RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA -
I no-global pronti a pignorare le auto della questura
Genova, 7 marzo 2010
Se dovessero essere accolte tutte le richieste delle parti civili, lo
Stato dovrebbe rimborsare dieci milioni. Intanto deve versare l´anticipo
I no-global pronti a pignorare le auto della questura
DI questo passo i no-global pignoreranno i quadri della prefettura o i
computer del tribunale di Genova, oppure le sciabole dell´Arma o ancora
qualche autovettura della questura. L´ipotesi è molto probabile, come
confermano gli avvocati delle vittime di Bolzaneto. Che fra tre mesi, dopo
il deposito della sentenza d´appello per la caserma del G8, avvieranno le
azioni legali per ottenere quanto loro spetta. Già in primo grado il
tribunale aveva fissato le provvisionali del risarcimento, ma non i 15
condannati - e tantomeno i ministeri di appartenenza - avevano messo mano
al portafogli. Questa volta la corte è stata ancora più esplicita: tutti e
44 gli imputati devono pagare, lo Stato in solido, e le provvisionali sono
state considerevolmente aumentate. Se un giorno dovessero essere accolte
tutte le richieste delle parti civili, i ministeri si ritroverebbero a
saldare qualcosa come dieci milioni e passa di euro (salvo poi rivalersi
sui condannati). E´ molto probabile che si arriverà ad una transazione,
altrimenti per l´Avvocatura dello Stato sarà un bagno di sangue. Ma nel
frattempo devono pagare quell´anticipo che si chiama appunto
provvisionale, e che si aggira intorno ai due milioni di euro complessivi.
A questi soldi vanno poi aggiunte le spese legali, calcolate in 18.000
euro per avvocato: ed è quasi un altro milione e mezzo. «Ho atteso per
nove anni che un giudice ci rendesse giustizia», spiega l´avvocato
Riccardo Passeggi. Dopo la sentenza di primo grado i ministeri dovevano
già occuparsi delle provvisionali, ma non hanno neppure alzato il
telefono. A questo punto posso solo dire che dopo il deposito della
sentenza agiremo immediatamente, e ci saranno delle sorprese».
(m. cal.)