«Quando l'ultimo manifestante lasciò Genova, alla fine del luglio del 2001, la zona rossa era stata smontata come fosse il tendone di un circo pronto ad essere rimontato altrove per proteggere la cittadella proibita e sacra dei potenti.
Restava e si espandeva oltre la città, la zona che l'aveva contenuta, la zona gialla, dove ogni regola veniva rimessa in discussione per impedire che il movimento divenisse contagioso: guerra globale permanente, nuove norme di polizia in funzione antiterrorismo, censura sulla stampa, legge Bossi-Fini, sospensione dello statuto dei lavoratori».
Attraverso le interviste ad Agnoletto, ex portavoce del Genoa Social Forum, Bernocchi, rapprentante dei COBAS, Cannavò, giornalista di Liberazione e tra i fondatori di Attac, Casarini, portavoce delle Tute Bianche (ora "disobbedienti"), l'autore delinea quelli che saranno i prossimi appuntamenti del "popolo di Genova" dopo il G8.
Un'analisi accurata della nascita, e delle future prospettive del nascente Forum Sociale Italiano.
L'autore, Checchino Antonini, giornalista di Liberazione, era a Genova durante i giorni del G8, che ha seguito per il suo giornale.