non ricordo adesso.
DOMANDA – Sono poi le persone con cui lei si è trovato a fare servizio nelle giornate del G8 oppure siete stati diversamente aggregati?
RISPOSTA – No, no, eravamo assieme.
DOMANDA – Ci può raccontare brevemente che cosa è successo nella giornata del 20 luglio, magari non limitandosi semplicemente a quelli che sono i fatti relativi alla situazione di P.zza Alimonda, ma anche il servizio che lei ha svolto, in quali zone della città, se lei lo ricorda o è in condizione di riferirlo, è stato impiegato e che cosa si è svolto, cosa è successo durante la giornata.
RISPOSTA – Magari se mi fa domande specifiche è meglio, non riesco… non so le zone, capito.
DOMANDA – A che ora è iniziato il suo servizio il 20 luglio?
RISPOSTA – Era mattina presto, verso le sei e mezzo.
DOMANDA – E’ stato schierato, è stato impiegato dove, dove è stato durante la mattinata, ci sono state delle attività, avete fatto degli interventi?
RISPOSTA – La mattina siamo stati vicino il porto, se non erro, però non ricordo la zona, ecco, non sono di Genova, quindi…
DOMANDA – Diciamo la cittadella dove erano ospitate le Forze di Polizia?
RISPOSTA – No, fuori dalla cittadella, fuori.
DOMANDA – Ed eravate in servizio in quel momento o dovevate entrare in servizio solo successivamente?
RISPOSTA – No, eravamo là, aspettavamo che ci chiamassero.
DOMANDA – Diciamo a disposizione?
RISPOSTA – A disposizione.
DOMANDA – Da chi era comandato il contingente in cui lei operava nell’ambito dell’ordine pubblico in quella giornata o comunque chi erano i suoi referenti come superiori?
RISPOSTA – Il Tenente Zappia Giuseppe del Battaglione Sicilia.
DOMANDA – Lei ricorda chi è che dirigeva il servizio nell’ambito del quale eravate impegnati oppure lei aveva come punto di riferimento semplicemente il Tenente Zappia?
RISPOSTA – Diciamo che ogni quattro Carabinieri c’era un caposquadra e poi c’era il capo plotone che sarebbe l’ufficiale, il sotto Tenente e poi c’era, se non erro, il Tenente Mirante, il Capitano Cappello e poi il Colonnello Truglio.
DOMANDA – In quale momento della giornata voi siete stati impiegati in attività di servizio di ordine pubblico, quindi com’è che vi siete poi mossi dal posto dove eravate a disposizione per effettuare una qualche attività, un qualche intervento?
RISPOSTA – Diciamo che abbiamo avuto un piccolo scontro contro i no-global sempre vicino al lungomare, però non c’è stato niente di particolare.
DOMANDA – Questo verso che ora?
RISPOSTA – adesso non ricordo, sono passati pure sei anni.
DOMANDA – Diciamo tarda mattinata, era già pomeriggio?
RISPOSTA – Tarda mattinata, sì, tarda mattinata, non ricordo bene perché sono pure sei anni adesso.
DOMANDA – Sì, ma a prescindere dall’ora, più o meno…
RISPOSTA – Più o meno tarda mattinata.
DOMANDA – E’ stata una cosa lunga, un intervento complicato?
RISPOSTA – No, no, niente di particolare, hanno lanciato un po’ di sassi, ma niente di particolare.
DOMANDA – Avete effettuato una carica, avete semplicemente fatto un fronteggiamento, avete…
RISPOSTA – No, eravamo di fronte, gli uni con gli altri, però cariche non ne abbiamo fatte.
DOMANDA – In quanto tempo si è risolta questa situazione?
RISPOSTA – Ma nemmeno due minuti, tre minuti, una cosa breve.
DOMANDA – E poi siete rimasti lì o siete venuti via?
RISPOSTA – No, poi siamo… mi faccia pensare un attimo, così vedo l’itinerario… poi nel pomeriggio, se non mi sbaglio, nel primo pomeriggio abbiamo avuto degli scontri sempre sul lungomare, però più avanti, di fronte la cittadella dove c’erano le Forze dell’Ordine però in fondo, sul lungomare, non ricordo la via, ecco, non le so dire, dove c’è stato anche l’intervento dei Tuscania e hanno fatto pure degli arresti, se non erro.
DOMANDA – Lei che tipo di attività svolgeva nell’ambito del servizio che era stato disposto?
RISPOSTA – A me mi hanno fatto un addestramento per lanciare i lacrimogeni.
DOMANDA – Un addestramento in generale per l’attività che faceva o specifico in vista del vertice?
RISPOSTA – No, in vista del vertice del G8.
DOMANDA – Quindi diciamo di questo servizio che doveva essere fatto a Genova.
RISPOSTA – Questo servizio che dovevo fare, sì.
DOMANDA – Ha lanciato dei lacrimogeni in quella giornata, si ricorda quando ha iniziato a fare questo?
RISPOSTA – Lanciare lacrimogeni, se non erro ne ho lanciato uno solo, lacrimogeno, la mattina presto, in tarda mattinata, su disposizione di un maresciallo, mi ha fatto lanciare un lacrimogeno verso questo palco dei no-global che era vicino il lungomare, però non è successo niente, difatti poi il Capitano Cappello si è arrabbiato, dice “perché l’avete sparato?” Io ho detto “il Maresciallo me l’ha fatto sparare”.
DOMANDA – Questo palco, tanto per cercare di capire quali sono le zone, era collocato nell’area dove venivano svolte delle attività dei manifestanti?
RISPOSTA – dei no-global, sì.
DOMANDA – Era una via, era un piazzale?
RISPOSTA – No, se non… di fronte… sempre di fronte la cittadella, poco più avanti.
DOMANDA – Quindi stiamo parlando di P.le Kennedy?
RISPOSTA – Sempre sul lungomare, però, sul piazzale dove stavano i no-global.
DOMANDA – Successivamente a questo ulteriore intervento che cosa è successo, avete fatto altri interventi in altre zone?
RISPOSTA – No, altri interventi no, diciamo che poi abbiamo fatto una colazione, diciamo, abbiamo mangiato due panini e ci hanno chiamato dopo che abbiamo pranzato, diciamo, perché dovevamo intervenire in quanto dicevano che il Battaglione Lombardia aveva avuto un sacco di perdite di militari, un sacco di feriti; nella via dove hanno bruciato il blindato dei Carabinieri.
DOMANDA – Senta, ritornando un attimo indietro, quando lei ha fatto riferimento ai viveri, alla consumazione del pasto, questi li avevate con voi o vi erano stati portati da qualcuno?
RISPOSTA – No, li hanno portati.
DOMANDA – Si ricorda con che cosa li avevano portati e chi era venuto a portarveli?
RISPOSTA – Se non mi sbaglio con il defender li hanno portati, con la Jeep se non mi sbaglio.
DOMANDA – Si ricorda se erano uno o due i defender che erano arrivati a portarvi…
RISPOSTA – No, non ricordo.
DOMANDA – Senta, lei si ricorda di essere stato interrogato?
RISPOSTA – Certamente sì.
DOMANDA – Si ricorda quante volte è stato interrogato?
RISPOSTA – Due volte.
DOMANDA – La prima volta ricorda quando?
RISPOSTA – La prima volta la sera tardi dopo che è successo il fatto…
DOMANDA – Quindi era il 20 luglio del 2001. E poi successivamente…
RISPOSTA – E poi successivamente perché volevano sapere qualcosa in più sull’estintore.
DOMANDA – In questa seconda volta, che è l’interrogatorio dell’11 settembre del 2001, lei fu sentito e con riferimento a questa circostanza disse: “fummo raggiunti da un secondo plotone del nostro reggimento e ci spostammo in direzione C.so Marconi, Via Casaregis dove intorno alle 14.00 venimmo raggiunti da due defender con a bordo il Tenente Colonnello Truglio e il Tenente Mirante. Era così effettivamente, ricorda?
RISPOSTA – Sì, loro erano a bordo delle vetture, sì.
DOMANDA – Quindi io gliela devo contestare perché questa è la forma per in qualche modo consentire di recuperare eventualmente il ricordo su questo, quindi lei è certo che fossero i due defender tutti e due, che siano venuti a fare questa cosa.
RISPOSTA – Sì, perché camminavano sempre assieme.
DOMANDA – Però non erano stati con voi tutto il giorno?
RISPOSTA – No, tutto il giorno no, non sono stati con noi tutto il giorno.
DOMANDA – Vi portaste poi effettivamente in ausilio al Battaglione Lombardia nella zona, lei ha fatto riferimento…
RISPOSTA – Diciamo che siamo andati nella zona dove loro hanno avuto l’attacco…
DOMANDA – Si ricorda come si chiama questa zona?
RISPOSTA – No, non mi dica le vie perché sono proprio negato.
DOMANDA – Lei però aveva fatto prima riferimento ad un fatto che si era verificato in questa via.
RISPOSTA – Al fatto diciamo che hanno bruciato il blindato dell’Arma dei Carabinieri.
DOMANDA – Quindi la via di cui stiamo parlando è questa?
RISPOSTA – Sì… Via Caffa se non erro, che forse Via Caffa me la ricordo che è vicino P.zza Alimonda, è una traversa di P.zza Alimonda.
DOMANDA – abbiamo la cartina, avvocato, magari se gliela diamo magari semplicemente per orientarsi, così avendo come punto di riferimento, nel senso che è un dato processuale pacifico che dove si è bruciato il blindato si tratta di C.so Torino.
RISPOSTA – Se non mi sbaglio in C.so Torino è stato bruciato…
DOMANDA – Sì. Così ha due punti di riferimento per le cose che stava dicendo. Lei ha visto questo blindato, siete arrivati quindi nella zona dove…
RISPOSTA – Vicino, ma non siamo andati proprio dove c’era il blindato, eravamo nella zona, si vedeva da lontano bruciato però non ci siamo avvicinati.
DOMANDA – La situazione quando voi siete arrivati, anche per capire di che ora si trattava, era una situazione in cui c’era in quel punto una situazione di scontro in atto?
RISPOSTA – Sì, sì.
DOMANDA – Il blindato stava bruciando, era già bruciato, cosa ha visto lei?
RISPOSTA – Assolutamente, c’era un lancio di pietre che non finiva mai, poi praticamente …
DOMANDA – Verso il blindato o anche verso di voi?
RISPOSTA – No, verso di noi, verso i plotoni, c’era lo contro tra no-global e Carabinieri e diciamo che praticamente io dovevo lanciare dei lacrimogeni e il Capitano Cappello non ha voluto che li lanciassi, si è preso dalle mie mani il lanciagranate e ha iniziato a sparare lui con il lanciagranate; la granata vera e propria si divide in due con un nastro, io dovevo togliere quel nastro e darglielo al Capitano Cappello, in questo caso io mi sono sentito male e mi hanno fatto andare sulla camionetta.
