RASSEGNA STAMPA

IL SECOLO XIX - «Non lanciai nessuna molotov ma fui arrestato»

Genova, 22 novembre 2008

«Non lanciai nessuna molotov ma fui arrestato»

«NON HO mai avuto molotov. Non ho fatto niente». Lo ha detto ieri mattina in aula Alban Laval, il francese di 28 anni accusato di aver lanciato una bottiglia molotov, il 20 luglio 2001, nei giorni del G8 di Genova, immediatamente prima della carica della polizia all'incrocio di corso Buenos Aires con corso Torino. Carica dalla quale ebbero inizio gli scontri di piazza che tutte le televisioni del mondo ripresero. Il giovane, che è accusato di resistenza aggravata e di detenzione e porto di arma da guerra, ieri al processo davanti al giudice monocratico Luisa Carta ha risposto alle domande del pubblico ministero Ranieri Vittorio Miniati e del suo difensore, l'avvocato Claudio Novaro del foro di Torino. 
Riferendosi a quando giunse in piazza Savonarola il giovane ha detto: «C'era una persona ferita e un via vai di poliziotti. Ero con un amico che ha iniziato a scattare foto e io ho deciso di allontanarmi di 10-15 metri. Quando mi sono girato ho visto che al mio amico veniva spruzzato in faccia uno spray. Mi sono diretto verso di lui, ma un poliziotto mi ha preso da dietro e mi ha messo in terra. Poi ne è intervenuto un altro; mi hanno messo le manette e con un pulmino, in un secondo tempo, mi hanno portato a Bolzaneto».
Alcune delle foto sono state mostrate in aula.
Ieri mattina hanno anche deposto tre testi a difesa: uno è un amico dell'imputato. «Un poliziotto - ha detto - mi ha spruzzato sul viso lo spray urticante. Mi sono allontanato per lavarmi il viso e quando sono tornato Alban non c'era più. L'ho cercato nel quartiere e poi l'ho visto sul camion della polizia».
Il processo riprenderà il 27 novembre.