RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA - Sentenza G8 su Bolzaneto la Procura generale ricorre in appello
Genova, 4 febbraio 2009
Sentenza G8 su Bolzaneto la Procura generale ricorre in appello
NON piace proprio a nessuno. Non alla pubblica accusa, che si è vista dare
ragione solo in parte e con motivazioni tutte da esplorare. Non alle
vittime, una volta di più disilluse. Naturalmente non piace ai condannati,
nemmeno a quegli imputati � la maggior parte � che è andata assolta.
Ma la sentenza sui soprusi e le violenze nella caserma di Bolzaneto, la
prigione del G8, non piace neanche alla Procura Generale. Che a sua volta
ha ricorso in appello contro la decisione del 14 luglio scorso. Il
procuratore Luciano Di Noto invoca una questione di diritto, contestando
la assoluzione di quattro dei responsabili dell´ufficio matricola. Secondo
il procuratore generale, infatti, nel centro non ci sarebbe stata alcuna
attività di verbalizzazione durante le prime fasi della detenzione. E
quindi i quattro responsabili avrebbero commesso un falso. Secondo la
prassi, ai fermati si doveva chiedere se volevano avvisare i parenti
dell´arresto o le ambasciate e i consolati, in caso di stranieri. Nei
verbali sequestrati, però, tutti gli arrestati avrebbero dichiarato di non
avere paura e di non volere avvisare nessuno. Durante il processo di primo
grado, insiste il procuratore, dalle testimonianze dei trattenuti sarebbe
emerso l´esatto contrario. Ovvero che quella domanda non era mai stata
rivolta ai fermati e che i verbali erano stati compilati in precedenza. «I
punti in rilievo della nostra richiesta di appello � ha spiegato Di Noto
- sono due: la domanda che non è stata posta e come è stata verbalizzata
la risposta».