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Comunicati stampa dal 21 luglio 2001
Comunicati stampa prima del 16 luglio - Lunedì 16 Luglio - Martedì 17 Luglio - Mercoledì 18 Luglio - Giovedì 19 Luglio - Venerdì 20 Luglio

18 Agosto 2001
20 Agosto a Genova. Come ricordiamo Carlo Giuliani

Il 20 Agosto ci ricorda che è passato un mese dall'assassinio di Carlo Giuliani. Un punto di non ritorno per tutti noi, il culmine di tre giorni di brutalità poliziesche sulle quali vogliamo venga fatta luce, fino ai gradini più alti della scala delle responsabilità.
In molte città d'Italia, e del mondo soggetti diversi organizzano cortei, sit-in manifestazioni di commemorazione, che salutiamo con solidarietà e partecipazione.

Il Genoa social forum di Genova ha molto riflettuto sulle modalità di organizzare eventi commemorativi in città. Genova è una città ferita, ed è necessario lavorare a fondo, giorno dopo giorno, per rinsaldare il rapporto con i cittadini e con la piazza. Sono necessari dibattiti, incontri, momenti di confronto: un lavoro di lunga durata.

Carlo era un ragazzo, e cosi' lo ricordano i suoi amici, i compagni, e la famiglia: nella sua città, in Piazza Alimonda, anche noi vogliamo ricordarlo cosi', e non vogliamo farne un'icona, un'eroe, un martire. Per questa ragione, proprio a Genova, il GSF non farà una "commemorazione ufficiale", con corteo, striscioni, bandiere e slogan: ognuno di noi, individualmente o in gruppo, andrà in Piazza Alimonda, nel corso di tutta la giornata, a ricordare e a testimoniare.
Invitiamo tutti i cittadini a esporre un drappo nero alle finestre, e a ricordare.

Il "Comitato internazionale di solidarietà con i detenuti" animato da un gruppo di giovani provenienti da molte parti dell'Europa, ospiti a Genova per seguire le vicende processuali che ancora vedono coinvolti alcuni ragazzi assistiti dai legali del Genoa Legal Forum organizzano, seguendo le indicazioni che arrivano da alcuni network internazionali, un "global action day" che si concretizzerà il 20 in un sit-in musicale alle ore 16 davanti al carcere di Marassi, in solidarietà con le persone attualmente ancora detenute. Il GSF di Genova li supporterà nell'organizzazione di questo momento pacifico di protesta, di solidarietà e di aggregazione, lasciando pero' che questo Comitato ne sia promotore e protagonista.

Genoa Social Forum di Genova

14 agosto 2001
Il tribunale del riesame ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare per i 19 membri del FolxTheatreKarovane, i ragazzi e le ragazze che erano stati fermati domenica 22 luglio su un pullman e alcuni automezzi nell'entroterra ligure.
Oggi i giudici hanno accolto l'istanza di scarcerazione. Resta ancora aperta invece la questione degli altri cinque artisti le cui istanze di scarcerazione erano state considerate inammissibili dal tribunale del riesame. I cinque ragazzi infatti avevano nominato in ritardo il difensore. Si tratta di un vizio di procedura che, secondo l'avvocato, dovrebbe essere superato nei prossimi giorni.
Non conosciamo ancora le motivazioni della sentenza, ma sembra certo che le prove presentate dall'accusa nei loro confronti fossero del tutto infondate.
Tutte le persone rilasciate riceveranno, con una procedura discutibile e puntiva che sta ormai diventando "prassi" un foglio di via di 5 anni dall'Italia.
Il GSF, che attraverso lo staff degli avvocati del Genoa Legal Forum sta seguendo assiduamente tutte le situazioni giudiziare, sottolinea come la scarcerazione dei ragazzi del folxtheatrekarovane e' una tappa piccola ma significativa che dimostra l'infondatezza della struttura accusatoria mossa alle persone fermate e incarcerate dopo le manifestazioni.

