RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA -
Guerriglia nella Capitale arrestati tre genovesi
Roma, 15 dicembre 2010
Guerriglia nella Capitale arrestati tre genovesi
Accusati di devastazione e resistenza
Sono tre i ragazzi genovesi arrestati a Roma, ieri, nel corso della manifestazione e degli scontri avvenuti con le forze dell'ordine nel centro della città. Si tratta di due studenti universitari, iscritti alle facoltà di Architettura e Scienze, e uno delle scuole superiori, che frequenta l'istituto Nautico: le accuse per loro sarebbero di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale.
Sono partiti in gruppo, a bordo di due pullman, martedì notte, dopo aver organizzato nelle diverse riunioni del cartello "Uniti contro la crisi": studenti e ragazzi genovesi hanno voluto partecipare alla manifestazione contro il ddl Gelmini di riforma all'Università, che poi è esplosa negli scontri con le forze dell'ordine dopo il risultato della fiducia ottenuta al governo alla Camera.
Sono state 41, in totale, le persone provenienti da tutta Italia e fermate, a Roma, in occasione dei ripetuti scontri nel corso delle manifestazioni studentesche. Una quarantina di manifestanti, invece, ha riportato ferite. Le forze dell'ordine hanno contato 57 agenti feriti.
I loro compagni di viaggio faticano a ricostruire il momento, e soprattutto il contesto, in cui i tre ragazzi sono stati fermati dalle forze dell'ordine: il fiume dei centomila, studenti, lavoratori della Fiom, ricercatori, precari, comitati per l'Aquila che fino a quel momento aveva sfilato con grande tranquillità per le strade di Roma, intorno alle 15 ha iniziato a diventare impetuoso. La tensione è salita subito e poi è degenerata in scontri e scene di guerriglia urbana nella zona di via del Corso, e poi piazza del Popolo, dove si sono consumati gli scontri più pesanti. Tra motorini divelti, auto e blindati in fiamme. Ad accorgersi dell'assenza dei tre ragazzi, sono stati proprio gli altri studenti genovesi, quando si sono contati prima di risalire sugli autobus che li dovevano riportare a casa.
È cominciato un fitto scambio di sms, telefonate, intralciati dalle difficoltà nelle comunicazioni a Roma, ieri, per rintracciare i ragazzi e capire, con l'aiuto di altri studenti rimasti a Genova, cosa fosse successo. In un primo tempo si è pensato che i tre non fossero riusciti ancora a raggiungere il luogo dell'appuntamento per risalire in pullman, poi, dalla questura di Roma, è arrivata la conferma: gli studenti sono stati arrestati. E l'accusa sarebbe assai pesante.
I pullman sono ripartiti in serata per Genova, ma è cominciata la difficile ricerca dei familiari dei ragazzi, per avvertirli di quanto accaduto. E per cercare di capire quali fossero le condizioni dei tre studenti genovesi, se fossero feriti oppure no.
(m. bo.)