RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA - Sotto protezione i giudici della Diaz
Genova, 19 novembre 2008
Sotto protezione i giudici della Diaz
Genova, ancora polemiche e tensione. Sono "obiettivi sensibili"
La decisione del Comitato per l´ordine pubblico. Il questore: "Era già
accaduto per il processo Bolzaneto, non siamo preoccupati"
MASSIMO CALANDRI
I giudici del processo Diaz diventano «potenziali obiettivi
sensibili», e la prefettura ordina di proteggerli. Non si attenua il
malcontento che in città ha accompagnato la sentenza nei confronti di
agenti e super-poliziotti, protagonisti della drammatica irruzione durante
il G8. A quasi una settimana, polemiche e tensione restano alte. Pur non
rilevando alcun segnale di serio «pericolo» per i componenti del collegio
giudicante, le forze dell´ordine scelgono di aumentare la sorveglianza nei
loro confronti. Agenti della Digos vigilano ad intervalli sulle abitazioni
di Gabrio Barone, presidente della prima sezione del tribunale, e sulle
colleghe Annaleila Dellopreite e Fulvia Maggio. In questi giorni non sono
state registrate minacce, sui muri non è comparsa una sola scritta:
restano le grida - «Vergogna!» - e le proteste di giovedì sera dopo la
lettura della decisione, e questo ha orientato il Comitato per l´ordine
pubblico e la sicurezza ad una comprensibile prudenza. «Ma una vigilanza
?dinamica´ viene adottata per tutti i processi di una certa importanza:
era già accaduto con quello per i fatti della caserma di Bolzaneto»,
spiega il questore, Salvatore Presenti. Negli anni passati erano stati
scortati Anna Canepa e Andrea Canciani, i pubblici ministeri che
indagavano sui Black Bloc: la misura era scattata dopo l´aggressione
subita dalla Canepa nei pressi del tribunale di Genova. Anche Enrico
Zucca, uno dei pm che ha sostenuto l´accusa contro gli imputati della
Diaz, era stato scortato in tempi più recenti dopo le polemiche e le
minacce ? con tanto di proiettili inviati per lettera - seguite alla
gestione di un´altra inchiesta.
«Le sentenze sui fatti del G8 non danno quelle risposte necessarie a
Genova per voltare quella pagina. Perché è mancata la sintesi che tenesse
conto e mettesse insieme le tante verità e le tante domande». Ad una
settimana dalla assoluzione di 16 dei 29 imputati, la decisione di primo
grado continua a far discutere. Ieri sul tema è intervenuto a lungo il
sindaco del capoluogo ligure, Marta Vincenzi, rispondendo nel corso del
consiglio comunale ad alcune interpellanze sul tema. «Sono dalla parte dei
genovesi che hanno subito danni. Sono dalla parte di chi è stato
picchiato. E dalla parte della polizia, che merita di ritrovare la fiducia
dei cittadini. Ma purtroppo nessun processo finora ha dato risposte sulla
Diaz, così come su quello che è successo a Bolzaneto». Mentre alcuni
amministratori ? in attesa di una possibile commissione parlamentare ?
rilanciano l´idea di una ?commissione comunale´ che possa nei limiti fare
chiarezza su quanto accaduto, il primo cittadino ricorda quel luglio 2001:
«All´epoca ero presidente della Provincia e avevo segnalato strani
movimenti alla scuola di Quarto, ad esempio persone che nascondevano
oggetti contundenti: avevo chiesto un controllo che non c´è stato e che
forse avrebbe evitato almeno in parte la presenza dei Black Bloc».