13 agosto 2001
La detenzione dei teatranti austriaci è incredibile e ingiustificata in assenza di qualunque prova a loro carico: il GSF ne chiede l'immediata scarcerazione.
Attraverso la contestazione del reato associativo ai teatranti vi è il rischio che si cerchino dei capri espiatori per nascondere una semplice vergognosa verità: i violenti del "blocco nero" hanno potuto tranquillamente arrivare al centro di Genova , agire e quindi andarsene indisturbati.
Il teatro, la cultura sono strumenti non violenti che da sempre l'umanità utilizza per criticare le ingiustizie e il potere.
Il potere nei secoli ha sempre cercato di reprimere la libertà d'azione e la critica graffiante di un' arte libera e non sottomessa.

13 agosto 2001
RILANCIAMO L'APPELLO PERCHE' IL VERTICE FAO SI FACCIA A ROMA
Il GSF dopo una consultazione con il "Roma NGO/CSO Forum on found sovereignty" e con il "Coordinamento Nazionale Altra agricoltura", che stanno partecipando a città del Messico ad un seminario in preparazione del Forum Sociale mondiale di Porto Alegre, ed in stretto rapporto con Josè Bovè, leader della Confederazione Europea dei contadini, rilancia l'appello al Governo italiano affinché sia mantenuto a Roma il vertice della FAO, agenzia dell'ONU della quale, pur nella diversità di opinioni, nessuna pone in discussione la legittimità.
In tale sede, nei convegni e nei dibattiti che saranno organizzati avanzeremo le nostre proposte tra le quali: l'accesso all'acqua potabile per tutti, il rifiuto degli Ogm in nome del principio di precauzione sanitaria e della lotta all'invadenza delle multinazionali nelle realtà agricole del Sud del mondo, l'abbattimento delle barriere protezionistiche dei paesi ricchi contro i prodotti agricoli dei paesi poveri, il rispetto nella lotta alla fame, almeno dei traguardi fissati dalla stessa FAO nel '96, il rifiuto di collocare i prodotti agricoli sotto le rigide regole del WTO, la critica ai brevetti sui prodotti naturali.
Il GSF discuterà nella propria riunione di settembre come organizzare in Italia le iniziative per il 10 novembre in concomitanza con il vertice che si terrà in Qatar dell'Organizzazione per il Commercio Mondiale (WTO) , organismo che tutela gli interessi e i profitti delle multinazionali. Nella sua riunione il GSF valuterà le proposte avanzate da Bovè e quelle che stanno emergendo dal seminario di Città del Messico; proposte, è bene precisarlo, che si riferiscono al WTO e che sono assolutamente indipendenti dal vertice della FAO.
Vittorio Agnoletto Portavoce del Genoa Social Forum

11 Agosto ore 16.30
Lunedi' mattina il tribunale di Genova procederà al riesame delle posizioni dei 26 ragazzi e delle ragazze del Folx karavane theatre, arrestati il 22 luglio e decidera' se proscioglierli dalle gravi accuse che sono state loro mosse. L'incredibile accusa che viene loro contestata è "associazione armata finalizzata alla devastazione e al saccheggio", sulla base di attrezzature per il teatro itinerante scambiati per strumenti atti a offendere.
Si tratta di artisti di strada, persone che attraverso il teatro hanno scelto di prendere posizione sulle tematiche del razzismo e della globalizzazione, e di essere con noi, col linguaggio pacifico e non violento della rappresentazione teatrale itinerante, nelle giornate del 19-21 luglio.
Genova per loro era una tappa di una tournee vasta, che li aveva portati in diverse città europee.
Il GSF di Genova, che da subito ha chiesto verità e giustizia per tutti, porterà solidarietà a questi artisti e ne chiede la liberazione così come ha già fatto il Governo austriaco, l'europarlamentare austriaca Kareen Scheele, il Premio Nobel Dario Fo e molta stampa internazionale.
Essi sono per noi il simbolo di una strategia giudiziaria finalizzata a colpire tutto il nostro movimento.
Organizziamo un sit-in, al quale è invitata tutta la cittadinanza, davanti al Palazzo di Giustizia di Genova Lunedi' 13 a partire dalle ore 9.00. Saranno con noi artisti e gente di teatro.