DOMANDA – Un attimo, ritorniamo alla situazione precedente; quindi lei ha detto “quando noi siamo arrivati in C.so Torino non siamo arrivati fino al blindato… “
RISPOSTA – No.
DOMANDA – Che lei vedeva a distanza.
RISPOSTA – Lo vedevo a distanza, sì.
DOMANDA – E avete ricevuto un lancio fitto di sassi per un certo periodo di tempo.
RISPOSTA – Abbastanza, abbastanza.
DOMANDA – Nel momento in cui lei è arrivato il blindato stava già bruciando?
RISPOSTA – Sì, stava già bruciando.
DOMANDA – Ma si vedevano ancora le fiamme, il fumo, etc.
RISPOSTA – No, io fumo ho visto, magari erano pure lacrimogeni, ma io ho visto fumo, fiamme non ne ho viste.
DOMANDA – Lei ha detto che successivamente si è sentito male?
RISPOSTA – Sì, perché questo OCS(fonetico) questo gas che c’è nelle granate è un materiale che fa malissimo, infatti mi sono sentito male io stesso che lo utilizzavo, che dovevo aprirlo per darlo al Maggiore… scusate che lo chiamo Maggiore che è aumentato pure di grado.
DOMANDA – Senta, ma lei aveva anche una maschera antigas?
RISPOSTA – Sì, però il filtro era saturo ormai, quindi bisognava cambiare il filtro.
DOMANDA – Quanto tempo è rimasto lì in questa situazione a fronteggiare i manifestanti? Lei ha descritto il suo comportamento, quindi lei predisponeva, preparava le granate da dare al Maggiore Cappello per lanciarle.
RISPOSTA – Sì, diciamo proprio un conflitto che io c’ho partecipato in questo conflitto per cinque, sei minuti.
DOMANDA – E poi si è sentito male.
RISPOSTA – E poi mi sono sentito male.
DOMANDA – Cosa ha fatto dopo che si è sentito male? Dove è stato collocato?
RISPOSTA – Mi hanno fatto salire sulla camionetta.
DOMANDA – Di che camionetta si trattava?
RISPOSTA – Defender.
DOMANDA – Era uno di quei due che erano venuti assieme al mezzo che aveva portato il cibo o era un altro?
RISPOSTA – CCAE217(o simile) ricordo ancora …
DOMANDA – Quindi è uno di quei due?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Di che era questo mezzo, nella disponibilità di chi?
RISPOSTA – Il mezzo era in forza al Capitano Cappello perché sono andato io a ritirarlo, sapevo già di chi era in forza.
DOMANDA – Quando lei è salito sul mezzo in quel momento chi c’era su questo defender?
RISPOSTA – C’era l’appuntato Fiasconaro Mario che si era rotto una gamba, però poi se l’è preso l’ambulanza, c’era Raffone Dario e basta.
DOMANDA – Raffone era il guidatore?
RISPOSTA – NO, Raffone era quello che stava con me dietro.
DOMANDA – Il guidatore chi era?
RISPOSTA – Cavataio era il guidatore.
DOMANDA – Quindi in quel momento, quando lei sale su questo defender, c’erano diciamo tre persone?
RISPOSTA – Tre persone, sì.
DOMANDA – Una di queste persone poi viene presa dall’ambulanza…
RISPOSTA – Una viene presa dall’ambulanza.
DOMANDA – E lei resta insieme all’autista, Cavataio e Raffone.
RISPOSTA – Sì, noi tre.
DOMANDA – Questo già diciamo in C.so Torino quando lei si sente male?
RISPOSTA – No, diciamo che siamo saliti in Via Invrea siamo saliti sul defender o Via Caffa, non mi ricordo , una delle due, Via Invrea o Caffa, all’angolo là c’erano gli scontri.
DOMANDA – Sì, ma quando lei è salito sul defender c’era già anche Raffone o Raffone non c’era ancora?
RISPOSTA – No, c’era Raffone.
DOMANDA – Perché lei, le contesto, in questo verbale dell’11 settembre 2001, disse: “mi avvicinai al defender guidato dal Carabiniere Cavataio e cedetti il lanciagranate al Capitano Cappello, poi al Tenente Mirante, cominciai a vomitare, decisi pertanto di salire sul defender per riprendermi”. Poi descrive la sua situazione di salute, dice: “intanto i defender seguivano il plotone al quale avevo fatto imbucare Via Invrea, all’altezza dell’incrocio con Via Casaregis salì sul defender anche il collega Raffone, afflitto anch’egli dai miei stessi sintomi”, quindi sembrerebbe che Raffone fosse salito in un momento successivo.
RISPOSTA – No, no, è così come ho detto all’interrogatorio perché bisogna pensare pure che all’interrogatorio ero scioccato io, me l’hanno fatto subito l’interrogatorio, quindi non andava nemmeno fatto subito l’interrogatorio.
DOMANDA – Ma questo non è quello che ha fatto subito, questo l’ha fatto un mese dopo, questo è sempre quello di settembre.
RISPOSTA – Mi hanno rinterrogato, sì, sì.
DOMANDA – Quindi era corretto quello che aveva detto?
RISPOSTA – Sì, è corretto perché è salito dopo, sì.
DOMANDA – E quindi poi a questo punto su questo mezzo dove siete andati?
RISPOSTA – Poi con questo mezzo siamo passati da Via Caffa e siamo arrivati in P.zza Alimonda.
DOMANDA – Il Capitano Cappello era a bordo di questo mezzo oppure andava a piedi lui?
RISPOSTA – No, no, non c’era, non c’era.
DOMANDA – Perché lei prima ha detto che il defender era il defender del Capitano Cappello.
RISPOSTA – Sì, era suo, in dotazione era a lui, quindi doveva starci se non mi sbaglio.
DOMANDA – Cosa è successo quando siete arrivati in P.zza Alimonda?
RISPOSTA – Allora, arrivati in P.zza Alimonda, di fronte Via Odessa, se non erro… ci siamo trovati di fronte… noi eravamo dietro con i defender e davanti a noi c’era il plotone dei Carabinieri…
DOMANDA – Rivolto verso dove, se è in condizione di dirlo.
RISPOSTA – Come se era rivolto verso Via Armenia, verso quel lato.
DOMANDA – cioè verso monte o verso mare?
RISPOSTA – No, verso monte.
DOMANDA – Quindi il mare alle spalle.
RISPOSTA – Con il mare…
DOMANDA – Quindi in P.zza Alimonda con la faccia rivolta verso monte.
RISPOSTA – Verso monte, sì.
DOMANDA – Il plotone, il contingente a piedi era davanti a voi?
RISPOSTA – Sì, era davanti a noi.
DOMANDA – Voi eravate in fondo?
RISPOSTA – Noi eravamo dietro, seguivamo … non capisco perché a noi che eravamo feriti… non feriti, eravamo feriti, sì, perché io ero allucinato, non mi hanno soccorso, non capisco perché non mi hanno soccorso e invece hanno continuato a seguire il plotone.
DOMANDA – Senta, ma il defender su cui si trovava lei si è sempre mosso insieme all’altro defender?
RISPOSTA – Sì, sempre assieme eravamo.
DOMANDA – Quindi erano sempre loro due.
RISPOSTA – Sempre assieme.
DOMANDA – Quindi lei sa o si è reso conto se prima di essere in questa situazione che lei ha descritto, vale a dire rivolti verso, diciamo direzione monte a P.zza Alimonda, il mezzo aveva fatto qualche altro spostamento, magari andandosene e poi ritornando invece di nuovo lì o aveva girato attorno?
RISPOSTA – No, io so che da quando sono salito sul defender, sono stati sempre vicini i defender, infatti c’è stato uno scontro tra dei no-global e il Colonnello Truglio…
DOMANDA – Mi scusi, l’altro defender di chi era?
RISPOSTA – Del Colonnello Truglio.
DOMANDA – Quindi era nella disponibilità de Colonnello Truglio.
RISPOSTA – Sì, loro erano dietro a piedi e noi eravamo avanti. Voglio ricordare questo, ecco, magari non l’ho precisato all’interrogatorio, adesso non ricordo, non l’ho riletto, che c’era un piccolo scontro fra tre o quattro no-global e il Colonnello Truglio, in questo caso si sono dati botte a non finire e poi il Colonnello Truglio ha voluto le manette che erano sul defender, sono delle manette…
DOMANDA – Mi scusi per capire quando si è verificata questa cosa…
RISPOSTA – Prima di andare in P.zza Alimonda.
DOMANDA – Prima di arrivare in P.zza Alimonda.
RISPOSTA – Sì. Dopo C.so Torino prima di andare a P.zza Alimonda.
DOMANDA – Quindi ci sarebbe stato questo scontro tra…
RISPOSTA – Sì, tre o quattro no-global, il Colonnello Truglio e altri due toscani.
DOMANDA – Ritorniamo invece alla situazione di P.zza Alimonda quindi al momento in cui lei dice siamo rivolti in direzione monta, in P.zza Alimonda direzione monte e i Carabinieri a piedi davanti e voi con le camionette dietro.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Lei si ricorda chi c’era nell’altra camionetta? Perché nella sua mi ha già detto che c’era Cavataio, Raffone e lei o c’era anche qualcun altro?
RISPOSTA – No, no, assolutissimamente, eravamo solo noi, glielo garantisco questo.
DOMANDA – Nell’altra sa chi c’era?
RISPOSTA – Sull’altra sapevo solo del Colonnello Truglio, gli altri non li avevo individuati anche perché avevano la maschera antigas.
DOMANDA – Sa se in quel momento il Colonnello Truglio era sul defender oppure se era a piedi?
RISPOSTA – Nel momento che… mi sembra che era sul defender il Colonnello Truglio.
DOMANDA – Sa se è sceso successivamente?
RISPOSTA – No, questo non lo so.
DOMANDA – Quindi diciamo che quello che lei ricorda è che nel momento in cui siete incolonnati, in quel momento le sembra che Truglio sia sull’altro defender.
RISPOSTA – Io l’unica cosa che ricordo sono i Carabinieri che tornano indietro, poi da quel momento in poi la mia vista era offuscata.
DOMANDA – Ascolti un attimo, prima di tornare indietro i Carabinieri sono andati avanti? Se lei lo ricorda, se ha avuto modo di vederlo dalla posizione in cui era.
RISPOSTA – No, i Carabinieri non sono andati avanti, io mi ricordo solo che sono scappati verso dietro, sono tornati verso il mare.
DOMANDA – Lei ricorda se prima c’era stata un’avanzata verso monte o una carica verso monte o qualsiasi altra cosa?
RISPOSTA – No, assolutissimamente.
