RASSEGNA STAMPA
IL SECOLO XIX - Questa volta bravi tutti ma è bocciata la politica
Genova, 18 Novembre 2007
Questa volta bravi tutti ma è bocciata la politica
dalla prima pagina
Invece non ci sono stati incidenti di rilievo: al punto da far apparire
eccessive le preoccupazioni della vigilia. Ma soprattutto l'intera città,
in tutte le sue componenti, è uscita bene dalla prova: cosa che, di questi
tempi, non succede tutti i giorni.
I protagonisti della giornata, naturalmente, sono stati i manifestanti: i
cinquantamila partiti da tutta Italia e arrivati a De Ferrari senza
incidenti. Per fortuna, gli appelli-provocazione a mescolare la legittima
protesta per i fatti del G8 con la rabbia ultrà non sono stati raccolti:
al corteo si sono uniti tifosi, non teppisti. Viene persino da chiedersi
perché al G8, sei anni fa, le cose non siano andate allo stesso modo:
perché le centinaia di migliaia di manifestanti pacifici di allora siano
stati infiltrati da provocatori sui quali non è mai stata fatta piena luce.
Subito dopo i manifestanti vanno ricordate le forze dell'ordine e anche le
autorità cittadine, sindaco e prefetto in testa. Se le autorità hanno
avuto il merito di escludere sin dall'inizio la possibilità di vietare la
manifestazione, le forze dell'ordine hanno mostrato come sia possibile
gestire la piazza anche senza mostrare i muscoli; e pure qui sorge
irresistibile il rimpianto che gli stessi uomini, con la stessa
professionalità e lo stesso rispetto dei diritti dei cittadini, in altre
situazioni e sotto altri governi non abbiano avuto lo stesso sangue freddo.
Personalmente, ai protagonisti della giornata aggiungerei anche i giudici:
sì, quegli stessi giudici contro i quali la manifestazione è stata
convocata, e ai quali, in certi commenti, è stata rinfacciato di non aver
ancora fatto giustizia. In realtà ci voleva molto coraggio, e molto senso
dello Stato, per portare avanti le indagini contro i vertici della
polizia; invece, le imputazioni per devastazione e saccheggio contro
alcuni dei manifestanti del 2001 erano per certi versi obbligate: ora
toccherà alla magistratura giudicante accertare le responsabilità
individuali, evitando i capri espiatori.
Lo stesso orgoglio, invece, non può essere condiviso da molti altri: e una
volta tanto, si tratta solo di non genovesi. Qualcosa ha rischiato di
andare storto nei trasporti: e non è una novità, quando di mezzo c'è
Trenitalia. L'informazione è stata puntuale soprattutto da parte de La
Sette e da Primocanale di Mario Paternostro, che sempre più spesso fanno
anche la parte che toccherebbe al servizio pubblico. Poi, naturalmente c'è
la politica nazionale: che non è uscita bene neppure da questa prova.
La maggioranza non sta rispettando uno degli impegni presi nel programma
di governo: la Commissione d'inchiesta sui fatti del G8 magari non servirà
a niente, proprio come ritiene Piero Ottone, ma era un impegno preciso, e
gli impegni si rispettano. Quanto all'opposizione, basta aver seguito
cinque minuti della trasmissione che La Sette ha dedicato all'evento per
farsene un'idea: fra l'ex radicale Taradash che si arrampicava sugli
specchi, e la portavoce Gardini che, al solito, pensava soprattutto a
magnificare il suo datore di lavoro, veniva solo da pensare come, nella
patria di Machiavelli, la politica abbia potuto cadere così in basso.
mauro barberis