RASSEGNA STAMPA
CORRIERE MERCANTILE - La scelta solitaria dell'ex questore Colucci
Genova, 18 giugno 2010
La scelta solitaria dell'ex questore Colucci
Maurizio Mascia: «Nel campo del diritto due più due non fa mai quattro»
La scelta del rito ordinario da noi « effettuata ci consentirà di proporre
tutti gli approfondimenti istruttori ai quali
abbiamo diritto». E' questa l'opinione dell'avvocato
Maurizio Mascia, difensore dell'ex
questore di Genova Francesco Colucci,
attualmente sotto processo in primo grado
per falsa testimonianza. Colucci è accusato
dai pm Enrico Zucca e Francesco Cardona
Albini di avere "accomodato" alcune
dichiarazioni a riguardo della ricostruzione
della notte in cui avvenne l'irruzione
nella scuola Diaz nel luglio del 2001 a
Genova, durante il vertice G8. Lo avrebbe
fatto dopo avere subito pressioni da parte
dell'allora capo della polizia Gianni De
Gennaro, esercitate attraverso la mediazione
dell'ex capo della digos di Genova
Spartaco Mortola, entrambi condannati
ieri in appello per induzione alla falsa testimonianza.
Il processo a carico di Colucci è
in piena fase dibattimentale. La prossima udienza è stata fissata il 23 settembre prossimo.
Le sorti processuali di Colucci, De Gennaro
e Mortola si erano separate quando il
primo aveva scelto il rito ordinario mentre
gli altri avevano optato per l'abbreviato, al
termine del quale in primo grado
erano stati assolti per una sostanziale
mancanza di prove a supporto
dei reati contestati. «Nel
campo del diritto due più due
non fa mai quattro - commenta
Mascia - Ci sono molte questioni
in ballo. Noi abbiamo chiesto
degli approfondimenti sui quali il
giudice di appello non ha potuto
evidentemente contare».
In linea generale per l'avvocato di
Colucci la sentenza pronunciata
ieri dai giudici della seconda sezione
penale della corte di appello di Genova
«Non è un segnale positivo, anche se non pregiudica dal punto di vista formale la
decisione del processo Colucci».
Mascia ha sollevato una questione sull'ammissibilità
delle intercettazioni telefoniche
su cui si basa il processo stesso che in
abbreviato, per motivi tecnici, non è stata
possibile. Sulla stessa eccezione
di ammissibilità delle
intercettazioni telefoniche
Mascia ha recentemente ottenuto
ragione in Cassazione per
il processo Preziosi, facendo
annullare la sentenza della
corte di appello di Genova
sulla presunta combine Genoa
- Venezia che catapultò la
squadra genovese in serie C.
La corte di appello di Genova
dovrà nuovamente pronunciarsi
sul caso, non potendo però prescindere
dalle indicazioni della Cassazione.
[f.r.]