DOMANDA – Quindi il suo ricordo è soltanto dei Carabinieri davanti a lei fermi che tornano indietro. Si è reso conto di quale era la ragione per cui loro stessero tornando indietro?
RISPOSTA – Io in lontananza vedevo dei fumi neri, però non ricordo bene, ecco.
DOMANDA – Ha visto dei lanci di oggetti nei confronti di questi Carabinieri che poi sono arretrati?
RISPOSTA – Penso che ce ne siano stati perché se no non scappavano, però …
DOMANDA – però un conto sono le deduzioni…
RISPOSTA – Adesso non ricordo.
DOMANDA – Sempre per contestazione, l’11 settembre del 2001 lei disse: “il plotone fu posizionato nella parte alta di Via Caffa, improvvisamente vidi dal finestrino una gran massa di gente, spesso con indumenti di colore scuro, che si avvicinava minacciosamente al plotone, facendolo oggetto di lanci di pietre ed altro - poi dice – In un attimo si ruppero le righe, ci fu un’improvvisa e disordinata ritirata da parte degli uomini a piedi, cosicché i due defender si ritrovarono… “ etc.etc. Questo è quello che lei aveva riferito.
RISPOSTA – L’ho detto allora, però questo non lo ricordo…
DOMANDA – Sì, questo è sempre il verbale dell’11 settembre 2001.
RISPOSTA – Non lo ricordo questo, non lo ricordo.
DOMANDA – Che cosa succede poi quando vede arretrare queste persone, questa massa di gente?
RISPOSTA – Ho intuito che…
DOMANDA – vi hanno superato queste persone, sono restate sempre davanti a voi?
RISPOSTA – Ci hanno superato, proprio mai vista una cosa del genere.
DOMANDA – quindi vi siete trovati voi di fronte a qualche cosa?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Nel senso che lei prima aveva di fronte i Carabinieri, poi a questo punto di fronte cosa c’era?
RISPOSTA – Sicuramente i no-global.
DOMANDA – Ma lei non li ha visti?
RISPOSTA – No, io non so nemmeno chi siano questi no-global, ero allucinato.
DOMANDA – Ho capito, non le sto chiedendo che faccia aveva, come si chiamava, ma uno si rende conto se di fronte c’è il vuoto, non c’è nessuno oppure c’è una massa di gente oppure c’è qualcuno che ti aggredisce.
RISPOSTA – Sì, però ero allucinato io dai gas, non è che potevo… non avevo nemmeno acqua da mettere agli occhi per poter asciugarli, per poter lavarli, come facevo, ho intuito tutto quel casino, però non… non so nemmeno chi sono i no-global.
DOMANDA – Quindi lei non si è neanche reso conto di che cosa stava succedendo?
RISPOSTA – Io ho intuito che ci hanno attaccato e che arrivavano…
DOMANDA – Ho capito, ma se non vedo niente… abbia pazienza, se non vedo niente… lei si è trovato in una situazione di pericolo?
RISPOSTA – Sì, indubbiamente.
DOMANDA – come diavolo l’ha percepito questo pericolo, nel senso che se non vedeva quello che succedeva…
RISPOSTA – Ma in lontananza, in vicinanza qualcosa la vedevo, però vedevo nell’ambito della camionetta non fuori, ecco, fuori c’era solo casino.
DOMANDA – Che cosa ricorda dopo il fatto di aver visto tutti questi Carabinieri che superano le camionette, le camionette che cosa hanno fatto?
RISPOSTA – I Carabinieri non lo so cosa abbiano fatto…
DOMANDA – No, che cosa avete fatto voi, cosa ha fatto la camionetta in cui era lei a quel punto? Dopo che avete visto questi carabinieri scappare indietro.
RISPOSTA – Ha fatto retromarcia, è andata in retromarcia.
DOMANDA – E siete riusciti a fare la retromarcia?
RISPOSTA – Questo l’autista se c’era riuscito, ma non c’è riuscito.
DOMANDA – Vi siete fermati da qualche parte?
RISPOSTA – Sì è incagliato.
DOMANDA – In che modo?
RISPOSTA – In che modo non lo so.
DOMANDA – Sa contro che cosa?
RISPOSTA – C’era un cassonetto, però non lo so che manovra abbia fatto l’autista, non ero davanti seduto con lui.
DOMANDA – Quindi il defender si è fermato.
RISPOSTA – Sì, si è fermato, si è spento.
DOMANDA – A questo punto che cosa è successo?
RISPOSTA – A questo punto ho intuito il lancio di pietre, di oggetti, via dicendo, hanno sfondato il vetro con una spranga, hanno sfondato il vetro posteriore…
DOMANDA – C’era molta gente attorno al defender?
RISPOSTA – Dalle grida penso di sì, dal casino che c’era penso di sì, però contare non li ho contati, non riuscivo a vederli, devo dire la sincera verità, io non riuscivo a vederli.
DOMANDA – Non riusciva a vedere se c’era una persona o dieci persone?
RISPOSTA – Vedevo sfocato, ecco.
DOMANDA – Ho capito, ma non è che le sto chiedendo di riconoscere il volto di una persona, le sto dicendo per cercare di capire qual era la situazione che aveva attorno, voglio dire, se c’erano tante persone, poche persone…, se era una cosa confusa, se la situazione era tranquilla.
RISPOSTA – Confusa, però c’erano parecchie persone.
DOMANDA – Lei è stato colpito?
RISPOSTA – Sì, in testa.
DOMANDA – con che cosa?
RISPOSTA – Non so cosa realmente … in questo momento non so cosa realmente mi ha colpito in testa, però era un oggetto pesante.
DOMANDA – Un colpo solo, più colpi?
RISPOSTA – No, un colpo solo, secco.
DOMANDA – Raffone è stato colpito?
RISPOSTA – Sì, sul visto e alla schiena.
DOMANDA – Cavataio?
RISPOSTA – Cavataio no.
DOMANDA – Erano stati rotti i vetri dei finestrini?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Ricorda di quali, di tutti, di qualcuno?
RISPOSTA – Allora, questo laterale …
DOMANDA – Laterale destro o sinistro, scusi.
RISPOSTA – No, lato guida, lato passeggero, poi quello posteriore, gli altri non ricordo.
DOMANDA – Lei dove era collocato all’interno del defender?
RISPOSTA – Io ero con le spalle rivolte alle spalle dell’autista.
DOMANDA – quindi con la faccia rivolta verso il vetro posteriore?
RISPOSTA – Verso il vetro posteriore.
DOMANDA – Che cosa è successo, cosa ricorda poi di quello che è successo?
RISPOSTA – Cosa ricordo, ricordo, una volta ricevuto il colpo di essermi toccato in testa e sono riuscito a vedere tutto quel sangue che mi usciva, mi sono impaurito, ho preso la pistola e ho sparato due colpi in aria.
DOMANDA – Cioè due colpi fuori verso il finestrino?
RISPOSTA – Verso il finestrino, sì.
DOMANDA – Quando ha esploso i colpi si è reso conto di avere delle persone davanti?
RISPOSTA – No, io non ho visto nessuno.
DOMANDA – Sa che una persona è stata colpita?
RISPOSTA – Sì, me l’hanno detto dopo.
DOMANDA – Quindi lei dice in quel momento lei non si è reso conto di avere sparato a qualcuno?
RISPOSTA – No, assolutissimamente, io l’ho saputo la sera, a me mi avevano ricoverato in ospedale, la sera è venuto a prelevarmi un Maggiore dei Carabinieri per farmi interrogare, quindi mi ha fatto firmare pure l’uscita perché io mi sono sentito male e ho avuto delle perdite di senso e quindi mi avevano ricoverato in seguito al colpo ricevuto in testa e lui mi ha fatto dimettere e mi ha fatto portare subito in caserma per farmi fare l’interrogatorio.
DOMANDA – Sì, lo so, c’ero anch’io, mi ricordo. Lei però già in quell’occasione aveva comunque risposto, aveva dato una descrizione di questi fatti.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Prima di sparare questi due colpi di pistola, lei ha anche detto delle cose?
RISPOSTA – Sì, “andatevene, andatevene”, perché io ho intimato di andarsene, non è che non ho intimato, però io mi sono visto… l’unico mezzo di difesa che avevo, perché loro smettere di lanciare pietre non smettevano, è una cosa assurda quella che hanno fatto perché non dovevano farla contro l’Arma dei Carabinieri e contro dei Carabinieri diciamo indifesi, perché noi non siamo andati ad attaccare e mio padre non mi ha insegnato a linciare i Carabinieri, mio padre mi ha dato l’educazione di essere una persona seria nella vita.
DOMANDA – Senta, che cosa è successo dopo che lei ha sparato questi due colpi di pistola, cosa ricorda poi dopo?
RISPOSTA – Dopo io…
DOMANDA – Il defender si è mosso, non si è mosso?
RISPOSTA – Dopo si è mosso il defender e Cavataio ha fatto salire un altro maresciallo.
DOMANDA – Ma dopo che si era mosso?
RISPOSTA – Dopo che si era mosso..
DOMANDA – Cioè da quella situazione, quando vi siete mossi eravate solo voi o è salita quest’altra persona?
RISPOSTA – No, eravamo soli, eravamo soli.
DOMANDA – Quindi si è spostato da questa situazione?
RISPOSTA – Sì è spostato e poi mi sono accorto che era salito, perché si è fermato per farlo salire.
DOMANDA – La situazione di aggressione, quella che lei ha detto “ho visto in una maniera confusa” ma ha percepito, per esempio, con riferimento ai colpi e a queste situazioni, è continuata dopo l’esplosione dei colpi di arma da fuoco oppure si è fermata?
RISPOSTA – No, non si sono fermati, infatti poco più avanti hanno fatto salire anche dietro il Carabiniere Rando per mettere lo scudo dove c’era il vetro perché continuavano ancora a lanciare pietre.
DOMANDA – Quindi lei ha detto il defender ad un certo punto si è rimesso in moto e siete andati via…
RISPOSTA – Si è di nuovo rimesso in moto, sì.
DOMANDA – Poi a un certo punto sale un’altra persona.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – In qualche momento qualcuno le ha detto “ma hai sparato, non hai sparato… “
RISPOSTA – Nessuno, non se n’è accorto nemmeno l’autista, perché così dice.
DOMANDA – Però lei sapeva di aver sparato due colpi?
RISPOSTA – I colpi li ho sparati.
DOMANDA – L’ha detto a qualcuno, ne ha parlato con qualcuno?
RISPOSTA – Non ne ho parlato perché mi hanno visto, mi hanno sentito sparare, credo, almeno.
DOMANDA – Sì, ma se lei ha detto che non si è accorto neanche l’autista.
RISPOSTA – Non si è accorto del ragazzo che è caduto in terra, che c’è andato sopra…
DOMANDA – Del ragazzo, ma l’autista le ha detto… mi scusi, l’autista Cavataio le ha detto qualcosa, ha detto “ma hai sparato? Non hai sparato?”
