RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA - Parlò di "macelleria messicana", è stato condannato a due anni
Roma, 18 novembre 2008
"Sono sereno penso solo a difendermi"
Parlò di "macelleria messicana", è stato condannato a due anni
«Non sono un investigatore, ma un imputato. E in quanto tale, devo
pensare a difendere me stesso e non a formulare ulteriori impianti
accusatori». Così risponde il dirigente del Reparto Mobile di Roma,
Michelangelo Fournier, a chi gli chiede chi siano - per lui - i veri
responsabili delle violenze alla scuola Diaz durante il G8 di Genova.
Fournier, condannato a due anni, è il primo funzionario della polizia che
al processo descrisse quel che vide quando entrò alla Diaz con
un´espressione da quel momento assurta a simbolo della violenta irruzione
(«sembrava una macelleria messicana»). Giustificò di non aver parlato fino
al momento del dibattimento «per spirito di appartenenza «.
«Sette anni e mezzo - spiega Fournier - sono trascorsi con serenità.
Ritengo che la stessa serenità caratterizzerà anche questo ulteriore
sviluppo del processo, non escludendo anche la Cassazione. Bisogna essere
tranquilli, sereni, così come - parlo a titolo personale - lo sono anche
in servizio».
«Con l´impugnazione in appello e la rinuncia alla prescrizione - aggiunge
il dirigente - il nostro intento è unicamente quello di ricercare
quell´assoluzione che non siamo riusciti ad ottenere in primo grado. Non
cui sono ulteriori verità da raccontare. C´è solo da consolidare quanto
era già stato sviluppato dai nostri difensori».
(a. cus.)