RASSEGNA STAMPA
L'UNITA' - Manganelli canterini
Roma, 25 marzo 2009
Manganelli canterini
          di Marco Travaglio
          
          Il vicequestore Gioacchino Genchi, da 20 anni   consulente dei giudici in 
          indagini di mafia e corruzione, è stato sospeso   dal servizio. Motivo: ha 
          rilasciato interviste per difendersi dalle calunnie   e ha risposto su 
          facebook alle critiche di un giornalista. «Condotta lesiva   per il 
          prestigio delle Istituzioni» che rende «la sua permanenza in servizio 
          gravemente nociva per l’immagine della Polizia». Firmato: il capo della 
          Polizia, Antonio Manganelli. Se Genchi avesse massacrato di botte qualche 
          no global al G8 di Genova, sarebbe felicemente al suo posto e avrebbe 
          fatto carriera (Massimo Calandri, «Bolzaneto, la mattanza della 
          democrazia»): Vincenzo Canterini, condannato a 4 anni in primo grado per 
          le violenze alla Diaz, è stato promosso questore e ufficiale di 
          collegamento Interpol a Bucarest. Michelangelo Fournier, 2 anni di carcere 
          in tribunale, è al vertice della Direzione Centrale Antidroga. Alessandro 
          Perugini, celebre per aver preso a calci in faccia un quindicenne, 
          condannato in primo grado a 2 anni e 4 mesi per le sevizie a Bolzaneto e a 
          2 anni e 3 mesi per arresti illegali, è divenuto capo del personale alla 
          Questura di Genova e poi dirigente in quella di Alessandria. Le loro 
          condotte non erano «lesive per il prestigio delle Istituzioni» e la loro 
          presenza è tutt’altro che «nociva per l’immagine della Polizia». Ma forse 
          c’è stato un equivoco: Manganelli voleva difendere Genchi e sospendere 
          Canterini, Fournier e Perugini, ma il solito attendente coglione ha capito 
          male. Nel qual caso, dottor Manganelli, ci faccia sapere.
        

