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A Carlo Azeglio Ciampi
Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale
Roma

Roma, 8 marzo 2001
Oggetto: G8 Summit di Genova, presenza della società civile, diritti
costituzionali

Signor Presidente,
ci permettiamo di portare alla Sua attenzione la grave situazione che si è
venuta a creare in merito allo svolgimento del Summit G8 del prossimo luglio
a Genova, confidando nel Suo intervento per ristabilire un clima di libero e
sereno confronto fra istituzioni e società civile.

Le scriviamo in rappresentanza del Patto di Lavoro "Genoa Social Forum",
nato diversi mesi fa per coordinare le iniziative organizzate dalla societa'
civile italiana ed internazionale da realizzarsi a Genova durante il Summit.

Il Patto di Lavoro oggi riunisce più di cento organizzazioni locali e
nazionali e la presenza dell'associazionismo genovese ne costituisce una
parte qualificante. Il Patto ed i suoi aderenti hanno sollecitato per mesi
le autorità locali e nazionali ad un incontro per presentare i propri
programmi e per trovare una soluzione in grado di garantire accesso,
ospitalità e spazi ai partecipanti alle iniziative organizzate dal mondo non
governativo.

Solo il 9 febbraio scorso si è potuto svolgere a Genova una riunione tra i
rappresentanti del Patto di Lavoro e il Comune, la Provincia, la Regione, la
Prefettura e della Missione di Governo.

In questa occasione, il Patto ha proposto soluzioni dettagliate nel
tentativo di favorire l'inizio di un comune percorso di confronto. Ad oggi,
però, non è giunta alcun tipo di riposta. In particolare, le istituzioni
locali, quando sollecitate, fanno presente che anche loro sono in una
situazione di attesa di una decisione da parte delle autorità nazionali.

Dobbiamo constatare che la Città di Genova si sta avvicinando rapidamente
allo svolgimento del Summit del tutto impreparata ad accogliere le decine di
migliaia di persone che prevedibilmente vorranno seguire da vicino lo
svolgimento del Summit ed esprimere democraticamente le loro opinioni in
merito, cosi' come garantito dalla nostra costituzione fra i diritti
fondamentali dei cittadini.

In questo senso, il Patto ritiene di aver preso tutte le iniziative
possibili per sollecitare ed avvertire le istituzioni locali e nazionali,
che sarebbero da ritenere responsabili degli eventuali disagi che si
potrebbero creare e dell'inevitabile eco a livello nazionale ed
internazionale. Se paragonata all'esperienza delle nostre organizzazioni a
precedenti Summit, come quello di Colonia 1999, riteniamo l'atteggiamento
delle autorità italiane incomprensibile e grave.

A questo stato di inazione va ad aggiungersi una costante campagna di stampa
che, per toni e contenuti, sembra avere il manifesto obiettivo di
precostituire un clima di tensione e di criminalizzazione.

Alte cariche delle istituzioni, quali il Presidente della Regione Liguria e
del Comitato per i Servizi di Sicurezza, sono intervenuti sulla stampa
locale e nazionale per presentare scenari di scontri, per indicare e
criminalizzare gruppi ed associazioni e per proporre la chiusura della Città
nei giorni del Summit. A cio' si sono accompagnati accertamenti e
perquisizioni della Polizia Giudiziaria in sedi di alcune associazioni
aderenti al Patto, conosciute per la loro natura democratica e nonviolenta.

In presenza di questa situazione, sentiamo di dover intraprendere un'azione
urgente e per questo ci rivolgiamo a Lei.

Genova non può aspettare: si deve preparare sin da ora ad accogliere le
migliaia di persone che verranno da tutto il mondo per manifestare
pacificamente le proprie idee, per presentare le proprie proposte, per
evidenziare il proprio dissenso. Sentiamo di dover condividere con l'
opinione pubblica la nostra posizione ed il disagio per le lentezze da parte
delle istituzioni e per l'ostilità che vediamo emergere, nonostante le
chiare ed apprezzabili posizioni in merito espresse dal Presidente del
Consiglio e dal Ministro degli Interni.

Per questo il prossimo Venerdì 17 marzo intendiamo incontrare la stampa per
presentare pubblicamente le nostre iniziative e per avviare una campagna
pubblica di adesione all'appello "Genova città aperta", per il rispetto dei
diritti costituzionali all'espressione e alla manifestazione.

Siamo convinti che per il Suo Ufficio un Suo intervento sarà decisivo per
far fronte alle nostre preoccupazioni per il rispetto di tali diritti. La
ringraziamo della Sua attenzione. Ci auguriamo che vorrà accogliere il
nostro appello e che voglia decidere di concedere un incontro a una nostra
rappresentanza.
Le arrivino i nostri piu' sentiti saluti

Raffaella Bolini, Luca De Fraia e Fabio Lucchesi
per il Patto di Lavoro "Genoa Social Forum"
 

Primi firmatari Genovesi: ACLI, Altrimondi, ARCI Nuova Associazione,
Arciragazzi, ASSEFA, Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE, Associazione
per il Rinnovamento della Sinistra, Bambini Vittime, Banca Etica -
Circoscrizione Locale di Genova e Imperia, CEDRITT, Centro Cooperazione
Sviluppo, Centro Sociale Talpa e Orologio, Centro Sociale Terra di Nessuno,
Centro Sociale Zapata, Circolo ARCI Mascherona 16, Città Aperta, COGEDE,
Consorzio Sociale Agorà, COSPE, Federazione Chiese Evangeliche Liguria,
Federazione Giovani Socialisti, Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro,
ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà, Il Ce.sto, ISCOS CISL Liguria,
Legacoop Liguria - Comparto Cooperative Sociali, Legambiente Regionale
Liguria, LOC - Lega Obiettori di Coscienza, Lavoratori della Libreria
Feltrinelli Genova, Mani Tese, Marea, Movimento Federalista Europeo, Partito
Rifondazione Comunista, Planet, Progetto Continenti, Rete ControG8, Rete
Lilliput, Sondagenova, Sinistra Giovanile, UISP, Ya Basta!

Primi firmatari Nazionali: Altrimondi, ARCI Nuova Associazione, Arciragazzi,
Associazione Botteghe del Mondo, Associazione Coordinamento Pace (Milano),
Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, Associazione per la Pace,
Associazione Tatavasco (Milano), Beati i costruttori di pace, Bilanci di
Giustizia, Campagna Chiama L'Africa, Campagna Dire mai al MAI - Stop
Millennium Round, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Campagna
Sdebitarsi, Carta - Cantieri Sociali, Centro Nuovo Modello di Sviluppo,
Centro Sociale Leoncavallo, Coalizione Italiana Contro la Pena di Morte,
COCORICO - COnsumatori COnsapevoli RIciclanti COmpatibili, Consorzio CTM
Altomercato, Cooperativa Roba dell'Altro Mondo, COSPE, Federazione Chiese
Evangeliche, Federazione Giovani Socialisti, Giovani Comuniste e Comunisti,
ICEI - Istituto Cooperazione Internazionale (Milano), ICS - Consorzio
Italiano di Solidarietà, IRED Nord, Legambiente, LILA, Lunaria, Mani Tese,
Nigrizia, Partito Rifondazione Comunista, Pax Christi, Rete delle Marce
Europee, Rete Lilliput, Rete Radie Resch, S.in.COBAS, Tavola della Pace,
Sinistra Giovanile, UISP, Unione degli Studenti, WWF, Ya Basta!

Primi firmatari Internazionali: Marches européennes contre le chomage, la
précarité et les exclusions (FR), National Coordination in Greece - Campaign