RISPOSTA – Nessuno, non mi ha detto nessuno niente fino alla sera quando sono venuti a prendermi.
DOMANDA – Per essere interrogato.
RISPOSTA – Per essere interrogato. Se c’era qualcuno degno in quel contesto doveva avvertirmi subito perché nemmeno all’ospedale andavo io, restavo là, non andavo nemmeno in ospedale, invece si sono presi la pistola, hanno fatto quello che hanno voluto.
DOMANDA – Ecco, volevo capire, lei quando è andato all’ospedale? Ovviamente prima di essere interrogato perché lei ha detto “poi sono venuti a prendermi, mi han prelevato all’ospedale e mi hanno portato”.
RISPOSTA – E’ successo questo, che praticamente…
DOMANDA – Mi scusi, raccontiamolo alla rovescia, così magari finisce di raccontare questo pezzetto, parta dal momento in cui, dopo che vi siete disincagliati, il defender prosegue per un breve tragitto, dopodiché lei dice “è salita un’altra persona”. Poi che cosa è successo?
RISPOSTA – Sale il Maresciallo Amatori e il Carabiniere Rando e andiamo verso l’ospedale.
DOMANDA – Quindi eravate in quel momento in cinque sopra?
RISPOSTA – In cinque.
DOMANDA – Lei, Raffone, Cavataio e queste altre due persone.
RISPOSTA – Io, Raffone, Cavataio, Rando e Amatori.
DOMANDA - E siete andati direttamente verso l’ospedale?
RISPOSTA – Verso l’ospedale. Che è successo? Durante il tragitto c’era un corteo di no-global con a capo Agnolotto; il Maresciallo gli diceva ad Agnolotto “mi fai passare che ho un Carabiniere ferito?” E agnolotto gli fa “no, da qua non passi”, e abbiamo dovuto fare un percorso ancora più lungo per portarmi in ospedale, però non ricordo il percorso perché…
DOMANDA – Ricorda qual era l’ospedale dove siete andati, come si chiamava? Se era l’Ospedale Galliera, l’Ospedale San Martino?
RISPOSTA – San Martino mi sembra. Che poi qualcuno dice che il sangue che avevo in testa, non dico il nome, qualcuno dice che mi hanno messo il mercuro cromo, quindi figuriamoci, il sangue mio scambiarlo per mercuro cromo, come si chiama.
DOMANDA – Senta, qual è stato il momento in cui lei ha consegnato la sua pistola e a chi?
RISPOSTA – La pistola l’ho consegnata nel defender.
DOMANDA – Si ricorda a chi?
RISPOSTA – Se non mi sbaglio Cavataio se l’è presa.
DOMANDA – Ma in che momento, quando lei è sceso, quando lei…
RISPOSTA – No, no, eravamo sempre dentro.
DOMANDA – Prima di arrivare all’ospedale?
RISPOSTA – Prima di arrivare all’ospedale, sì.
DOMANDA – Prima che salissero queste persone, Rando e gli altri?
RISPOSTA – No, dopo che sono salite loro.
DOMANDA – E c’era una ragione per cui lei ha dato la pistola a Cavataio?
RISPOSTA – Non lo so, perché me l’hanno cercata, io ho avuto in quell’istante uno shock perché gridavo “portatemi da mia madre, portatemi da mia… “ mi è preso uno shock, perché sparare non è una cosa da tutti e in quell’istante sparare … non lo so…
DOMANDA – Quindi lei dice non sa la ragione per cui Cavataio le ha detto “dammi… “, magari l’ha sentita urlare in questo modo oppure qualcuno gli aveva detto “chiedi a Placanica di farti dare la pistola”.
RISPOSTA – Sicuramente gliel’hanno chiesto di prenderla la pistola.
DOMANDA – Poi lei è andato all’ospedale ed è rimasto all’ospedale fino a quando poi non sono venuti a prelevarla per venire all’interrogatorio.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Lei ha riportato delle lesioni, le è stata fatta una perizia?
RISPOSTA – Sì, ho una ferita in testa, non tanto grande, era un po’ profonda, comunque ho avuto dei punti e poi al ginocchio pure, ho zoppicato per un mese, dove mi è arrivato l’estintore.
DOMANDA – Senta, lei poi è rimasto in servizio nell’Arma dei Carabinieri?
RISPOSTA – Sì, ho fatto la ferma(?) e sono riuscito ad entrare, però mi hanno congedato prima che passassi in servizio permanente.
DOMANDA – Quindi fino a quando è rimasto presso l’Arma dei Carabinieri?
RISPOSTA – Fino al 6 o 4 aprile del 2005?
DOMANDA – Adesso che attività svolge?
RISPOSTA – Sono disoccupato.
DOMANDA – Senta, un’ultima cosa, un’ultima domanda…
RISPOSTA – Non so se lei è al corrente delle minacce che ho avuto, dello speronamento che ho avuto…
DOMANDA – No, però volevo chiederle questo, se eventualmente me lo riferisce, se è una delle ragioni che vuole riferire; quando lei era stato già precedentemente chiamato, lei era venuto e si era avvalso della facoltà di non rispondere.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – C’era una ragione, era una ragione connessa alle cose che stava dicendo o sono delle cose completamente diverse? Se ce lo vuole spiegare.
RISPOSTA – Mi sono avvalso della facoltà di non rispondere perché ero seccato di tutto, di tutti, era una situazione… è una cosa da dimenticare questa per un ragazzo, non è che è una cosa… io devo cercare di farmi una vita, di essere sereno, di pensare avanti, non a queste cose, queste cose dopo sei anni devono essere il passato non il presente.
DOMANDA – E per quale ragione invece allora poi ha cambiato idea? Noi, voglio dire, siamo arrivati a sentirla sulla base di quello che era stato indicato sui giornali, ma poi lei oggi è venuto e quindi ha deciso di rispondere, c’è qualche ragione specifica per cui…
RISPOSTA – Per far vedere che non scappo da qualcuno, che non sto scappando proprio da nessuno, che non ho niente da nascondere, se c’era qualcosa da nascondere, dicevo “mi avvalgo della facoltà di non rispondere”.
DOMANDA – Ancora un’ultima domanda: lei è stato indagato con riferimento alla morte di Carlo Giuliani?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Come si è concluso questo procedimento? E’ ancora pendente?
RISPOSTA – Il procedimento diciamo che mi hanno dato legittima difesa e uso legittimo delle armi.
DOMANDA – Quindi in definitiva è stato archiviato?
RISPOSTA – E’ stato archiviato, sì.
DOMANDA – Nessun’altra domanda per il momento.DIFESA - AVV. MENZIONE
DOMANDA – Volevo porle alcune domande: sinteticamente, prima dei fatti di P.zza Alimonda, in quanti scontri si è trovato? Proviamo a sintetizzare: ha detto uno in tarda mattinata, sul mare…
RISPOSTA – Uno in tarda mattinata sul mare. Uno poi nel primo pomeriggio sul lungomare; poi l’altro in C.so Torino e poi questo qua a P.zza Alimonda.
DOMANDA – In tre scontri sostanzialmente, prima di P.zza Alimonda.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – In questi scontri ha detto che ha visto volare pietre…
RISPOSTA – Pietre.
DOMANDA – Ha visto volare anche bottiglie molotov?
RISPOSTA – Bottiglie molotov no, però c’è stato un mio amico che gliel’hanno lanciata addosso.
DOMANDA – Sì, certo, però lei non le ha viste.
RISPOSTA – No, io personalmente no.
DOMANDA – Personalmente non le ha viste. Ci ha detto che mentre era nel defender è risalito un poco in Via Caffa?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Ci sa dire com’era la scena in Via Caffa in quel momento, cosa stava succedendo, cosa ha visto, lei era sul fondo del plotone o meglio di coloro che sono intervenuti o no? Le due camionette stavano in cima?
RISPOSTA – No, noi eravamo dietro.
DOMANDA – Lei che cosa ha visto?
RISPOSTA – Io ho visto fumo, dei fumi neri, come se arrivasse qualcuno, non lo so.
DOMANDA – Sul fondo della strada o vicino a lei?
RISPOSTA – No, sul fondo, no, vicino a me, no.
DOMANDA – Poi ha detto testualmente “i Carabinieri sono scappati e ci hanno superato”.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – A questo punto le due camionette che cosa hanno fatto?
RISPOSTA – La nostra ha fatto retromarcia, l’altra non lo so che fine abbia fatto, se sono scappati anche loro…
DOMANDA – La sua ha fatto retromarcia fin dove?
RISPOSTA – Eravamo lì, ha fatto retromarcia una trentina di metri, venti metri.
DOMANDA – Da Via Caffa fino a P.zza Alimonda intende dire?
RISPOSTA – Sì, sì, più o meno.
DOMANDA – Lei ha usato il termine “si è incastrata la camionetta”, si è incastrata con il davanti o si è incastrata con il di dietro?
RISPOSTA – Questo non glielo so dire.
DOMANDA – Perché voi stavate facendo… cerco di capire…
RISPOSTA – Retromarcia sì…
DOMANDA – Stavate facendo retromarcia.
RISPOSTA – Se non mi sbaglio sul davanti si è incastrata, perché magari voleva fare…
DOMANDA – Manovra…
RISPOSTA – Ha fatto retromarcia, poi voleva andare avanti per scappare verso avanti e si è incagliato con il cassonetto.
DOMANDA – Lei l’ha visto il cassonetto in cui si sarebbe incagliata?
RISPOSTA – NO, no.
DOMANDA – E allora come fa a sapere che è stato un cassonetto?
RISPOSTA – Me l’hanno riferito.
DOMANDA – Ha visto dopo delle foto, le hanno fatto dei racconti?
RISPOSTA – Sì, le foto, sì, sì.
DOMANDA – Però da dove era lei non ha visto il cassonetto o comunque non è stato in grado di vederlo.
RISPOSTA – Assolutissimamente.
DOMANDA – Senta, lei ha già detto che in quel momento la visuale, cioè la sua capacità di vedere era molto poca.
RISPOSTA – Era ridotta, sì.
DOMANDA – Il P.M. ha già insistito per chiederle quanti dimostranti ci fossero lì intorno prima di avere sparato, glielo richiedo anch’io per cercare di mettere a fuoco.
RISPOSTA – Ho intuito che c’era parecchia gente, però contate, che ho visto i volti, che ho visto chi erano, questo non…
DOMANDA – Questo non credo che sia possibile, ma il numero grosso modo?
RISPOSTA – Sui quaranta.
DOMANDA – Tutti intorno alla camionetta?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Questo nel momento in cui lei ha estratto la pistola?
RISPOSTA – No, prima.
DOMANDA – Prima quanto?
RISPOSTA – Poco tempo prima.
