RASSEGNA STAMPA
CORRIERE SERA - «Quanta rabbia Mi hanno rotto otto costole»
Genova, 14 novembre 2008
IL GIORNALISTA
«Quanta rabbia Mi hanno rotto otto costole»
GENOVA— Quando alle 8 la sentenza viene rinviata di un'ora, Marc Covell sussurra: «È troppo crudele». Il suo pestaggio (8 costole rotte, polmone perforato, trauma cranico, fratture) è stato definito dai pm «un martirio». Alla lettura della sentenza il giornalista di Indymedia è furibondo.
Qual è la sua emozione?
«Provo rabbia e dolore. Mi dispiace per l'Italia, che vive in una dittatura, e per Obama: avrebbe potuto avere un G8 tranquillo alla Maddalena, si troverà a rivivere il G8 di Genova».
Si aspettava molto dal processo.
«Mi aspettavo giustizia. Ho vissuto 7 anni di attesa; abbiamo avuto solo ingiustizia. Le prove erano schiaccianti. I poliziotti che ci hanno picchiato a sangue sono pericolosi e gli è stato detto che possono continuare a fare ad altri ciò che hanno fatto a noi».
E. D.