RASSEGNA STAMPA
L'UNITA' - Torture a Bolzaneto Tutti colpevoli
Roma, 6 marzo 2010
Torture a Bolzaneto
Tutti colpevoli
La Corte d’Appello di Genova riconosce
le violenze ai danni
dei ragazzi inermi reclusi nella
caserma di Bolzaneto dopo le
manifestazioni no global del
2001. Condannati dopo nove
anni gli agenti e i sanitari.
VIRGINIA LORI
La sentenza di condanna per i fatti
di Bolzaneto è arrivata dopo nove
anni, ieri, ma è arrivata. Dopo 11
ore di camera di consiglio i giudici
della Corte d’Appello di Genova
hanno ribaltato completamente il
giudizio di primo grado, condannando
tutti e 44 gli imputati. Anche
se nella maggior parte dei casi
i reati sono stati prescritti, sono stati
comunque riconosciuti colpevoli
e condannati ad un risarcimento
patrimoniale. Medici e infermieri
che hanno falsificato referti, occultato
le prove e soprattutto poliziotti
e carabinieri che hanno di picchiato,
torturato i ragazzi che manifestavano
durante il G8 nel luglio
del 2001 e che furono presi
per le strade di Genova e rinchiusi
nella caserma di Bolzaneto per essere
sottoposti ad ogni sorta di angheria.
LA LUNGA ATTESA
Le condanne più pesanti sono arrivate
solo per 7 imputati, quelli i
cui reati non erano prescritti, cioè
l’assistente capo della Polizia di
stato Massimo Luigi Pigozzi - che
ha avuto la pena più pesante: 3 anni
e 2mesi di reclusione - e gli agenti
di polizia penitenziaria Marcello
Mulas e Michele Colucci Sabia, più
il medico Sonia Sciandra. Pene
confermate ad un anno per gli
ispettori della Ps Matilde Arecco,
Mario Turco e Paolo Ubaldi.
In primo grado furono 15 i condannati
e 30 gli assolti. Ora il piatto
della bilancia pende dalla parte
opposta. Ieri ad attendere la decisione
dei giudici, sotto il Tribunale,
c’era anche un piccolo presidio
del Comitato per la Verità e la Giustizia
al quale hanno partecipato anche
Giuliano ed Haidi Giuliani, i genitori
di Carlo, il ragazzo ucciso durante
gli scontri in piazza Alimonda.
Soddisfazione nei volti dei due pm, i
magistrati Patrizia Petruzziello e Vittorio
Ranieri Miniati, subito dopo la
lettura della sentenza siglata dalla
presidente della Corte Maria Rosaria
D'Angelo. Il loro impianto accusatorio
è risultato confermato. Protesta
e urla «vergogna», invece,
l’ispettore Mario Turco. «Abbiamo
rinunciato alla prescrizione forti della
nostra innocenza e alla fine paghiamo
per tutti». La stessa sorpresa
del collega Paolo Ubaldi, che annuncia
ricorso in Cassazione.
Festeggiano i legali di parte civile.
E anche i genitori di Carlo Giuliani:
«Finalmente si può dire che una
sentenza positiva è
arrivata sui fatti di Genova. Attendiamo
le altre». Per Amnesty
Italia è stata riconosciuta la violazione
dei diritti umani. «Uno
squarcio di verità», lo definisce
Gennaro Migliore si Sinistra e Libertà.
«Nel giorno in cui sembra
che la nostra Repubblica smarrisca
definitivamente il principio
della legalità, una buona notizia. È
fatta giustizia per i crimini di Bolzaneto.
Per questo Paese c'è ancora
speranza», dice il capogruppo del
Pd nella commissione Affari costituzionale
della Camera, Gianclaudio
Bressa.