RASSEGNA STAMPA

LA REPUBBLICA - Diaz, i pestaggi alla moviola

Genova, 12 novembre 2007

Inizia la settimana che culminerà sabato nel ritorno dei no global a Genova. E al processo, un documento esplosivo
Diaz, i pestaggi alla moviola
Il pm Zucca: "I vertici della polizia vogliono screditarmi"

MARCO PREVE

La settimana che inizia oggi, e che accompagnerà Genova alla manifestazione sui temi del G8 organizzata per sabato pomeriggio da buona parte di quel movimento che fu protagonista dei giorni del luglio 2001, fa registrare un appuntamento e un documento che sicuramente, se non altro dal punto di vista storico, risulteranno determinanti nella ricostruzione delle molteplici vicende che si accorpano sotto il titolo G8.
L´appuntamento è quello per mercoledì mattina, quando al processo per l´irruzione alla scuola Diaz gli avvocati delle parti civili - ovvero delle decine di ragazzi pestati e ingiustamente arrestati tra il 21 e il 22 luglio - presenteranno un documento audio-video realizzato sincronizzando, secondo la giusta collocazione temporale, la grande quantità di filmati, registrazioni audio e testimonianze relative alla notte cilena.
Ma forse val la pena di cominciare dalla dura accusa nei confronti dei vertici nazionali della polizia proveniente proprio da uno dei pm del processo Diaz, Enrico Zucca.
In una relazione inviata al procuratore capo, Zucca scrive che: «La Signoria Vostra e il procuratore generale sono già stati più volte messi a conoscenza, anche con lettera riservata, dell´aperto tentativo proveniente da funzionari di "alto livello" appartenenti alla polizia di stato e diretto al discredito personale e professionale del sottoscritto».
Il breve, ma inquietante inciso - dietro al quale ci potrebbero essere l´inchiesta e le intercettazioni che portarono all´iscrizione nel registro degli indagati del prefetto Gianni De Gennaro per istigazione alla falsa testimonianza - , che suona quasi come un appello, una richiesta di intervento rivolta alle istituzioni, è contenuto nella lunga e dettagliata risposta all´esposto firmato e diffuso un mese fa da alcuni degli imputati eccellenti del processo Diaz, a cominciare dal capo dell´anticrimine Francesco Gratteri. Gli imputati e i loro avvocati, accusavano la procura di Genova (i magistrati Cardona Albini, Parentini, Pinto, Ranieri Miniati, Petruzziello e Zucca) di aver sperperato i soldi dello Stato in fax, copie e traduzioni sospette. La risposta dei pm chiarisce ogni contestazione e sottolinea come il costo di un´inchiesta, durata sei anni e che ha comportato viaggi all´estero e interrogatori di decine e decine di persone, sia pari a 190mila euro.
Questa vicenda è sintomatica del momento di tensione che attraversa il processo Diaz. Mercoledì gli avvocati delle parti civili presenteranno la loro ricostruzione audio video, mentre la settimana prossima la palla passerà agli avvocati dei 29 imputati. Si capirà allora se le strategie della difesa si concentreranno solo sulle accuse processuali, oppure se proseguiranno anche nella tattica di "disturbo" come è stato il caso dell´esposto sulle spese.
Nonostante questo clima il corteo di sabato si annuncia al momento privo di segnali allarmanti per l´ordine pubblico. Certo alcune scelte degli organizzatori - che al primo punto delle ragioni dell´iniziativa, hanno messo le critiche alle pesanti richieste della procura nei confronti dei 25 imputati di devastazione e saccheggio - stanno lasciando alla finestra la parte di movimento meno radicale (la Rete Lilliput ad esempio si è definita al momento semplice osservatore e solo nei prossimi giorni dirà se aderirà) oppure le istituzioni come il sindaco Marta Vincenzi.
Ciononostante, ci si aspetta una partecipazione massiccia (si parla di 30mila persone) al corteo che da Ponte dei Mille raggiungerà piazza De Ferrari percorrendo via Gramsci, corso Saffi e poi Carignano e via Fieschi. Hanno già aderito centri sociali, Rifondazione Comunista, la Fiom, Arci, Forum Ambientalista, Lila, Cobas e decine di associazioni. Non ci sarà la Cgil, ma sul sito della Comunità di San Benedetto di don Gallo (www. sanbenedetto. org) si possono leggere le singole adesioni di decine di dirigenti di tutta Italia del sindacato guidato da Guglielmo Epifani.