DOMANDA – E’ invece in grado di dirci quante persone c’erano nel momento in cui ha estratto la pistola?
RISPOSTA – Questo no.
DOMANDA – Senta, ma accanto…
RISPOSTA – Penso che nessuno sia scappato, questo glielo garantisco.
DOMANDA – No, ma glielo domando sulla base di alcune foto che noi abbiamo visto nel corso del processo e quindi per confrontare la sua memoria con le fotografie.
RISPOSTA – Le foto si vedono perché ci sono le foto tagliate e le foto normali; le foto normali, inquadrando tutta l’area si vede effettivamente il numero delle persone che ci sono, se poi fanno vedere solo il defender…
DOMANDA – Abbiamo visto anche il video in cui si vede l’intera piazza, quindi un’idea ce la siamo fatta, il Tribunale credo se la sia fatta, non abbiamo visto solo le foto.
RISPOSTA – Lo immagino.
DOMANDA – Senta, nella piazza c’erano altri rappresentanti delle Forze dell’Ordine oltre alla vostra camionetta o nelle adiacenze?
RISPOSTA – Sì, nelle vicinanze c’era la Polizia, altri Carabinieri, altri plotoni.
DOMANDA – A che distanza erano rispetto alla camionetta?
RISPOSTA – La distanza adesso non lo so.
DOMANDA – Più o meno, erano in piazza, erano fuori della piazza?
RISPOSTA – Erano in piazza.
DOMANDA – Erano proprio nella piazza. Erano nella parte della piazza, diciamo nella metà della piazza in cui eravate anche voi con la camionetta o erano esattamente dall’altro lato?
RISPOSTA – Sicuramente c’erano, sì.
DOMANDA – queste Forze dell’Ordine, ha detto Polizia e Carabinieri intervennero per …
RISPOSTA – Sedare, dice lei…
DOMANDA – Liberarvi, tanto per usare una parola sola, per liberarvi voi che eravate nella camionetta.
RISPOSTA – Devo dire la verità, no, non sono intervenuti.
DOMANDA – Ma erano sufficientemente vicino da poter intervenire oppure erano lontani?
RISPOSTA – Secondo me potevano intervenire.
DOMANDA – Però non intervennero.
RISPOSTA – Non intervennero.
DOMANDA – Senta, lei ha detto che a questo punto in particolare è stato preso dal panico, ho capito bene?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Ecco, lei ha già rilasciato due interrogatori, quindi io ho presente ciò che lei ha detto, la pistola dove la teneva?
RISPOSTA – Sulla fondina a coscia.
DOMANDA – Destra o sinistra?
RISPOSTA – Destra.
DOMANDA – Quindi lei ci ha detto poco fa che era seduto dietro a Cavataio …
RISPOSTA – Con le spalle rivolte a…
DOMANDA – Con le spalle rivolte a Cavataio stesso.
RISPOSTA – Difatti, se ascoltate Cavataio vi dice che aveva tutto il sangue mio che gli è schizzato addosso a lui.
DOMANDA – Sì, Cavataio l’abbiamo sentito in questo processo. A proposito di Cavataio, in quel momento lì aveva il casco?
RISPOSTA – Cavataio?
DOMANDA – Sì, che lei ricordi.
RISPOSTA – No, perché aveva sangue sulla testa, quindi credo che non ce l’abbia avuto il casco.
DOMANDA – Aveva la maschera antigas Cavataio?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – A ricordo suo aveva la maschera ma non aveva il casco.
RISPOSTA – Il casco non ce l’aveva.
DOMANDA – Senta, questo era un inciso, torniamo un attimo… quindi la pistola era sul lato diciamo esterno, perché lei era seduto…
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Sul lato esterno della camionetta, per intenderci.
RISPOSTA – No all’esterno, all’interno.
DOMANDA – No, nella camionetta, è ovvio.
RISPOSTA – Nella camionetta.
DOMANDA – Certo, però sulla coscia destra, lato destro.
RISPOSTA – Sì, sì.
DOMANDA – Ecco, lei l’ha tirata fuori …
RISPOSTA – Certamente, se ho sparato.
DOMANDA – Volevo sapere rispetto alla sicura.
RISPOSTA – Sì?
DOMANDA – Ha tolto la sicura?
RISPOSTA – Sì, ho tolto la sicura …
DOMANDA – Può esser preciso su tutti questi piccoli particolari?
RISPOSTA – Ho tolto la sicura nel momento in cui intimavo di allontanarsi.
DOMANDA – e poi per quanto riguarda la sicura?
RISPOSTA – La sicura c’ha un movimento solo, quindi…
DOMANDA – Non ha rimesso la sicura poi?
RISPOSTA – No, non l’ho rimessa… ma non l’ho armata.
DOMANDA – Chi spieghi perché noi siamo profani, lei sa tutto di armi, ma …
RISPOSTA – No, io non so niente di armi…
DOMANDA – Più di me di sicuro.
RISPOSTA – Non penso.
DOMANDA – Ci dica.
RISPOSTA – Magari lei è anche più preparato. Allora, ho tolto la sicura, ho intimato che si allontanassero “andatevene, andatevene” e poi ho preso l’arma e ho sparato due colpi perché ho avuto paura.
DOMANDA – Ma per “amare l’arma” cosa intende?
RISPOSTA – Armare l’arma, si deve armare, si deve caricare.
DOMANDA – L’ha fatta scorrere insomma?
RISPOSTA – Si deve fare scorrere.
DOMANDA – E questo l’ha fatto prima di intimare l’andatevene o dopo?
RISPOSTA – Dopo che ho intimato…
DOMANDA – Dopodiché ha sparato due colpi. Le chiedo, nello sparare due colpi… lei ha già detto più volte “ho sparato in aria” e così via…
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – La pistola, la sua mano con la pistola era ancora dentro, stava dentro la camionetta o stava fuori della camionetta?
RISPOSTA – Questo non glielo so dire.
DOMANDA – Non se lo ricorda? Provi a sforzarsi?
RISPOSTA – Non me lo ricordo perché innanzitutto non vedevo nemmeno la mia mano, perché c’era Raffone davanti a me, io me lo sono preso così a Raffone…
DOMANDA – Ecco, allora facciamo un inciso su come eravate collocati dentro la camionetta. Sul retro eravate in due?
RISPOSTA – Sì, eravamo in due.
DOMANDA – Raffone stava accanto a lei, sopra di lei, sotto di lei, come erano le posizioni?
RISPOSTA – Allora, le faccio vedere come erano, chiedo scusa se mi metto così… c’era Raffone davanti a me.
DOMANDA – Davanti alla sua visuale o davanti…
RISPOSTA – Alla mia visuale.
DOMANDA - …o genericamente davanti a lei, le impediva di vedere?
RISPOSTA – Io la mia pistola non l’ho vista, infatti un altro poco, dalle immagini, non ne parliamo…
DOMANDA – Quindi lei ha sparato senza vedere dove sparava?
RISPOSTA – Certamente.
DOMANDA – Questo è un po’ diverso da ciò che lei ha detto altre volte, in cui ha detto “sono sicuro di avere sparato in aria”.
RISPOSTA – Ma io la mano ce l’ho avuta tesa verso l’alto.
DOMANDA – Se oggi ci dice che non sa, che non vedeva dove sparava perché aveva Raffone davanti…
RISPOSTA – Però la mano l’ho alzata, certamente che lo so dov’era la mano.
DOMANDA – Ne prendo atto, però le contesto che questo non lo ha mai detto di non aver visto dove sparava, ha sempre detto “ho visto con chiarezza che non c’era nessuno davanti a me, in ogni modo ho sparato verso l’alto”.
PUBBLICO MINISTERO – Mi scusi, avvocato, possiamo fare le contestazioni, così gli riportiamo esattamente le parole che aveva detto.
DOMANDA – La prima volta lei ha detto “alla mia vista, nel momento in cui puntavo la pistola, non avevo…”
PUBBLICO MINISTERO – Scusi, interrogatorio del…? La data dell’interrogatori.
DOMANDA – E’ la data della sera stessa, il 20 di luglio alle 11.00 di sera.
PUBBLICO MINISTERO – siccome ne ha fatti due.
DOMANDA – Ha ragione. La frase che riguarda questo punto è: “alla mia vista, nel momento in cui puntavo la pistola non avevo persone, percepivo che vi erano aggressori, ma non li vedevo, percependo solo il continuo lancio di pietre; alla mia vista io avevo capito, ma naturalmente posso sbagliare…” La seconda volta, vale a dire nell’interrogatorio dell’11 settembre su questo punto “andatevene o vi ammazzo” e lo disse almeno tre o quattro volte, “l’aggressione stava continuando e fu allora che esplosi un colpo, il successivo seguì quasi di riflesso trattandosi di arma automatica”. Io da questo “alla mia vista” avevo capito che lei vedesse ciò che gli stava di fronte e vedesse che non c’era nessuno, ma insomma non è…
RISPOSTA – Può darsi pure che mi sono imbrogliato un attimo, che vuole…
DOMANDA – Senta, sempre per rimanere su come era l’assetto della camionetta, lei ci ha già detto che furono rotti dei vetri, laterale destro e…
RISPOSTA – Laterale destro e posteriore.
DOMANDA – Avevate pensato o comunque avete posto uno scudo per…
RISPOSTA – No.
DOMANDA – Per, come dire, difendervi dagli attacchi.
RISPOSTA – Assolutissimamente. Posto non l’abbiamo posto, ho visto nelle foto che c’è e non so come mai c’era.
DOMANDA – Però chi ce l’ha messo? Per questo io glielo domando, lei l’ha visto come me, le chiedo chi ce l’ha messo, perché eravate in due soli.
RISPOSTA – Glielo assicuro, avvocato, che non so chi l’abbia messo.
DOMANDA – Ricorda se per caso… lei esclude di aver messo lei…
RISPOSTA – NO, io personalmente non l’ho messo perché non ero dotato di scudo io quel giorno.
DOMANDA – Difatti lei lo ha detto “siccome ero lanciagranate non avevo lo scudo”.
RISPOSTA – Non avevo lo scudo.
DOMANDA – Quindi è escluso che l’abbia messo lei.
RISPOSTA – Sì, esclusissimo.
DOMANDA – Ricorda se Raffone aveva lo scudo? Raffone era fra i Carabinieri che potevano avere lo scudo?
RISPOSTA – Può darsi.
DOMANDA – Ricorda … perché lei ci ha detto or ora che Raffone è montato dopo di lei.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Aveva con sé lo scudo?
RISPOSTA – Non ricordo, può darsi pure che era già nella camionetta, però questo qua non lo ricordo.
DOMANDA – Stando alle foto che evidentemente lei conosce…
RISPOSTA – No, ho visto anche io…
DOMANDA – Possiamo mostrargliele…
PUBBLICO MINISTERO – Non ho presente, mi dice qual è la foto?
