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Lettera aperta ai cittadini genovesi

Per alcuni giorni, in concomitanza del Vertice del G8, Genova sarà capitale del mondo. Di quello ricco e potente.
I Capi di governo dei sette Paesi più ricchi del pianeta, insieme alla Russia, si vedranno a Genova a Luglio al termine di un lungo percorso politico tra i governi fatto di numerosi incontri preparatori.
Questi hanno per obiettivo quello di disegnare alcuni degli scenari futuri del nostro pianeta. Scelte che riguardano l’ambiente, lo sviluppo economico, le politiche sociali e quelle militari dell’intero pianeta e che decidono della vita concreta di ognuno di noi.
Gli otto Capi di governo dei Paesi più potenti del pianeta si riuniranno in un vertice mai legittimato da nessun trattato internazionale. Le loro scelte quasi mai verranno ratificate dai parlamenti che presiedono, ma diventeranno accordi politici che condizioneranno ineluttabilmente le decisioni degli organismi sovranazionali di governo, e quindi gli sviluppi complessivi dell’intero pianeta.
Data questa situazione, è pensabile che possa modificarsi quel panorama che vede il 20% della popolazione mondiale – quella appunto dei Paesi a capitalismo avanzato – consumare l’83% delle risorse planetarie? A chi interessa per esempio il fatto che 11 milioni di bambini muoiono ogni anno per denutrizione e che 1 miliardo e 300 milioni di persone hanno meno di un dollaro al giorno per vivere?
Interessa alle nostre organizzazioni e ai cittadini che le compongono; interessa anche tutti quei Paesi che non hanno un futuro dignitoso da offrire ai loro cittadini ma a cui viene data una voce troppo flebile per poter incidere nelle scelte che riguardano anche loro.
Chi gioca a dipingerci come semplici contestatori, fa finta di non sapere che in realtà quotidianamente costruiamo azioni e interventi con grande consapevolezza e grande passione. Quella passione che, coinvolgendo milioni di cittadini, si esprime in azioni di cooperazione internazionale, di tutela ambientale, di valorizzazione dei diritti di cittadinanza e dei lavoratori, di promozione di modelli economici etici e solidali, di sviluppo di forme di convivenza multietniche e di scambio interculturale, di affermazione dei principi della pace e di lotta alle ingiustizie. E’ per tutto ciò che pretendiamo di parlare ed esprimere le nostre idee.
Ed è per questo che, al di là di tutte le differenze che caratterizzano ognuno di noi, abbiamo deciso di dare vita tutti assieme ad un Patto di lavoro unitario per lavorare in vista del Vertice del G8 e per esprimere tutto il nostro dissenso verso le politiche di globalizzazione che allargano inesorabilmente e ulteriormente la forbice tra Paesi ricchi e Paesi poveri, e tra ceti sociali ricchi e ceti sociali poveri.
Saremo moltissimi a Genova in quei giorni e saremo armati come sempre di grandi idee, grandi passioni e grande indignazione per le ingiustizie presenti nella nostra società e nel mondo.
Genova deve accogliere tutti coloro che vorranno manifestare in modo pacifico, creativo e non violento, per dare un importante segnale in un percorso in cui tutti si possa pensare che UN MONDO DIVERSO E’ POSSIBILE.
E per questo è indispensabile il contributo di tutti i cittadini genovesi.
Potremmo così tutti insieme fare davvero di Genova la capitale del mondo. Ma di quello che lavora per la globalizzazione dei diritti, per la giustizia sociale ed economica e per la pace.