RASSEGNA STAMPA
CORRIERE SERA - Ferrero: si è scelto di non fare chiarezza
Roma, 15 luglio 2008
Ferrero: si è scelto di non fare chiarezza
«Da questa sentenza è impossibile riconoscere che cosa sia successo dentro
quella caserma: è scandalosa»
ROMA — Paolo Ferrero ha sentito la sentenza su Bolzaneto? Il suo partito,
Rifondazione, si era occupato molto dei fatti del G8 di Genova...
«Già e posso dire che da questa sentenza è impossibile riconoscere che
cosa sia successo dentro quella caserma: è scandalosa, non mi viene
un'altra parola per commentarla. Si perpetua la tradizione italiana da
piazza Fontana ad oggi: la non volontà di fare chiarezza sugli episodi
realmente accaduti».
Quarantacinque imputati, quindici condanne per un totale di 24 anni di
carcere, 5 anni l'accusa più grave...
«Non hanno voluto riconoscere le responsabilità. Hanno trovato solo
qualche capro espiatorio».
L'accusa aveva chiesto quasi 80 anni di carcere per 44 imputati: le
sarebbe sembrata una condanna equa?
«Non voglio fare i conti con la giustizia. Di certo con queste richieste
perlomeno ci sarebbe stata una qualche relazione tra i reati commessi e le
pene».
Invece?
«Dentro quella caserma c'è stata una tortura organizzata da un pezzo di
forze dell'ordine. E questo non è stato riconosciuto. Spero che almeno le
stesse forze dell'ordine vorranno prendere provvedimenti».
In che senso?
«Tra i condannati ci sono alcuni dirigenti: mi auguro che vengano
allontanati».