DOMANDA – Quella in cui si vede il lato destro della camionetta, 88C Olympia 121.
RISPOSTA – sì, è lo scudo quello.
DOMANDA – Si vede uno scudo posizionato in verticale, per il lungo, ma in verticale, come a difendere.
RISPOSTA – ...(incompr.)
DOMANDA – Ecco, ricorda chi è che può averlo messo?
RISPOSTA – Assolutamente.
DOMANDA – Perché non è giacente sul fondo come uno che se lo leva e lo butta lì.
RISPOSTA – No, c’era già; io personalmente non ce l’ho messo perché non ero dotato di scudo, poi se l’ha messo Raffone questo non me lo ricordo.
DOMANDA – Senta, lei è stato evidentemente attinto, colpito da una pietra o comunque da un corpo contundente?
RISPOSTA – Guardi, io ho pensato che era una pietra ...(incompr. voce fuori microfono) può darsi pure che sia stata la trave del Monai.
DOMANDA – Ma lei era dietro al posto di guida?
RISPOSTA – Sì, proprio dove ha sfondato Monai con la trave.
DOMANDA – Però era più lontano rispetto al lato ..
RISPOSTA – No, la testa ce l’avevo proprio sotto il vetro dove ha sfondato.
DOMANDA – In quale momento?
RISPOSTA – in quale…?
DOMANDA – Momento… cioè fin dall’inizio? Perché lei ci ha detto un attimo fa che lei sedeva con le spalle a Cavataio sul lato opposto rispetto alla trave.
RISPOSTA – No, io l’ho fatto vedere com’ero coricato io.
DOMANDA – Poi dopo coricato verso il basso, ma prima… era seduto all’incirca.
RISPOSTA – Prima più o meno così, sì, girato verso ‘sto lato, verso il vetro.
DOMANDA – E lei assume di poter essere stato attinto dalla trave mentre era sdraiato?
RISPOSTA – Questo non glielo so dire perché io mi sono accorto solo di un oggetto molto pesante però non … non so identificare io cos’era.
DOMANDA – Perché lei non ha detto soltanto che si trattava di una pietra, ma in uno dei due interrogatori, e ora glielo trovo subito… lei ha detto “mi hanno colpito con la pietra che non veniva lanciata, per ben due volte, la pietra mi ha colpito in testa ferendomi”, sembrerebbe quasi intendersi che una mano è arrivata fino alla sua testa per colpirla.
RISPOSTA – Io ho sentito una botta secca e poi un’altra botta per dirle la verità.
DOMANDA – Tutte e due in testa?
RISPOSTA – Tutte e due in testa, però come se qualcuno l’avesse poggiata, quindi sicuramente era la trave di Monai, però non ho detto nulla io fino adesso.
DOMANDA – Quindi qua, come dire, modifica rispetto a ciò che noi avevamo letto le altre volte, perché poi la seconda volta ridice “vidi che stavo perdendo sangue essendo stato colpito, forse due volte, da una pietra che vidi sul pavimento sporca di sangue”, non sembrerebbero esserci incertezze.
RISPOSTA – Guardi, io in quel momento ero scioccato, quindi non mi ricordavo la pietra.
DOMANDA – Senta, dopo che lei ha sparato quanto è passato prima che si disincagliasse il defender?
RISPOSTA – Sono stati secondi.
DOMANDA – E vi siete subito allontanati.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Quanto è passato prima che salisse Rando sul defender?
RISPOSTA – Sono saliti subito dopo.
DOMANDA – Subito dopo.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Rando insieme ad Amatori o sono state due manovre diverse?
RISPOSTA – Se non erro tutti e due assieme sono saliti.
DOMANDA – Cavataio era sceso quindi dal defender?
RISPOSTA – Questo non lo so.
DOMANDA – Comunque ha ceduto la guida ad Amatori.
RISPOSTA – Amatori, sì.
DOMANDA – Ricorda se è sceso o se invece semplicemente si è spostato Cavataio?
RISPOSTA – Non ricordo.
DOMANDA – E dopo dove siete andati, avete incontrato, ha detto…
RISPOSTA – Agnolotto…
DOMANDA – Ha detto avete incontrato un corteo, avete fatto un giro più lungo, dove siete andati?
RISPOSTA – Direttamente in ospedale.
DOMANDA – Siete mica passati dal vostro… da una caserma o dal centro di raccolta della Fiera?
RISPOSTA – Assolutissimamente no.
DOMANDA – Quindi i primi a vedere la sua ferita sono stati all’ospedale San Martino?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Hanno suturato la ferita?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Per suturarla l’hanno rasata o era già rasato?
RISPOSTA – No, mi hanno rasato, no, io ero rasato già, però mi hanno rasato solo i capelli piccolini che c’erano.
DOMANDA – Corti, corti.
RISPOSTA – Corti, corti, io i capelli li usavo sempre rasati in servizio.
DOMANDA – E poi le hanno messo una benda?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – un cerotto, qualcosa?
RISPOSTA – Una benda, sì.
DOMANDA – Le han dato dei punti e le hanno messo una benda.
RISPOSTA – Sì, e mi hanno ricoverato, perché avevo vertigini, senso di nausea, mi girava la testa.
DOMANDA – Poi è stato portato all’interrogatorio?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Ricorda chi è venuto, è venuto un suo superiore?
RISPOSTA – Un Maggiore… credo di qualche reparto operativo, però non so il nome.
DOMANDA – Carabiniere o…
RISPOSTA – Carabiniere.
DOMANDA – Era qualcuno dei suoi superiori diretti che lei conosceva, Cappello, Truglio o era persona a lei estranea?
RISPOSTA – No, no, se no l’avrei detto.
DOMANDA – Domando.
RISPOSTA – No, assolutissimamente.
DOMANDA – L’interrogatorio, cui partecipò anche il P.M., se non sbaglio, si svolse in caserma?
RISPOSTA – IN caserma, sì.
DOMANDA – Alla Caserma San Giuliano?
RISPOSTA – Al forte San Giuliano.
DOMANDA – Prima dell’interrogatorio ha visto qualcuno dei suoi superiori?
RISPOSTA – No.
DOMANDA – Non ha rilasciato alcun rapporto?
RISPOSTA – No, assolutissimamente.
DOMANDA – Quindi le prime dichiarazioni le ha rilasciate alla Magistratura.
RISPOSTA – L’unica cosa che ho visto l’avvocato che mi hanno messo i Carabinieri.
DOMANDA – Certo. Dopo l’interrogatorio che abbiamo lei ha steso un rapporto sui fatti della giornata?
RISPOSTA – Sì, però brevissimo, comunque l’ho steso.
DOMANDA – Quando, la sera stessa o giorni dopo?
RISPOSTA – No, giorni dopo, o due o tre giorni dopo.
DOMANDA – Perché quanto è stato ricoverato?
RISPOSTA – A me mi hanno fatto dimettere se no io chissà quanto rimanevo in ospedale.
DOMANDA – Allora, la domanda è: quand’è che l’hanno fatta dimettere?
RISPOSTA – Subito.
DOMANDA – La sera stessa. Quindi lei il giorno dopo era in caserma o era alla Fiera?
RISPOSTA – No, poi mi hanno messo loro in convalescenza, non in ricovero, loro mi hanno messo in convalescenza.
DOMANDA – Però è rimasto a Genova?
RISPOSTA – Sono rimasto a Genova un tre giorni, quattro giorni e poi siamo scesi di nuovo in Sicilia.
DOMANDA – Il suo rapporto l’ha fatto quando era ancora a Genova?
RISPOSTA – Sì, sì, quando ero a Genova.
DOMANDA – E a chi l’ha consegnato, si ricorda?
RISPOSTA – Tenente Cuccurullo.
DOMANDA – Sì, l’abbiamo sentito se non sbaglio. Senta, poi è tornato in Sicilia e poi, va bene, sappiamo… ci ha accennato a quelle che sono state le sue vicissitudini. Lei ora però ha fatto riferimento anche a delle minacce nel corso di questi anni?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Ci può dire in che cosa sono consistite?
RISPOSTA – Allora, a me mi stanno facendo minacce sui muri.
DOMANDA – Mi stanno facendo nel senso ancora oggi?
RISPOSTA – Ancora oggi, il giorno 1 maggio, la festa dei Lavoratori è arrivata a casa mia una lettera minatoria delle Brigate Rosse.
DOMANDA – In cui si diceva?
RISPOSTA – “Mario Placanica morte per te – Bagnasco al rogo – Solidarietà per i compagni – Evviva Carlo Giuliani”.
DOMANDA – Questa è l’ultima.
RISPOSTA – Questa è l’ultima.
DOMANDA – Nel corso degli anni può dire che è stata, come dire, una tempesta oppure è stata una cosa molto diluita?
RISPOSTA – E’ stata una tempesta, hanno cercato di buttarmi fuori strada.
DOMANDA – Questo l’abbiamo letto dalle cronache l’episodio, non so se il Tribunale lo conosce, ce lo può dire lei, ce lo riassume questo episodio.
RISPOSTA – Vuole sapere l’episodio? Allora, diciamo che una sera siamo andati in pizzeria con mia moglie, al ritorno vicino casa, prima di arrivare a casa c’era una Marea Station Wagon bianca che ci stava dietro e parcheggiata nelle vicinanze di casa nostra c’era un fuoristrada, come sono passato io, prima mi ha superato la Marea e si è messa davanti per rallentarmi, poi questo fuoristrada si è messo dietro di me e cercava di buttarmi fuori strada facendo manovra contro di me, però non c’è riuscito perché io ho fatto una contromanovra sono andati a finire su un Mercedes e l’hanno distrutto e sono scappati, non si sono fermati, sono scappati; quindi non so che cosa volevano fare, se hanno distrutto un Mercedes non lo so che cosa volevano fare.
DOMANDA – Capisco… inquietante. Torno un momento al tema della pistola, mi scusi; lei ha detto che ha tolto la sicura naturalmente, come è ovvio, ricorda se poi l’ha rimessa la sicura?
RISPOSTA – Se non mi sbaglio mi hanno detto di rimetterla, non ricordo chi o Cavataio o Amatori.
DOMANDA - e lei l’ha rimessa?
RISPOSTA – Sì, sì.
DOMANDA – Ma dopo lo sparo.
RISPOSTA – Dopo, dopo.
DOMANDA – No, io intendo dire prima dello sparo.
RISPOSTA – No.
DOMANDA – Le contesto, anche se è un particolare non fondamentale, ma che lei aveva detto “tolsi la sicura rimettendola immediatamente dopo” questo l’11 di settembre.
RISPOSTA – Dopo gli spari.
DOMANDA – Intende dire dopo gli spari?
RISPOSTA – Dopo gli spari.
DOMANDA – Ma allora non c’era bisogno che le dicessero di rimetterla se lei l’aveva già rimessa.
