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Un mondo diverso è possibile

Francesco Maselli

(da Cinema Indipendente di Milano)
"Un mondo diverso è possibile" raccoglie in 40 minuti i fatti di Genova, partendo dalle immagini dei discorsi, dei protagonisti, delle aggregazioni, ben più di quelle della guerriglia, degli scontri, degli eccessi repressivi. «Finora ci si è sempre concentrati sulle questioni di ordine pubblico.
Inizialmente nel prologo si erigono gli sbarramenti che trasformano la città in un labirinto di lamiere, poi l'arrivo dei treni: pugni chiusi e bandiere multicolori, magliette e sacchi a pelo; infine si vedono fiori e colori. Che Guevara, il trionfo del "no logo". Lo slogan è: «Voi G8, noi 6 miliardi». Protagonisti del video sono: Don Gallo, Rigoberta Menchu, Don Ciotti Lo scenario, in sintesi è il seguente: teatro di strada, musica, i 99 Posse, il Manu Chao di "Clandestino", Bob Marley e "Bella Ciao”. Il mediometraggio prosegue con i fatti del giorno dopo: Black Bloc, bastoni, fuochi, manganelli teste rotte e le immagini di Carlo Giuliani. Il documentario si conclude con la manifestazione pacifica di 300 mila persone.

NOTE DELL'AUTORE
Gli aspetti positivi dell'evento sono finiti in second'ordine. La storia di migliaia di ragazzi venuti da tutta Europa, colmi di energie e non legati ai partiti. La storia, ad esempio, della carica dei giovani cattolici, un fattore che mi ha profondamente colpito, nonostante i tanti decenni di militanza. Li ho trovati ardimentosi, etici, travolgenti.
A guardare le immagini dopo l'11 settembre si capisce che questi ragazzi sono il più potente controaltare da opporre ai fondamentalismi islamici. Sono la forza positiva, il pluralismo. E quindi l'antifondamentalismo.