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Il luogo comune

Max Franceschini

Domenica 22 luglio 2001. Una piazza di Genova, davanti alle banche e ai negozi devastati durante i violenti disordini avvenuti a margine delle manifestazioni organizzate contro il vertice dei G8. Qui si sono ritrovati spontaneamente tanti cittadini genovesi. È in questo spazio, questo "luogo comune", che si incontrano - e si scontrano - punti di vista e opinioni profondamente diversi. C'è chi si è fatto un'opinione guardando le immagini televisive, chi è stato testimone oculare, chi era in piazza. Si giudica perplessi l'operato della polizia, oppure si difende con vigore le forze dell'ordine. Si presta attenzione a dividere i pochi violenti dalla massa dei manifestanti, oppure si accomuna tutti senza distinzione. Spesso si raggiungono momenti di tensione prossimi alla rissa. Ma il luogo comune, come spazio, diventa il più volte teatro del "luogo comune" inteso come atteggiamento semplificatorio, privo di qualsiasi riflessione o analisi, come modo di giudicare gli avvenimenti attraverso preconcetti e frasi fatte, definitive, taglienti…