Il libro: Nelle settimane che precedettero il G8 di Genova, il GSF incaricò un suo responsabile per assicurare sia assistenza legale ai manifestanti, sia per proporr che magistrati, parlamentari, giornalisti ed esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura si facessero "garanti" nei confronti di possibili abusi commessi contro il diritto alla manifestazione. Quanto questo timore fosse giustificato, è ormai cosa nota.
A Genova si è assistito ad un progressivo intensificarsi delle attività di prevenzione, di ispezione e di repressione, consistenti perlopiù in perquisizioni domiciliari e locali formalmente motivate dall'esigenza di ricercare armi ed esplosivi senza un previo provvedimento di autorizzazione dell'Autorità Giudiziaria.
Gli avvocati, durante i giorni del G8 di Genova, sono scesi in strada indossando una maglietta-simbolo in modo da essere immediatamente riconoscibili: non per cercare clienti, ma a rappresentare la legalità.
Scopo delle testimonianze e delle analisi raccolte in questo libro è raccontare, nella maggioranza dei casi, la sorpresa e la rabbia nel realizzare che i diritti non sono poi così "reali", ma molto "virtuali".
I curatori: Stefano Bigliazzi, avvocato penalista ed Emilio Robotti, civilista, entrambi genovesi, sono tra i fondatori della sezione genovese dell'Associazione Giuristi Democratici, e tra i promotori del Genoa Legal Forum, che a Genova si è occupato di coordinare l'assistenza legale ai manifestanti durante e dopo i giorni del G8.