RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA - Commissione c´è ancora tempo per rimediare
Genova, 1 novembre 2007
Commissione c´è ancora tempo per rimediare
WALTER VELTRONI
Cara Marta, ieri, interpretando i sentimenti della tua città, hai detto che Genova sta vivendo la battuta d´arresto subita dalla Commissione
d´inchiesta sui fatti del G8 con profondissima delusione, come un´offesa,
con il dolore che viene da ferite profonde che non si sono ancora
rimarginate. Hai perfettamente ragione ed io da Sindaco sento il bisogno
di esprimere innanzitutto la mia solidarietà a te e, attraverso te, alla
tua città, a tutti i genovesi. Nessuno di loro, nessuno di noi, può
dimenticare quei giorni. Furono un incubo: scontri tra manifestanti e
polizia, ragazzi picchiati, la città devastata da bande di black bloc.
Luoghi di Genova strappati alla vostra serena consuetudine e consegnati
alle cronache di tutto il mondo con immagini di violenza e purtroppo anche
di morte, di una giovane vita spezzata: la scuola Diaz, la caserma di
Bolzaneto, piazza Alimonda e Carlo Giuliani. Sono passati sei anni, ma
sono davvero ferite non ancora rimarginate. Ferite private, dolorosamente
personali, per le quali serviranno il tempo e la fatica di un percorso
necessariamente individuale. Ferite più ampie, pubbliche e collettive, per
le quali non c´è che una cura: l´accertamento della verità, di tutta la
verità su quanto accadde in quei giorni. E´ questa l´unica strada, questo
l´unico modo. Lo disse già allora il presidente Ciampi, chiedendo si
facesse ‘piena luce su quanto accaduto a Genova´, sottolineando come a
volerlo non fosse solo lui, ma ‘tutti gli italiani, senza distinzione
alcuna´. Hanno chiesto verità, in tutti questi anni, le persone che si
sono rivolte alla Magistratura denunciando di aver subito violenze e
soprusi da parte di esponenti delle forze dell´ordine, sottoposti a
giudizio insieme a coloro che sono accusati di avere, in quegli stessi
giorni, devastato e saccheggiato la città. La Magistratura sta portando
avanti il suo lavoro, che come è giusto non può che essere incentrato su
precisi episodi e su singole persone.
La Commissione d´inchiesta avrebbe dovuto, dovrebbe, fare altro:
ricostruire i fatti, tutti, e chiarire le responsabilità, quelle che ci
furono e quelle che vennero meno. Non dobbiamo avere paura dei fatti.
Nella storia di questo Paese per troppo tempo, e per troppe volte, la
verità su alcune delle pagine più delicate e oscure della nostra vita
pubblica non è mai arrivata, o è arrivata frammentata, distorta, opaca.
Per confondere, non per chiarire. Per conservare, non per cambiare e
crescere. Oggi, anche su questo, dobbiamo voltare pagina. Si può fare, ci
sono le condizioni per farlo. La trasparenza, il rapporto di fiducia tra
istituzioni e cittadini è interesse di tutti. E´ interesse delle autorità
di pubblica sicurezza, delle forze dell´ordine, delle tantissime persone
serie e preparate che ogni giorno lavorano per il bene comune, al servizio
dei cittadini, per la nostra sicurezza, per il rispetto della legalità.
Molte di queste persone sono quotidianamente in prima linea, rischiano la
vita. Lo sanno, eppure continuano a farlo, come hanno fatto nel corso
degli anni più duri e difficili che l´Italia ha conosciuto, tutti coloro
che la vita l´hanno sacrificata. Per servire le istituzioni, per la
collettività, per tutti noi. Non sono certo persone così a temere la
ricostruzione dei fatti, al contrario. Non è un caso che appena nominato
Capo della Polizia, pochi mesi fa, Antonio Manganelli diceva proprio al
giornale di Genova non solo di non aver timori, ma di auspicare,
‘qualunque mezzo, qualunque, possa servire a stabilire la verità, a capire
che cosa è accaduto in quei giorni. C´è ancora tempo per rimediare, per
istituire quella Commissione d´inchiesta della quale hai detto, cara
Marta, Genova non può fare a meno. E´ così, e vale per tutti gli italiani.
Non per perseguire meri intenti punitivi, ma per avere verità. Ne ha
bisogno chi ha subito offese e deve ritrovare fiducia nella giustizia del
suo Paese. E´ importante per la nostra democrazia, che dalla verità dei
fatti e dalla trasparenza delle istituzioni ha solo da guadagnare».