RASSEGNA STAMPA
CORRIERE SERA - De Gennaro e il caso Diaz Assoluzione piena a Genova
Genova, 8 ottobre 2009
G8 2001 Il legale: restituita la dignità. Heidi Giuliani: ci sono intoccabili
De Gennaro e il caso Diaz Assoluzione piena a Genova
«Non spinse il questore a mentire». Il pm: forse ricorso in appello
Le reazioni
Marta Vincenzi, sindaco di Genova , è «sorpresa e delusa». Il pd Minniti ha espresso «soddisfazione»
Venti minuti di camera di consiglio sono bastati al gup Silvia Carpanini per assolvere «per non aver commesso il fatto» l' ex capo della polizia Gianni De Gennaro e l' ex capo della Digos di Genova Spartaco Mortola, accusati di aver spinto l' allora questore Colucci a testimoniare il falso durante il processo sui fatti della Diaz nel 2001. Colucci è stato invece rinviato a giudizio per falsa testimonianza. Il giudice ha anche dichiarato ammissibili le intercettazioni telefoniche tra Colucci e Mortola sulle quali si basa l' accusa sostenuta dai pubblici ministeri Zucca e Cardona Albini. In sostanza, il giudice ha valutato sufficienti gli elementi per processare l' ex questore che fornì diverse versioni, dal banco dei testimoni, su come erano andate le cose quella notte del 21 luglio 2001, quando forze di polizia irruppero nella scuola Diaz e, parole del vicequestore Fournier, fecero «una macelleria messicana». Il giudice ha ritenuto che l' allora capo della polizia De Gennaro, oggi responsabile dei servizi segreti (il Dis, Dipartimento informazioni e sicurezza), sia estraneo al comportamento di Colucci: non ci sono state pressioni sul questore perché modificasse le sue parole riguardo alla presenza del portavoce della polizia, Sgalla, davanti alla Diaz. In una deposizione Colucci aveva affermato che, quella notte, De Gennaro era informato della presenza di Sgalla quindi del blitz, successivamente dichiarò il contrario. Fra le due deposizioni una serie di telefonate con Mortola in cui Colucci afferma, fra l' altro: «Il capo mi ha detto di fare un po' di retromarcia». Motivazioni della sentenza fra quindici giorni: «Non è scontato il nostro ricorso in appello - ha detto il pm Zucca -. Questa sentenza ha superato lo scoglio giuridico delle intercettazioni dichiarandole utilizzabili, lo scoglio della rilevanza della testimonianza di Colucci e ha affermato l' esistenza di un "fatto". È una sentenza radicata nei fatti e mai come in questo caso è necessario leggere le motivazioni». I pm hanno anche definito «più limpida» la posizione di De Gennaro. «Un servitore dello Stato ha oggi restituita tutta la sua dignità», ha commentato Carlo Biondi, difensore di De Gennaro insieme con Coppi, «questa assoluzione chiarisce che non c' è mai stato movente o interesse del mio assistito a intervenire sul processo Diaz». Gasparri, presidente dei senatori Pdl, ha parlato di «una sentenza che mette fine a una immotivata campagna di denigrazione delle forze dell' ordine che a Genova difesero la legalità». Cossiga ha definito De Gennaro «un eccezionale capo della polizia». Marco Minniti, responsabile per la sicurezza del Pd, ha telefonato al capo del Dis per «felicitarsi» e «esprimere soddisfazione». Marta Vincenzi, sindaco Pd di Genova, si è invece dichiarata «sorpresa e delusa». Heidi Giuliani, madre di Carlo, ucciso durante il G8, ha espresso amarezza: «Ci sono degli intoccabili - ha detto - e del G8 non interessa più niente a nessuno».
Erika Dellacasa