CONFERENZA INTERNAZIONALE - Il continuum della violenza

Repressione preventiva
Strategie di collaborazione tra le polizie in Europa

Martedi 22 luglio 2008 | ore 17,30 | Munizioniere di Palazzo Ducale
Conferenza Internazionale
Il continuum della violenza - l'Europa dal G8-2001 ad oggi

Matthias Monroy, Gipfelsoli Infogruppe
Repressione preventiva - Strategie di collaborazione tra le polizie in Europa

Dal vertice del G8 di Genova e dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 sono evidenziabili alcuni profondi cambiamenti per quanto riguarda la collaborazione tra le diverse Forze di polizia in Europa. Parallelamente allo scambio di informazioni è evidenziabile una tendenza all'analisi del rischio, ovvero alla previsione del "comportamento criminale".
Frontex, "agenzia per la difesa dei confini", pronostica movimenti di profughi e si occupa di"border management" e respingimento di migranti. Con il programma "EU-SEC" l'Unione Europea ha sviluppato degli standards operativi ad uso delle Forze di polizia dei paesi membri al fine di controllare le proteste politiche di massa, quali quelle contro i vertici G8.
L'EU-SEC è gestito da un istituto dell'ONU con sede a Torino.
La funzione di coordinamento dei nuovi programmi e delle nuove istituzioni è affidata al corpo di polizia Europol, il quale non si limita alla semplice gestione di basi di dati, ma può assumere anche funzioni operative. Attualmente, gli uffici preposti alla sicurezza non hanno più il problema di raccogliere i dati, ma di gestirne efficacemente l'enorme mole. A questo scopo si utilizzano softwares in grado di analizzare automaticamente testi, pagine web, telecomunicazioni, dati GPS etc. così come le connessioni. In tal modo le polizie e i servizi segreti cercano i nodi nelle reti sociali che potrebbero rappresentare in futuro una minaccia al neoliberalismo. In tutta Europa si intensifica la collaborazione tra polizia ed esercito, collaborazione che prende il nome di "architettura sicuritaria europea".
I conflitti sociali si militarizzano. Non si tratta solo di un maggior impiego dell'esercito all'interno dei confini nazionali, bensì anche di una politica estera sempre più dominata dalla polizia. Un esempio di tale tendenza è costituito dalla "Gendarmeria europea" (European Gendarmerie Force, o Eurogendfor), con sede a Vicenza, con compiti di polizia in contesti di crisi. L'EGF può venire utilizzata anche all'interno della comunità europea.