RASSEGNA STAMPA
LA STAMPA -
''Poliziotti condannati? Restano
al loro posto''
Roma, 20 maggio 2010
Le violenze al G8 nella scuola Diaz
''Poliziotti condannati? Restano
al loro posto''
Il sottosegretario: la Cassazione fara' chiarezza
ZANCAN NICCOLO'
Condannati dalla Corte d'Appello di Genova, assolti dal Ministero
dell'Interno. <<Tutti i funzionari coinvolti nei fatti della Diaz
restano al loro posto, continuano a godere della stima e della
fiducia del Viminale>>. Prima lo dice il sottosegretario Mantovano,
poi lo sottolinea anche il ministro Maroni: <<Ribadisco la nostra
piena fiducia>>. Il giorno dopo la sentenza di secondo grado che
infligge pene dai 3 ai 5 anni a Francesco Gratteri, Giovanni Luperi,
Gilberto Calderozzi, Vincenzo Canterini e Spartaco Mortola, nulla
cambia. Nessuno si muove. I primi tre ricoprono incarichi cruciali
ai vertici della polizia: antiterrorismo, Aisi (Agenzia informazioni
e sicurezza interna), servizio centrale operativo. Canterini, dopo
un periodo all'Interpol in Romania, e' andato in pensione: <<Non
voglio piu' parlare di questa storia>>. Lo stesso dice il
vicequestore Mortola, numero due della questura di Torino: <<I
processi non si fanno sui giornali>>. Parla invece il
sottosegretario Mantovano per spiegare: <<Non e' un difesa d'ufficio
della polizia>>.
Sottosegretario, allora cos'e'?
<<E' confrontare
due decisioni di merito che sono discordi. La sentenza di primo
grado afferma alcune responsabilita', ma esclude la colpevolezza di
larga parte dei funzionari. Quella di secondo grado estende invece
le responsabilita'>>.
Potevano non sapere?
<<Guardi, nel corso degli
anni ho imparato che l'attivita' di polizia piu' difficile in
assoluto, piu' complicata persino del contrasto alla mafia, e' la
gestione dell'ordine pubblico. Non si puo' andare per teoremi,
bisogna accertare nel concreto. Perche' il singolo agente puo'
perdere i nervi, senza che il suo superiore gli abbia mai detto di
ridurre in cattive condizioni una determinata persona>>.
<<E' stata
una macelleria messicana>>, secondo la definizione del poliziotto
Michelangelo Fournier. Cosa e' successo alla scuola Diaz?
<<Speravo
che un'idea la fornisse l'autorita' giudiziaria. Invece dice due
cose in contrasto. Quindi attendo la Cassazione. Sulla base di una
premessa: alla Diaz sono stati commessi dei reati, le
responsabilita' vanno accertate. Nessuno vuol coprire o vuole
rendersi complice di gesti di violenza>>.
Intanto quasi tutti i
funzionari coinvolti hanno fatto carriera. Perche'?
<<Fino a ieri
erano assolti. Sono professionisti stimati della sicurezza, noti a
tutti per grande valore e risultati conseguiti. In nome di quale
principio avrebbero dovuti essere impediti nella carriera?>>.
Come
vi comporterete in caso di condanna definitiva?
<<In quel caso
saremo costretti a cambiare le nostre valutazioni. Esistono regole
che non permettono discrezionalita'. Eseguiremo senza discussioni>>.
Saranno estromessi dalla polizia?
<<Fra le pene accessorie c'e'
anche l'interdizione dal ricoprire pubblici uffici. Ma bisognera'
vedere in che misura questa condanna non sara' coperta dall'indulto.
Comunque e' un discorso ipotetico>>.
Cosa dice alle vittime di
quella notte di violenza?
<<Questo e' un governo che non si e' mai
tirato indietro quando si e' trattato di risarcire i danni. I fatti
concreti valgono molto piu' delle parole>>.
Verra' meno la sua stima
in caso di condanna definitiva?
<<Per ora e' una stima molto solida.
Domani, come si dice, e' nelle mani di qualche altro>>.