RASSEGNA STAMPA
CORRIERE MERCANTILE -
«Subito le dimissioni o la sospensione dagli incarichi»
Genova, 20 maggio 2010
LA RICHIESTA DEL COMITATO VERITÀ E GIUSTIZIA
«Subito le dimissioni o la sospensione dagli incarichi»
Il Comitato Verità e Giustizia per Genova
ha chiesto, alla luce delle condanne
per la scuola Diaz, le dimissioni o la sospensione
dagli incarichi degli alti dirigenti
coinvolti: «per una questione di lealtà
ai principi della democrazia».
«Già all' epoca del rinvio a giudizio avevamo
chiesto la sospensione dei dirigenti
imputati, a tutela della dignità e credibilità
della polizia di Stato - ha affermato il Comitato -.
Alcuni dirigenti sono stati invece
addirittura promossi e oggi si trovano a coprire
incarichi delicati e di altissimo livello
con il peso di condanne di secondo grado
molto gravi e in aggiunta l'interdizione
dai pubblici uffici. Le dimissioni o la sospensione
dagli incarichi ci sembrano a
questo punto una questione di lealtà ai
principi della democrazia».
Per Gigi Malabarba di Sinistra Critica,
allora capogruppo dei senatori Prc, già
membro del Copaco: «C'è l'obbligo morale
e politico di rimuovere subito dai loro incarichi
Gratteri, Luperi e tutti i dirigenti
promossi proprio per quella mattanza e di
rivedere il processo al capo della catena di
comando, Gianni De Gennaro, allora capo
della polizia e oggi capo di tutti i servizi
segreti italiani».
Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa
Social Forum (GSF) nel luglio 2001, e Antonio
Bruno, già membro del GSF, dicendosi
soddisfati della sentenza hanno detto:
«Ora tutti i condannati devono essere
immediatamente rimossi dai loro incarichi
ed essere espulsi dalla polizia. Non è accettabile
che la difesa della Costituzione,
della libertà e della sicurezza dei cittadini
sia affidata a chi è stato riconosciuto responsabile
dal tribunale di reati estremamente
gravi».
Paolo Cento della segreteria nazionale
di Sinistra Ecologia Libertà ha invece sottolineato
che «La sentenza di appello
sull'irruzione alla scuola Diaz durante
il G8 di Genova restituisce finalmente
un parziale contributo alla verità e
alla giustizia su quanto accadde in quella
drammatica notte». Entrambi hanno concluso
sottolineando che «fìnalmente dopo
nove anni è stata resa giustizia alle vittime
della violenza poliziesca, massacrate di
botte la notte del 21 luglio 2001».