RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA -
G8 dieci anni dopo, il ritorno dei no global
Genova, 17 marzo 2011
G8 dieci anni dopo, il ritorno dei no global
Un mese di eventi per non dimenticare: "E spiegare che avevamo ragione noi"
Mostre e dibattiti il 23 luglio, un grande corteo per le strade della
città con concerto finale
MICHELA BOMPANI
Un mese intero, per non dimenticare, ma soprattutto per discutere delle
problematiche mondiali più urgenti, dall´economia all´ambiente alle
rivoluzioni nella sponda sud del Mediterraneo. Dal 24 giugno al 24 luglio,
dieci anni dopo il G8, un vasto cartello di associazioni, movimenti,
partiti e sindacati, lancia "Loro la crisi. Noi la speranza", un tessuto
di eventi, spettacoli, incontri, concerti che intriderà tutta la città,
dal centro alle periferie, con ospiti internazionali (già confermata una
delle maggiori esperte mondiali delle economie in via di sviluppo, Susan
George).
«Genova si trasformi da città della repressione, come accadde in quei
giorni del G8, a città dell´accoglienza: ci aiuti per realizzarne il
riscatto», chiede il comitato promotore in una lettera aperta al sindaco
Marta Vincenzi. «Non sarà una festa di reduci - spiegano gli organizzatori
- ma senza dimenticare ciò che è successo al G8 di Genova vogliamo
rilanciare "lo spirito di Genova" e riunire quell´immenso popolo».
L´ombelico degli eventi sarà una mostra, "Cassandra", allestita a Palazzo
Ducale e durerà tutto il mese: «Il titolo richiama la figura mitologica
condannata a prevedere il futuro, senza che nessuno potesse crederle -
dice Vittorio Agnoletto, ex portavoce del Genoa Social Forum e tra gli
organizzatori di "Genova 2011" - così come è accaduto durante il Forum del
2001, avevamo predetto quello che poi è effettivamente successo». E cita
le parole che Walden Bello, sociologo e analista politico leader
no-global, tenne a Genova dieci anni fa: «Disse che se il modello
economico di allora fosse andato avanti il pianeta non avrebbe retto. E se
fosse proseguita quell´economia basata sul profitto, tutto sarebbe
crollato con una crisi economica devastante. È successo puntualmente, ma a
Genova il movimento fu stroncato con una repressione senza precedenti -
indica Agnoletto - riprenderemo il discorso da qui».
Il clou delle iniziative sarà tra il 19 e il 24 luglio: con il Forum, cui
parteciperanno ospiti internazionali (economisti, politologi, studiosi
della globalizzazione e delle trasformazioni ambientali), in sedi ancora
da definire («vorremmo puntare sulle periferie», precisa Agnoletto). Il 20
luglio, anniversario dell´uccisione di Carlo Giuliani, si svolgerà la
manifestazione in piazza Alimonda, il 21 luglio, ci sarà la fiaccolata
verso la scuola Pertini-Diaz, dove 92 giovani vennero massacrati di botte
dalle forze dell´ordine. Apice degli eventi, sabato 23 luglio, in cui si
svolgerà un grande corteo per le vie della città, e per il quale si
attendono decine di migliaia di partecipanti, da tutto il mondo, alla sera
ci sarà un concerto. Lungo l´elenco dei promotori: dall´Arci alla Cgil,
dalle Comunità cristiane di base al Forum ambientalista nazionale
all´Unione degli studenti. Finora rimane in secondo piano il vasto
cartello "Uniti contro la crisi" (associazioni, operatori sociali, centri
sociali) che ha "prenotato" lo stadio Carlini, già quartier generale dei
Disobbedienti durante il G8, dal 22 al 24 luglio. «Stiamo lavorando per lo
sciopero del 6 maggio - spiegano alcuni portavoce di "Uniti contro la
crisi" - la grande mobilitazione per Genova dovrà partire da lì,
altrimenti si tratterebbe di una mera commemorazione del passato».