RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA - Spot, due treni e cento pullman i no global preparano l´invasione
Genova, 15 novembre 2007
Spot, due treni e cento pullman i no global preparano l´invasione
Il questore: "Clima sereno, i genovesi stiano tranquilli"
Garantito un servizio di navette per riportare i manifestanti alle
stazioni o al parcheggio di piazzale Kennedy
La sinistra chiede prezzi politici per il viaggio, il Polo invita il
ministro dell´Interno a revocare l´autorizzazione
Rifondazione si adegua ai tempi: al tam tam si affianca un "normale"
messaggio pubblicitario sulle radio commerciali
MASSIMO CALANDRI
TRA annunci in rete e spot pubblicitari, i no-global fanno la conta:
davanti alla Stazione Marittima e pronti a mettersi in marcia, alle tre
del pomeriggio di sabato, saranno in più di ventimila. Previsti oltre
cento pullman e due treni speciali - la sinistra dell´Unione sta trattando
con il governo per un prezzo «politico» - , uno proveniente dal Sud e
l´altro dal Veneto via Milano e Bologna. Autobus-navetta garantiranno il
ritorno dei manifestanti alle stazioni ferroviarie di Principe o Brignole,
o ancora ai pullman, che saranno parcheggiati a piazzale Kennedy. «Il
clima è sereno. Nessuna preoccupazione. Gli ultrà del calcio non
c´entrano. Vigileremo, ma i genovesi possono stare tranquilli», anticipa
il questore Salvatore Presenti. E gli organizzatori della manifestazione
ribadiscono lo spirito pacifico e costruttivo dell´appuntamento. Ma dalla
destra s´alzano comunque le fiamme della polemica, mentre c´è chi chiede
ufficialmente al governo di vietare la manifestazione e «chiudere» il
capoluogo ligure ai contestatori.
Locandine, manifesti e anche ritornelli pubblicitari per chiedere verità a
giustizia sul G8. Rifondazione ha scelto di investire in pubblicità,
invitando tutti a Genova anche attraverso le radio commerciali. L´appello
passa naturalmente via internet, e pure con gli sms e le newsletter. Ieri
in questura c´è stato un incontro ufficiale tra organizzatori e
rappresentanti delle istituzioni per meglio delineare la scansione della
manifestazione, ricordando che il corteo pomeridiano sarà preceduto la
mattina da un convegno presso l´auditorium di piazza Sarzano.
Per chi arriverà nel capoluogo ligure con il treno, Rifondazione, Verdi,
Sinistra democratica e Comunisti Italiani chiedono un incontro con il
ministro dell´Interno, Giuliano Amato. «Sarà una manifestazione pacifica e
festosa e il governo dovrà garantire la possibilità di partecipazione a
tutti coloro che intendono intervenire. Nel passato ci sono stati problemi
soprattutto dal punto di vista degli accordi sulle tariffe ferroviarie che
hanno creato non pochi problemi soprattutto a coloro che devono affrontare
un viaggio molto lungo determinando a volte anche problemi di ordine
pubblico alle stazioni ferroviarie». La sinistra dell´Unione sottolinea
che a Genova «si darà vita ad un grande evento collettivo di solidarietà
ai 25 indagati per le devastazioni e i saccheggi del G8», ma si riuniranno
anche «tutti coloro che si battono contro lo sfruttamento, che si
oppongono all´aberrazione dei centri di detenzione per migranti, che
chiedono una commissione di inchiesta che faccia luce sulle responsabilità
politiche di quanto accaduto durante il vertice del G8».
Alleanza Nazionale - con il senatore Giorgio Bornacin e il capogruppo
regionale, Gianni Plinio - ad Amato chiede invece di revocate
l´autorizzazione al corteo. E Jole Santelli, responsabile Sicurezza e
immigrazione di Forza Italia, definisce «vergognosa» la manifestazione.
«Che i partecipanti osino addirittura chiedere la "sponsorizzazione" del
governo è veramente troppo. Ci auguriamo fortemente che, stavolta, il
governo risponda nell´interesse degli italiani e dell´immagine dello Stato
e non, come al solito, in ossequioso inchino alle richieste della sinistra
radicale. Al contrario, ci aspettiamo una presa di posizione dura e chiara
tanto da parte del Presidente del Consiglio che del Ministro dell´Interno
nei confronti dei partiti della maggioranza ‘padrini´ della
manifestazione, tenendo conto anche dell´assurda chiamata alle armi fatta
da Casarini sulla stampa».
Il centrista Maurizio Ronconi si attende «una chiara posizione» da parte
del premier Romano Prodi e dal ministro Amato: «se dalla manifestazione
dovessero scaturire incidenti o danni, questa volta - avverte il
vicecapogruppo dell´Udc alla Camera - la responsabilità politica, con
tutte le conseguenze immaginabili, ricadrà per intero su chi permette
manifestazioni di questo tipo». E Paolo Grimoldi, deputato della Lega
Nord, coordinatore federale del Movimento Giovani Padani, ci va ancora più
duro: «Il ministro Amato, almeno una volta, mostri un minimo di
responsabilità e impedisca che Genova sabato diventi di nuovo uno scenario
di guerriglia urbana. Solo in Italia può succedere che forze di governo
che ancora si richiamano agli ‘ideali´ del comunismo scendano in piazza
per protestare contro la polizia e solidarizzare con 25 delinquenti rei di
aver messo a ferro e fuoco Genova sei anni fa. Solo con questa maggioranza
si può arrivare al punto di chiedere sconti e tariffe agevolate sui treni
per i manifestanti quando, al contrario, visto cosa è successo in passato,
bisognerebbe farsi dare una cospicua cauzione con la quale pagare i danni
che sicuramente riporteranno le carrozze usate dai pseudo pacifisti».
(m. cal.)