RASSEGNA STAMPA
IL SECOLO XIX - «Pronto ricorso a corte europea»
Genova, 16 novembre 2008
«Pronto ricorso a corte europea»
il comitato
Ricorso in appello e, quando l'iter giudiziario in Italia sarà
concluso, alla Corte europea di giustizia: questo il cammino che i
rappresentanti e i legali del Comitato Verità e Giustizia intendono
seguire dopo la sentenza sull'irruzione alla scuola Diaz, che ha stabilito
13 condanne e 16 assoluzioni.
Della sentenza e delle azioni da intraprendere si è discusso ieri
nell'incontro «Genova: parola chiave impunità», al quale hanno partecipato
Vittorio Agnoletto, Giuliano Giuliani, Giuliano Pisapia e Gilberto Pagani.
Intanto il movimento tenterà di riorganizzarsi, prima con un'azione
capillare nelle città poi con un momento di sintesi a livello nazionale.
«Si cercherà di ridare la parola alla società civile, rilanciando il
dibattito e coinvolgendo l'associazionismo, il mondo della cultura
partendo dai registi che hanno documentato i fatti di Genova - ha spiegato
l'europarlamentare Agnoletto -. A gennaio, invece, si dovrebbe dare vita a
una iniziativa di respiro nazionale».
Dal punto di vista giudiziario l'iter proseguirà con un probabile ricorso
in appello e, considerato che molti capi d'imputazione cadranno in
prescrizione nel 2009, alla Corte europea. «Dobbiamo leggere attentamente
la sentenza, ma sembrano esserci ampi margini per l'appello - ha
sottolineato il presidente degli avvocati democratici Giuliano Pisapia -.
Quando il percorso della giustizia italiana sarà concluso vedremo se
rivolgerci alla Corte europea».