RASSEGNA STAMPA
IL SECOLO XIX - G8, Andreassi scagiona Scajola
Genova, 24 settembre 2010
Udienza al processo per falsa testimonianza all'ex Questore Colucci
G8, Andreassi scagiona Scajola
L'es vice capo della polizia ha confermato la sua versione
«IL MINISTRO degli Interni (ai tempi Claudio Scajola) fu informato del
blitz alla Diaz dal capo della polizia, quando era già stato deciso
tutto». Lo ha ribadito ieri mattina Ansoino Andreassi, vicecapo vicario
della polizia stessa durante il G8, ascoltato nel processo per falsa
testimonianza a carico dell'ex questore genovese Francesco Colucci.
Secondo l'accusa sostenuta dal sostituto procuratore generale Enrico Zucca
e dal pm Francesco Albini Cardona, Colucci avrebbe "ritrattato" durante
processo sulla sanguinaria irruzione, aggiustando il tiro dei propri
ricordi per tenere lontano da ogni problema l'ex capo della polizia, oggi
al vertice dei servizi segreti, Gianni De Gennaro. Quest'ultimo era stato
imputato insieme all'ex capo della Digos Spartaco Mortola per istigazione
alla falsa testimonianza, proprio di Colucci. Ed entrambi alla fine sono
stati condannati in Appello, rispettivamente a un anno e quattro mesi De
Gennaro e a un anno e due mesi Mortola. Sempre nell'opinione dell'accusa
Colucci, difeso dagli avvocati Maurizio Mascia e Gennaro Velle,
nell'udienza del 3 maggio 2007 per il blitz alla Diaz, avrebbe parlato di
«circostanze non corrispondenti al vero e, comunque, non appartenenti alla
propria percezione o ricordo». In particolare si sarebbe rimangiato la
dichiarazione resa ai pm durante le indagini preliminari. In quel caso
disse che Roberto Sgalla, allora responsabile delle relazioni con la
stampa, era stato mandato nell'istituto su ordine di De Gennaro, mentre
questa circostanza fu da lui smentita in aula, "allontanando" di fatto «il
capo» da ogni possibile responsabilità o coinvolgimento. Sul punto
Andreassi, che all'epoca del G8 aveva compiti di ordine pubblico, ha
riferito che Sgalla era a disposizione esclusivamente di De Gennaro.
Non solo. Sempre durante il processo, Colucci aveva ribadito che c'era un
responsabile unico nell'operazione alla Diaz indicando Lorenzo Murgolo, la
cui posizione era stata archiviata (i pubblici ministeri hanno sempre
ipotizzato che i poliziotti si fossero in qualche modo coalizzati, per far
cadere tutte le responsabilità sull'unica persona che non poteva più
essere coinvolto nelle indagini). «Murgolo aveva compiti di ordine
pubblico fuori della zona rossa e non aveva a disposizione alcun reparto -
ha spiegato Andreassi -: gli dissi di andare alla Diaz e di riferirmi
quello che stava succedendo. Furono Francesco Gratteri (attuale numero tre
della polizia italiana) e Arnaldo La Barbera (il primo condannato in
Appello per i falsi verbali successivi al blitz nella scuola, il secondo
deceduto anni fa per una malattia) su disposizione del capo, a diventare
protagonisti per le operazioni alla Diaz». L'udienza è stata aggiornata
all'8 novembre prossimo.
M. IND.
Per de gennaro sentenza nel 2011
È ATTESO per i primi mesi del 2011 il pronunciamento della Corte di
Cassazione sui processi che riguardano l'ex capo della polizia Gianni De
Gennaro e l'ex dirigente della Digos Spartaco Mortola. Entrambi sono stati
condannati lo scorso giugno in appello: a un anno e 4 mesi il primo e a 14
mesi il secondo, per aver ispirato la falsa testimonianza dell'ex questore
Francesco Colucci sull'irruzione alla scuola Diaz.