RASSEGNA STAMPA
La Repubblica - Bolzaneto, la requisitoria di Morisani
Genova, 23 febbraio 2008
IL CASO
Bolzaneto, la requisitoria di Morisani
"La ventata di follia nei giorni del G8"
Entrato nella fase finale il processo per le violenze nella caserma
«Il G8 di Genova e´ stata una ventata di follia. Tutti hanno perso il controllo, da un parte e dall´altra». Con queste parole ieri mattina il procuratore aggiunto Mario Morisani ha dato il via, nell´aula bunker di Palazzo di Giustizia di Genova, alla requisitoria del processo per le violenze e i soprusi nella caserma di Bolzaneto durante il G8. E´ stata la prima delle sei udienze in cui parleranno i pubblici ministeri Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati. «Con questo processo - ha aggiunto il procuratore aggiunto - vogliamo affermare il ritorno della legalità, con il rispetto dei ruoli tra accusa e difesa. Affrontare un processo di queste dimensioni è stata una sfida, perché il codice di procedura penale è concepito per processi di dimensioni più contenute. La rapida celebrazione di questo processo è la dimostrazione di come in Italia si possa ancora amministrare le giustizia, in base ai principi di legalità e certezza del diritto. Credo che il risultato sia stato ottimo - ha concluso Morisani - una grande pagina del sistema giudiziario italiano».
Quarantacinque imputati tra generali, funzionari di polizia, ufficiali dei carabinieri, agenti, militari e medici: accusati a diverso titolo di abuso d´ufficio, violenza privata, abuso di autorità contro detenuti o arrestati, falso, violazione dell´ordinamento penitenziario e della convenzione per la salvaguardia dei diritti dell´uomo e delle libertà fondamentali. Le persone offese sono 209. Il processo aveva preso il via il 12 ottobre di due anni fa: le udienze sono state 157, in aula sono state ascoltate 392 persone (compresi 12 imputati). Gli accusati si sono sostanzialmente difesi sostenendo di non aver compiuto - e tantomeno visto compiere - nulla di illegale. I pm ritengono invece che la tesi accusatoria sia uscita pienamente rafforzata dal dibattimento. La sentenza è attesa ai primi di giugno.