RASSEGNA STAMPA

CORRIERE MERCANTILE - Il G8 della Maddalena preoccupa anche Genova per le contro-manifestazioni

Genova, 5 febbraio 2009

PIANO SICUREZZA
Il G8 della Maddalena preoccupa anche Genova per le contro-manifestazioni

Il G8 in programma a luglio alla Maddalena potrebbe avere "ripercussioni" su Genova. Come Napoli, Livorno e Civitavecchia il capoluogo ligure è "attenzionato" dal Dipartimento della Pubblica sicurezza. Improbabile pensare che l'onda lunga e frastagliata del movimento di protesta possa infrangersi direttamente sulla battigia sarda. Quindi i porti, affacciati sul Tirreno, sono destinati a diventare teatro di manifestazioni. Il questore Salvatore Presenti: «Ci stiamo attrezzando ma al momento non ci sono segnali particolari».

Il Summit si terrà alla Maddalena ma la città potrebbe ospitare le contro manifestazioni
Genova "perseguitata" dal G8
Il questore: «Ci stiamo attrezzando ma non ci sono ancora segnali precisi»

Nel giorno in cui il premier Berlusconi in tv ricorda i fatti del luglio 2001, il questore, Salvatore Presenti, rassicura. «Certo a Genova non ci sarà un altro G8». Il dubbio chiaramente non risiede in un fantomatico cambio di programma governativo: il summit si terrà tra il 7 e il 9 luglio alla Maddalena. L'incertezza semmai ruota sulla piazza. Cioè su come quando e, soprattutto, dove si terranno le contro-manifestazioni la cui organizzazione, a cinque mesi dal vertice, appare ancora allo stato embrionale. Di sicuro andranno in scena in una o in più città bagnate dal Tirreno e dalla quale si guarderà idealmente alla Sardegna. Improbabile pensare che l'onda lunga e frastagliata del movimento possa infrangersi direttamente sulla battigia sarda. E allora Genova come Napoli, Civitavecchia e Livorno diventano le piazze alternative. Porti, crocevia dalle valenze logistiche e simboliche, ribalte naturali sulle quali innalzare la protesta. Alla questura di via Diaz si conferma che il capoluogo ligure è "attenzionato" dal Dipartimento della Pubblica sicurezza. E che di Genova come di Napoli (al momento il capoluogo campano parrebbe in pole position ad ospitare la contro-manifestazione) si è già parlato in una serie di riunioni tecniche convocate dal capo della polizia nelle scorse settimane. «Allo stato attuale non ci sono segnali particolari. Non appena, eventualmente, ce ne saranno sarà mia cura contattare chi intenderà dimostrare, il dialogo innanzitutto», aggiunge Presenti. L'atmosfera è impastata di attesa e di grande attenzione. Anche perché c'è la consapevolezza che al di là delle manifestazioni di piazza, Genova possa essere "attenzionata" pure da bombaroli nostrani ed internazionali sulle scorie delle tensioni di otto anni fa. Resterà per sempre la città della guerriglia di piazza proiettata in "real tv" sugli schermi di tutto il mondo, dei processi e poi degli ordigni contro i presidi di polizia e carabinieri. Per questo sono stati perfezionati i collegamenti tra tutti gli uffici investigativi attivi sul fronte dell'intelligence e della prevenzione a livello centrale e periferico affinché lo scambio di informazioni sia costante. In questo senso l'esperienza, fallimentare, di otto anni fa insegna. Allora a livello preventivo l'azione risultò talmente inefficace che i fantomatici black-block riuscirono a convergere da ogni parti d'Italia e d'Europa beffando qualsiasi filtro.
Il piano della sicurezza sarà graduato sui segnali che di qui ai prossimi mesi si manifesteranno. Ma l'impianto è già abbozzato. Sin da metà giugno la zona del porto sarà presidiata da robusti contingenti di polizia e carabinieri. Si privilegerà un approccio soft. Le squadre saranno tenute nelle retrovie pronte a palesarsi solo qualora si determinassero i presupposti per situazioni di tensioni di ordine pubblico. A Genova come nelle altre città portuali affacciate sul Mediterraneo si rafforzerà la presenza degli specialisti: artificieri e squadre nautiche in primis. C'è da considerare che in quelle settimane contemporaneamente alle eventuali aggregazioni di protesta anti-G8 alla stazione marittima si consumeranno le prime tappe degli spostamenti verso le isole delle vacanze e il Nord Africa.

ANDREA FERRO