RASSEGNA STAMPA
La Repubblica - "Il 21 luglio riaprite la Diaz"
Genova, 14 luglio 2008
"Il 21 luglio riaprite la Diaz"
RIAPRITE la Diaz il 21 luglio, perché tutte le vittime di quella notte di
violenza, «possano vedere la fine di un incubo e finalmente voltare
pagina» visitando, insieme ai loro parenti, quell´edificio «e possano così
porre fine a quel terribile capitolo della loro esistenza». Mark Covell,
giornalista inglese che fu massacrato di botte alla Diaz e che da allora
ha subito un gravissimo trauma psicologico, ha scritto nei giorni scorsi
una lettera alla sindaco Marta Vincenzi chiedendo l´apertura della scuola,
per la quale invece il Comune ha previsto la chiusura nei giorni
dell´anniversario del G8. ma per ora non ci sono risposte. Anzi, per Paolo
Veardo, assessore comunale alla scuola, al di là di una decisione ancora
tutta da prendere, c´è un interrogativo: la Diaz, dopo quella notte
terribile, è tornata ad essere una scuola, e mille belle cose sono
avvenute in quelle aule. Perché tornare a identificarla con il luogo della
prevaricazione, della violenza, dei diritti negati? «Se la richiesta sarà
formalizzata la valuteremo - precisa Veardo - ma in ogni caso, anche se la
scuola è comunale sono i dirigenti dell´istituto a doversi esprimere sulla
necessità di aprire la scuola o meno».
Veardo comprende la necessità simbolica di tornare alla Diaz per chi fu
vittima di violenze ma pone obiezioni precise. «Prima di tutto, in quella
scuola si svolge una vita serena, quella dei bambini e dei loro
insegnanti, non è un luogo che deve testimoniare la violenza. Inoltre, ci
sono altre iniziative in luoghi diversi, scuole comprese, per ricordare i
giorni del G8; e mi sembra che la più importante sia che le parti civili,
chi subì violenza e i loro familiari, saranno ricevuti a palazzo Tursi, a
ricordare la vicinanza della città a queste persone e la condanna verso
quanto è accaduto».
(d. al.)