RISPOSTA – Ma io ho detto che l’ho rimessa, però non ho detto che me l’hanno riferito di rimetterla.
DOMANDA – Qua non l’ha detto, l’ha detto a voce oggi che gli altri le hanno detto di rimetterla.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Ma non importa.
RISPOSTA – No, ma se vede le dichiarazioni degli altri pure lo dicono.
DOMANDA – Gli altri lo dicono, difatti gli altri sono in contrasto con ciò che io avevo capito dalla dichiarazione dell’11 settembre. Direi che io non ho altro, signori del Tribunale. DIFESA - AVV. FAMOLARO
DOMANDA – Qualche domanda: senta, se io non ho sentito male prima, lei ha detto di aver tirato fuori la pistola dopo essere stato colpito alla testa.
RISPOSTA – sì.
DOMANDA – Anzi, mi era sembrato di capire quasi che il suo tirar fuori la pistola fosse stata una reazione all’esser stato colpito alla testa.
RISPOSTA – No, non è stata una reazione, diciamo che è stato tutto un complesso di lancio di pietre, di sangue che mi usciva, perché giustamente c’ho pure paura a vedere il sangue che esce, no, mi sono macchiato le mani, la pistola pure macchiata, allora, giustamente, mi sentivo toccare pure alle gambe, dico “qua me la prendono la pistola”, allora ho preso la pistola e ho avvertito gli altri di allontanarsi.
DOMANDA – Comunque prima è stato colpito alla testa e dopo ha tirato fuori la pistola, questo me lo conferma?
RISPOSTA – Sì, sì.
DOMANDA – Le faccio vedere due immagini.
PUBBLICO MINISTERO – Possiamo sapere che immagini sono?
DOMANDA – Allora quella è la foto di prima, reperto 88C Olympia 121JP.
RISPOSTA – Sì?
DOMANDA – Guardando le immagini lei in questo momento ha già fuori la pistola?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Quindi lei è già stato colpito alla testa?
RISPOSTA – sì.
DOMANDA – Bene. Ora, l’Avvocato Menzione le ha fatto una contestazione riguardo una dichiarazione che era stata fatta da lei diciamo nell’immediatezza dei fatti, cioè relativamente al fatto che lei fosse stato colpito da una pietra e che appunto aveva visto una pietra insanguinata; ora, se non ho annotato male, lei adesso dice “ma io ero scioccato, non me la ricordavo la pietra”, però scusi, se ne ha parlato allora, forse se la ricordava in realtà.
RISPOSTA – No, ho visto una pietra con sangue, però non so se era stata la pietra perché come gli è scolato addosso il Cavataio il sangue che si è macchiato tutta la testa e tutta la schiena, che ne so se è scolato sulla pietra.
DOMANDA – HO capito, però lei ha detto “ero scioccato non me la ricordavo la pietra”, in realtà ne fa una menzione precisa in quell’interrogatorio.
RISPOSTA – Non ho capito.
DOMANDA – Adesso se la ricorda o no quella pietra?
RISPOSTA – Io la pietra me la ricordo, però non so se è stata… io ho sentito solo i due colpi poggiati sulla testa, ha capito come?
DOMANDA – Ho capito, ho capito. Le faccio vedere un’altra immagine … è il reperto successivo 88 C Olympia 122 JP …
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – allora, lei ci ha detto di avere avuto la visuale ostruita, però comunque di ricordare il suo braccio proteso verso l’alto…
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Ecco, guardando questa foto me lo conferma?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Cioè conferma di avere il braccio proteso verso l’alto?
RISPOSTA – Sì, in questo caso è più alto di Carlo Giuliani.
DOMANDA – No, il problema non è se è più alto di Carlo Giuliani o meno, è se è proteso o meno verso l’alto.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – La sua mano in questa foto è protesa verso l’alto?
RISPOSTA – Sì, è verso l’alto indubbiamente.
DOMANDA – E’ protesa verso l’alto. Grazie, io non ho altre domande. DIFESA – AVV. TAMBUSCIO
DOMANDA – Una sola domanda che riguarda una circostanza cronologicamente precedente: lei ci ha raccontato che ad un certo punto le han tolto il fucile lancia lacrimogeni…
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Gliel’ha tolto il Capitano Cappello.
RISPOSTA – Capitano Cappello, sì.
DOMANDA – Gliel’han tolto per quale motivo particolare?
RISPOSTA – Sicuramente perché io non lo sapevo adoperare.
DOMANDA – Ma lei non lo sapeva adoperare veramente o c’era solamente un disaccordo sulle modalità su come doveva essere adoperato?
RISPOSTA – Lui la può pensare in un modo, dal mio punto di vista io lo sapevo usare.
DOMANDA – Ci spieghi un attimo qual era la differenza tra quello che pensava lei e quello che pensava Cappello.
RISPOSTA – Questo non glielo so dire perché lui era Comandante, lui poteva pensare quello che voleva.
DOMANDA – Certo, però gliel’ha visto usare in un modo diverso da come faceva lei a Cappello?
RISPOSTA – Che l’abbia visto io?
DOMANDA – Sì, il lancia granate.
RISPOSTA – Io ero occupato ad aprire i lacrimogeni.
DOMANDA – Non gliel’ha mai fatto vedere?
RISPOSTA – No.
DOMANDA – Cioè dico subito dove voglio arrivare: ho letto una sua dichiarazione stampa, non una dichiarazione resa in sede ufficiale, sulle traiettorie, se avevo capito c’era stata una specie di visione di vedute diverse sulla traiettoria che si doveva usare per lanciare i lacrimogeni…
RISPOSTA – Può darsi, però io, che ricordo adesso, proprio la traiettoria giusta che usava, no.
DOMANDA – Cioè io ricordo di aver letto, però magari mi dica lei se invece non ha mai fatto questa dichiarazione, che lei tirava a 45 gradi come le era stato insegnato e che invece Cappello tirava in faccia alle persone e che a lei non sembrava appropriato questo.
RISPOSTA – Questo non devo giudicare…
DOMANDA – No, giudicare non deve, però raccontarci…
RISPOSTA – NO, la sincera verità, se io ero occupato ad aprire i lacrimogeni, come facevo a vedere Cappello?
DOMANDA – Poteva…
RISPOSTA – Ma non c’era il tempo, perché io dovevo darglielo subito e già aprirne un altro.
DOMANDA – Io le chiedo solo se è possibile che lei abbia fatto questa dichiarazione e se è possibile che lei abbia visto il Capitano, ora Maggiore…
RISPOSTA – Forse lei è meglio se si attiene alle mie dichiarazioni al P.M.
DOMANDA – Quindi questa dichiarazione non l’ha fatta, non ha visto Cappello tirare in faccia…
RISPOSTA – ...(incompr.)
DOMANDA – nessun’altra domanda, grazie. PARTE CIVILE – AVV. TADDEI
DOMANDA – Era solo su questa questione del lancio di lacrimogeni, volevo capire, stavo riguardando le sue precedenti dichiarazioni e volevo confrontarle con quello che ci dice oggi: prima, durante l’inizio della sua deposizione lei aveva riferito appunto questo suo ruolo di lancia granate, poi ci ha detto, se non sbaglio, se non ho capito male, che poi di fatto quel giorno ne ha lanciata solo una.
RISPOSTA – Solo una, sì.
DOMANDA – Ecco, se possiamo un attimo ricordare in quale momento?
RISPOSTA – Allora, l’ho lanciata di fronte al palco dei no-global.
DOMANDA – Quindi molto prima dei fatti … dell’episodio, diciamo, di P.zza Alimonda.
RISPOSTA – Tarda mattinata.
DOMANDA – Quindi diciamo, il fastidio che lei ha subito per l’inalazione di questo gas, ci può precisare meglio…
RISPOSTA – Il fastidio ce l’ho avuto in C.so Torino di fronte dove hanno bruciato i cosi, il blindato dell’Arma dei Carabinieri.
DOMANDA – Io le rileggo la sua dichiarazione del 20 luglio 2001, era solo perché lei ci dica…
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Si parla del terzo capoverso: “in quanto addetto a sparare lacrimogeni, a causa del fumo, dopo ripetuti lanci, avevo inalato molto fumo e la mia maschera non era più in grado di proteggermi adeguatamente, quindi avevo gli occhi e il viso in fiamme”. Mi fermo qui, poi lei racconta di essersi sentito male; volevo capire come mai qua aveva dichiarato di avere effettuato ripetuti lanci e invece oggi ci dice che ne aveva fatto uno solo.
RISPOSTA – E’ meglio chiarirla: diciamo che… le dico la realtà, ecco, perché magari adesso me ne rendo più conto, quei giorni ero un po’… praticamente io non mi sono sentito male per il ripetuto lancio dei lacrimogeni, io sì, ero vicino al Capitano Cappello che lanciava lacrimogeni e ne abbiamo pure ricevuti da parte dei no-global, però io mi sono sentito male perché dovevo aprire questi benedetti lacrimogeni, all’apertura emanano subito il gas, può anche provare lei…
DOMANDA – Può darsi in futuro! Dopo questa udienza può darsi! Quindi diciamo che non è corretto quello che lei ha dichiarato il 20 luglio, non aveva effettuato ripetuti lanci lei personalmente.
RISPOSTA – No, solo uno.
DOMANDA – Invece riguardo alla questione della sicura dell’arma, della pistola Beretta, la pistola d’ordinanza, le volevo chiedere, lei quindi è sicuro di aver tolto la sicura, di aver rimesso la sicura solo dopo aver sparato?
RISPOSTA – Sicurissimo.
DOMANDA – Diciamo questa sua operazione di disinserimento della sicura è avvenuto consapevolmente oppure inavvertitamente?
RISPOSTA – Consapevolmente.
DOMANDA – Prima le è stata fatta una contestazione in merito appunto a questa operazione della sicura, quindi lei conferma di aver tolto la sicura e di non averla rimessa prima di aver sparato.
RISPOSTA – No, non l’ho rimessa, l’ho rimessa subito dopo gli spari.
DOMANDA – Dopo gli spari. A questo riguardo le rileggo… una ulteriore contestazione opero, in base al verbale 11 settembre 2001, pag. 3 in fondo, la contestazione che le è stata letta poc’anzi, perché dal contesto si capisce che invece il momento è diverso rispetto a quello che ci riferisce adesso, dice: “tolsi la sicura rimettendola immediatamente dopo”, poi prosegue con il racconto e dal contesto, poi se vuole… intanto le chiedo se lei ha intimato soltanto di andarsene alle persone o ha intimato qualcos’altro.
RISPOSTA – No, non ho intimato “comunisti porci di merda” come qualcuno dice dei no-global, non è vero proprio niente, “andatevene via o sparo”.
