RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA - Poliziotti drogati in servizio
Genova, 12 febbraio 2009
Indagine choc in questura: decisive le intercettazioni delle telefonate di
uno dei "torturatori" della caserma di Bolzaneto
Poliziotti drogati in servizio
Una ventina di agenti sniffavano cocaina, due la spacciavano
Poliziotti in servizio, sotto l´effetto della cocaina. Intercettati al
telefono mentre pattugliano la città in divisa e confessano al collega di
essersi drogati solo qualche minuto prima. «Mi sono appena "fatto" di
cocaina», dicono almeno un paio di loro: le conversazioni rientrano
nell´indagine su di un traffico di stupefacenti che ieri mattina ha
portato all´esecuzione di undici misure di custodia cautelare. Tra le
persone arrestate per spaccio di droga ci sono due poliziotti genovesi che
attualmente lavorano a Lodi e Asti.
Polizia choc, agenti drogati in servizio
Indagini partite dal cellulare sotto controllo di un "torturatore" di
Bolzaneto
Da dieci a venti poliziotti rischiano la sospensione Anche due agenti fra
gli spacciatori
MASSIMO CALANDRI
Poliziotti in servizio, sotto l´effetto della cocaina. Intercettati al
telefono mentre pattugliano la città in divisa e confessano al collega di
essersi drogati solo qualche minuto prima. «Mi sono appena "fatto" di
cocaina», dicono almeno un paio di loro: le conversazioni rientrano
nell´indagine su di un traffico di stupefacenti che ieri mattina ha
portato all´esecuzione di undici misure di custodia cautelare. Tra le
persone arrestate per spaccio di droga ci sono due poliziotti genovesi che
attualmente lavorano presso questure della Lombardia (Lodi) e del Piemonte
(Asti), ha confermato il procuratore Francesco Lalla. Ma la procura del
capoluogo ligure ha anche spiegato che tra i clienti dei trafficanti,
protagonisti di numerose feste private a base di cocaina, ci sarebbero «da
dieci a venti poliziotti in servizio presso gli uffici della questura di
Genova». Tutti gli agenti sono stati segnalati alla locale prefettura in
qualità di consumatori di sostanze stupefacenti e rischiano in tempi
brevissimi la sospensione dal servizio.
L´inchiesta, coordinata dal pm Vittorio Ranieri Miniati, era stata aperta
in maniera del tutto casuale nell´estate del 2007. Gli investigatori
avevano allora messo sotto controllo il telefono cellulare di Massimo
Pigozzi, già agente dell´ufficio "volanti", uno dei "torturatori" della
caserma di Bolzaneto. Pigozzi nel luglio scorso è stato condannato a tre
anni e due mesi di reclusione - pena prossimamente prescritta - per aver "strappato" la mano di un no-global fermato durante i disordini del G8,
divaricandogli le dita fino a lacerare la pelle e i legamenti. Il
poliziotto, attualmente sospeso dal servizio, era però finito nei guai
anche due anni fa perché accusato di aver violentato nelle guardine della
questura genovese tre prostitute straniere. Ed è proprio nel corso di
questa indagine che erano state disposte dalla procura le intercettazioni
sul telefonino dell´agente e di alcune persone a lui vicine. Ascoltando
diverse chiacchierate, gli investigatori hanno scoperto un "giro" di
cocaina che coinvolgeva più di un poliziotto - ma non Massimo Pigozzi,
hanno precisato i magistrati - nei panni di spacciatore o consumatore.
Secondo la procura, la mini-organizzazione di cui facevano parte come
intermediari gli agenti arrestati, gestiva un traffico di due etti di
cocaina alla settimana. La droga se la procurava un pregiudicato che è
finito a sua volta in prigione, e veniva quasi sempre distribuita nel
corso di feste tra amici organizzate in appartamenti di Genova e del
Tigullio. Ieri mattina sono scattate le misure cautelari, eseguite dai
protagonisti dell´indagine e cioè dagli uomini del nucleo di polizia
giudiziaria del tribunale, quelli specializzati nella criminalità
organizzata. Cinque persone sono finite in galera (c´è anche un barista di
San Fruttuoso, nei guai), una agli arresti domiciliari, per altre cinque
sono scattati gli obblighi di dimora. Tutti giovani fra i venti e i
trent´anni. Le perquisizioni negli appartamenti degli indagati avrebbero
permesso di recuperare un considerevole quantitativo di stupefacente, ma
sul tema gli investigatori non aggiungono particolari. Nelle prossime ore
sono infatti attesi ulteriori sviluppi dell´indagine.