RASSEGNA STAMPA
IL SECOLO XIX - Scuola e ordine pubblico
Genova, 29 dicembre 2010
PUNTI DI VISTA LETTERE
SCUOLA E ORDINE PUBBLICO
CONFRONTO IL 14 GENNAIO
ANGELA BURLANDO
Il 17 dicembre il consiglio comunale ha approvato a maggioranza il seguente ordine
del giorno. Premesso
che il diritto dei cittadini a manifestare il proprio dissenso è tutelato dalla Costituzione e che anche le manifestazioni
di protesta devono svolgersi nel
rispetto delle regole. Considerato
l’atteggiamento del Governo che
rifiuta ogni forma di dialogo a
fronte di legittime e motivate richieste degli studenti, dei precari,
dei disoccupati e dei cittadini esasperati da lentezze ed inefficienze (vedi rifiuti, terremoto dell’Aquila, ecc.), atteggiamento che
determina un clima di tensione in
tutto il paese. Valutato che, inoccasione di vari cortei si sono verificati gravi episodi determinati
anche da infiltrati, estranei ai
motivi della protesta e considerato che le forze di polizia costituiscono un presidio di legalità con
compiti di prevenzione.
Pur deplorando alcuni episodi
di non comprensibile violenza da
partedi qualche poliziotto, esprime solidarietà alle forze di polizia
e da tutti quei manifestanti che ritengono di affermare nella legalità il proprio diritto al dissenso
chiede al sindaco e dalla Giunta di
attivarsi anche nell’ambito del
Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico affinché nella nostra città, pur nella contemperanza delle diverse esigenze, venga mantenuta quella linea di
equilibrio che caratterizza il rapporto tra manifestanti e forze di
polizia.
Tale documento è derivato anche dalla valutazione della difficile situazione della piazza che vede i nostri giovani, e non solo loro,
in prima linea contro una riforma
calata dall’ alto senza possibilità
di essere ascoltati. La gestione
dell’ordine pubblico in occasione
della protesta studentesca, salvo
il deprecabile episodio dell’esproprio proletario alla Mondadori e qualche assurda scritta
offensiva, si è sviluppata secondo
quella tradizione genovese che il
G8 aveva messo in discussione
ma che, grazie alla capacità di elaborare anche le situazioni più dolorose che Genova possiede, sembra recuperare i criteri virtuosi
del passato.
Merita una particolare considerazione la modalità di protesta
degli studenti del liceo Colombo
che hanno propinato pillole di
cultura ai meravigliati passeggeri
dei mezzi pubblici, leggendo loro
brani di autori classici. Da alcuni
giorni il decreto Gelmini è legge e
il governo, padre vecchio stile, ha
volutamente ignorato tutte le richieste di un mondo giovane che
chiedeva di partecipare al proprio futuro.
E’ stato più facile per i rappresentanti del movimento studentesco essere ricevuti ed ascoltati
dal presidente Napolitano, demiurgo affettuoso di unamateria
difficile, che ha spezzato una pericolosa contrapposizione non
lasciando soli i giovani con le proprie preoccupazioni.
Il paternalistico atteggiamento
del Governo aveva invece creato
nei giovani un diffuso senso di abbandono. Esso potrà essere superato solo aprendo una nuova possibilità di dialogo da parte di quelle istituzioni che nella democrazia come occasione di crescita
nella libertà credono davvero.
In tal senso va la nostra proposta ai Giovani dell’ Unione degli
Studenti e dell’ Associazione Coordinamento Studentesco, nata
di recente, di una discussione sull’
ordine pubblico e sulle modalità
di viverlo che si potrà tenere il
giorno 14 gennaio 2011 nel salone
di rappresentanza di Tursi.
ANGELA BURLANDO