DOMANDA – Ecco, qua nel verbale dell’11 settembre 2001 la frase successiva a quella sicura, lei dice: “mi misi ad urlare andatevene o vi ammazzo”. La conferma questa frase?
RISPOSTA – Sì, la confermo.
DOMANDA – E lo disse almeno tre o quattro volte.
RISPOSTA – sì, sì.
DOMANDA – Dopodiché lei descrive la scena dello sparo, quindi dice: “l’aggressione stava continuando, fu allora che esplosi un colpo, il successivo seguì quasi di riflesso trattandosi di arma semiautomatica”. Quindi questa operazione di togliere e rimettere la sicura lei la riferisce a un momento antecedente allo sparo, invece oggi ci dice che è successiva.
RISPOSTA – Allora io la sicura l’ho tolta prima di sparare e l’ho rimessa dopo che ho sparato.
DOMANDA – Le posso rileggere la frase?
RISPOSTA – Sì, sì.
DOMANDA – Tolsi la sicura rimettendola immediatamente dopo…
RISPOSTA – Ma dopo gli spari.
DOMANDA – “E poi esplosi un colpo”, quindi la fase del rinserimento della sicura che poi evidentemente è stata nuovamente tolta perché altrimenti non avrebbe potuto sparare, è antecedente allo sparo da quello che si capisce da questo interrogatorio.
RISPOSTA – No, io magari parlando un po’ in dialetto delle volte mi sono inteso male con il P.M., ecco.
DOMANDA – Quindi lei l’11 settembre 2001 ha dichiarato una cosa…
RISPOSTA – Io dicevo subito dopo gli spari.
DOMANDA – Ha dichiarato una cosa che oggi rettifica, quello che voglio dire.
RISPOSTA – Sì, per me è così, subito dopo gli spari.
DOMANDA – Va bene, ne prendo atto, comunque era il verbale dell’11 settembre 2001. La ringrazio.PARTE CIVILE - AVV. ROSSI
DOMANDA – Volevo chiederle, ripercorrendo la storia della sua giornata, lei ha detto che ha lanciato due lacrimogeni?
RISPOSTA – Uno.
DOMANDA – Uno la mattina.
RISPOSTA – Tarda mattinata.
DOMANDA – All’interno di quel piazzale che era in uso …
RISPOSTA – Era adibito a…
DOMANDA – a palco per concerti…
RISPOSTA – Era adibito a un palco dei no-global perché loro con delle corte legate alle pietre lanciavano queste pietre pesanti, molto grandi e quindi il maresciallo mi ha detto “sparane uno” e io l’ho sparato, poi il Capitano Cappello si è arrabbiato dicendo che non dovevamo sparare.
DOMANDA – Ma lei era dentro al piazzale, era fuori dal piazzale?
RISPOSTA – No, eravamo fuori dal piazzale.
DOMANDA – Nella via?
RISPOSTA – Eravamo in una via di fronte questo palco, adesso non ricordo la via.
DOMANDA – Quindi lei ha lanciato il lacrimogeno oltre la cancellata?
RISPOSTA – No, nemmeno è arrivato.
DOMANDA – Non è neanche arrivato alla cancellata.
RISPOSTA – NO, neanche è arrivato.
DOMANDA – E perché si è arrabbiato il Capitano Cappello?
RISPOSTA – Il Capitano Cappello si è arrabbiato perché in quel contesto dare ordini li deve dare lui non il maresciallo, ha capito, magari il maresciallo ha avuto paura perché gli è arrivata una pietra addosso, dice “sparane uno”.
DOMANDA – Senta, venendo al pomeriggio: lei ha detto di avere assistito ad uno scontro tra Truglio e tre no-global?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Che si son dati un sacco di botte ha detto?
RISPOSTA – Ma pure i no-global.
DOMANDA – Ma Truglio ha preso delle botte dai no-global, questo intende dire?
RISPOSTA – Che l’abbia prese lui non lo so perché è una persona molto attiva, però li hanno se no sbaglio arrestati, gli hanno messo delle manette che sono di plastica che avevano in dotazione nel defender.
DOMANDA – Ma questo scontro come è avvenuto?
RISPOSTA – No, che io abbia partecipato allo scontro…
DOMANDA – Ma lei l’ha visto?
RISPOSTA – L’ho intravisti perché ero sul defender, appena sono salito.
DOMANDA – Senta, lei ha detto che è stato male nonostante la maschera antigas…
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Però come mai la maschera antigas non l’ha protetta?
RISPOSTA – Perché il filtro non dura per parecchio tempo, può anche provare lei, il filtro dura, non so, due ore o un’ora e mezza, non so quanto dura, e poi va cambiato subito.
DOMANDA – quindi lei si è sentito male verso che ora?
RISPOSTA – Adesso non ricordo…
DOMANDA – Dopo alcune ore di lanci di lacrimogeni? Cioè lei aveva già respirato, si era trovato per più di un’ora in un contesto in cui venivano lanciati…
RISPOSTA – Ne ho inalata roba, hai voglia.
DOMANDA – E quando Cappello le ha detto “dammi il lancia lacrimogeni”, mi scusi, ritorno su questo punto “perché tu non li sai lanciare” le ha detto? “Non li lanci bene”?
RISPOSTA – No, penso che lui abbia reputato che non li lanciassi bene, ma non lo so questo, non lo so dire.
DOMANDA – Non le ha dato una spiegazione del perché?
RISPOSTA – No, ognuno ha i suoi mezzi, io non lo so e tantomeno sto a giudicare.
DOMANDA – Senta, volevo chiedere: lei ha descritto la posizione in cui si trovava all’interno del defender e ha detto che era sdraiato con Raffone addosso e lei praticamente abbracciava Raffone…
RISPOSTA – Sì, ho abbracciato Raffone, l’ho tirato verso di me.
DOMANDA – Ed era un po’ scivolato sul sedile con la testa bassa, cioè diciamo sdraiato?
RISPOSTA – Ero quasi giù io.
DOMANDA – Con i piedi verso lo sportello posteriore o verso la cabina di guida?
RISPOSTA – No, verso lo sportello.
DOMANDA – E in questa situazione che si è vista anche nella foto lei non si è mai alzato in piedi, cioè è rimasto sempre in questa posizione sdraiato?
RISPOSTA – Sì, non sono riuscito ad alzarmi.
DOMANDA – Quindi aveva la testa più vicina al sedile del guidatore che non…
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Senta, dopo ha detto che sono saliti Amatori e Rando, non sa dire quanto tempo dopo: sa dire quanto spazio dopo, cioè si è mossa la camionetta…
RISPOSTA – Sì è mossa…
DOMANDA – Era sempre in P.zza Alimonda?
RISPOSTA – Si è allontanata un po’ da p.zza Alimonda, però non le so dire.
DOMANDA – In una via laterale?
RISPOSTA – NO, non le so dire proprio.
DOMANDA – Le volevo chiedere anche questo: lei quando è andato all’ospedale è stato curato prima lei o prima il suo collega Raffone?
RISPOSTA – No, ci hanno… veramente ho dovuto fare anche un po’ di fila che c’erano pure altri.
DOMANDA – E chi è passato per primo?
RISPOSTA – Questo non lo ricordo, ho fatto un po’ di fila perché c’erano pure altri…
DOMANDA – Si ricorda se il suo referto aveva un’ora successiva a quella del referto del collega Raffone? Si ricorda se il suo referto dava atto della suturazione dei punti?
RISPOSTA – Credo di sì, non dice però quanti punti c’erano.
DOMANDA – Però dice che è stato suturato?
RISPOSTA – sì?
DOMANDA – Lei ha dato atto poi ai P.M. quando l’hanno interrogata del fatto che era stato ferito alla testa?
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Grazie non ho altre domande.GIUDICE A LATERE – DOTTOR GATTI
DOMANDA – Ascolti, vorrei chiederle un chiarimento su una cosa che lei ha detto prima al Pubblico Ministero, ha accennato un problema a proposito di questo momento sulla camionetta, sul defender in P.zza Alimonda: ad un certo punto ha usato la parola “linciare”, io vorrei sapere da lei se lei in quel momento ha avuto, ha pensato, ha avuto la sensazione, ha percepito il pericolo di poter essere linciato.
RISPOSTA – Certo, l’ho avvertito in modo molto grande, diciamo.
DOMANDA – Può essere un pochino più preciso?
RISPOSTA – Ma la paura che avevo io era che qualcuno ci lanciasse le bombe molotov, la grande paura che avevo io perché in quel caso chissà che fine avremmo fatto, ma chissà che fine avremmo fatto se si fossero armati loro con le nostre pistole.
DOMANDA – Ascolti ancora una cosa: ad un certo punto nella vicenda compare un estintore…
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Questo estintore da dove esce, come compare?
RISPOSTA – Alcuni dicono che l’abbiamo lanciato noi, ma non è vero.
DOMANDA – Per quello che sa lei ovviamente.
RISPOSTA – Quello che so io è che ci è arrivato addosso a noi.
DOMANDA – Ma lei ha visto… lei prima ha detto che vedeva poco, che percepiva poco, ha visto l’estintore?
RISPOSTA – No, non l’ho visto.
DOMANDA – Quindi non ne sa nulla per scienza diretta?
RISPOSTA – Mi è arrivato un colpo pesante sulla gamba ma non ho capito che era un estintore, un oggetto metallico pesante.
DOMANDA – Io vorrei solo capire questo, ma lei nel fatto, lasci stare le ricostruzioni successive, le foto successive quelle le han viste tutti, in quel momento lì si è accorto della presenza dell’estintore fuori dalla camionetta, dentro la camionetta, sulla sua gamba o dovunque?
RISPOSTA – Quando mi è arrivato sulla gamba me ne sono accorto che era un oggetto metallico.
DOMANDA – Ma era l’estintore che è arrivato sulla gamba?
RISPOSTA – Certo, si vede pure dalle foto.
DOMANDA – Io le chiedo se lei dentro la camionetta contro la sua gamba o per terra, etc., ha visto l’estintore?
RISPOSTA – Io l’ho sentito, ho sentito un oggetto metallico pesante.
DOMANDA – E poi questo oggetto è stato buttato fuori?
RISPOSTA – No, è rimbalzato sulla mia gamba.
DOMANDA – E’ rimbalzato.
RISPOSTA – Sì.
DOMANDA – Ma lei ha visto che era l’estintore che rimbalzava, che usciva, non lo so, come è uscito?
RISPOSTA – No, mi ha urtato sulla gamba, è caduto dietro, vicino c’era la ruota, è rimbalzato sulla ruota ed è caduto a terra.
DOMANDA – Fuori dalla camionetta.
RISPOSTA – Fuori dalla camionetta.
DOMANDA – Però lei non lo ha visto.
RISPOSTA – No, io ho intuito che era un oggetto metallico pesante.
GIUDICE – Chiudiamo l’esame, può andare.