RASSEGNA STAMPA
IL MANIFESTO - Processo Diaz, oggi le richieste per 29 imputati
Genova, 17 luglio 2008
G8 GENOVA
Processo Diaz, oggi le richieste per 29 imputati
Alessandra Fava
GENOVA
Il falso sta nei verbali perché «non si comprende la necessità di far firmare un gruppo raccogliticcio di persone». La costruzione artificiosa delle molotov sono il «frutto avvelenato» di una perquisizione non riuscita. La calunnia è nell'aver arrestato 93 persone dicendo che si trattava di una pericolosa banda di criminali, tanto criminali da dover essere liberati pochi giorni dopo, dire che erano tutti nella scuola mentre quattro di loro furono arrestati fuori. Ieri, nella sesta udienza della requisitoria del processo Diaz, l'ultima prima della richiesta delle pene da parte della Procura prevista per oggi, il pm Enrico Zucca che con Francesco Albini Cardona ha condotto le indagini contro i 29 poliziotti imputati, ha approfondito le responsabilità di chi eseguì i pestaggi nella Diaz e il tema dei falsi nei verbali d'arresto, nei verbali delle perquisizioni e nelle relazioni di servizio, oltre ai reati consumati nella cosiddetta perquisizione alla Pascoli. Nella giornata di oggi, i due pm chiederanno le condanne per ciascun imputato. Si sa già che cercheranno di circoscrivere le richieste senza azzardare domande roboanti. E che sarà esclusa la posizione di Alfredo Fabbrocini, oggi vice questore a Bari.
«A commettere certe brutalità e pestaggi - ha affermato Zucca - è stato il settimo nucleo antisommossa guidato da Francesco Canterini e Michelangelo Fournier. I due comandanti sono almeno colpevoli di concorso morale nella "macelleria messicana", se non altro per la loro condotta omissiva». E quindi: «Non è sufficiente che Fournier abbia gridato "basta, basta" perché il suo intervento è stato comunque tardivo». Intanto, è cominciata ieri la «settimana dei diritti» organizzata per ricordare l'anniversario del G8.