Ciò che è in gioco non sono solo le vicende giudiziarie di queste persone, ma il diritto stesso ad esprimere il dissenso in maniera pacifica e non violenta, il diritto a dire, ognuno col proprio linguaggio, che “un altro mondo è possibile”.
Ciò che è in gioco sono i diritti civili di tutti noi.

09 Agosto 2001 ore 16.10
E' in corso una campagna terroristica.
Da qualunque parte venga, è un attacco alla democrazia, alla libertà di
tutti, alla partecipazione.
E' nemica delle istituzioni democratiche, della politica, della società
civile, dei movimenti.
Si faccia piena luce sui responsabili di questa campagna.
No a qualsiasi strumentalizzazione.
A maggior ragione oggi esigiamo la verità sui fatti di Genova.
Nessuno utilizzi il terrorismo contro un un movimento pacifico e
democratico.
Il Genoa Social Forum

08 agosto 2001
GIOVEDI' ALLE 10.30 C/O SEDE ICS VIA S.LUCA 15/11 ORE 10.30 INCONTRO CON KARIN
SCHEELE, PARLAMENTARE AUSTRIACA IN VISITA AGLI ARTISTI DELLA
VOLXTHEATERKARAWANE.
08 agosto 2001

E’ da ieri in Italia Karin Scheele, europarlamentare austriaca del
Partito socialdemocratico giunta a Genova per visitare, accompagnata dal
console austriaco e dagli avvocati del Genoa Legal Forum, i ragazzi della
Volxtheaterkarawane, attualmente detenuti ad Alessandria perché accusati (in
assenza di prove che non fossero i loro abiti di scena e l’attrezzatura
per gli spettacoli) di appartenere ad "organizzazione dedita alla
devastazione e al saccheggio"
Gli artisti della Carovana teatrale hanno ricevuto oggi la solidarietà di
Franca Rame e Dario Fo, premio nobel per la letteratura.
*** Karin Scheele incontrerà la stampa domani, gioVedi' 9 agosto alle ore 10.30
presso al sede delICS in via S.Luca 15/11 (5.piano)

07 agosto 2001
SOLIDARIETA; DI FRANCA RAME E DARIO FO
ALLA CAROVANA DEL PUBLIXTHEATER

Domenica 22 luglio sono stati arrestati a Genova i componenti della Carovana
del Publix Theater, tra cui gli attori della compagnia e altre persone che la
seguivano, in tutto 25, con imputazioni gravissime, vale a dire di essere
"Black Blok".
I ragazzi sono stati arrestati 24 ore dopo la fine degli scontri mentre si
stavano allontanando da Genova; tra le cose sequestrate vi sono principalmente
indumenti neri (tra cui gonne e un reggiseno) e materiali vari che venivano
utilizzati per gli spettacoli e le animazioni di strada.
La presenza di pochi altri oggetti potenzialmente atti ad offendere non
puo' giustificare, in assenza di alcuna altra prova, la privazione della
liberta' con l'accusa di appartenere ad una organizzazione a
delinquere e di aver compiuto atti di devastazione e saccheggio.
Lunedì 13 agosto il Tribunale di Genova decidera’ sulla richiesta
dei componenti della Carovana del Publix Theater di revoca della detenzione in
carcere.
Esprimiamo loro tutta la nostra solidarieta' e chiediamo che tutti loro
vengano immediatamente rimessi in liberta'.
7/8/2001
Franca Rame e Dario Fo

07 AGOSTO 2001
SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA DEL GENOA LEGAL FORUM
Oggi alle 12 a Genova presso la sede dell'Arci ha avuto luogo la
conferenza stampa del Genoa Legal Forum, per fare il punto
sull'andamento delle denunce e delle procedure legali in corso.
Erano presenti gli Avvocati: Simonetta Crisci, Dario Rossi, Andrea
Sandra, Fabio Taddei,  Raffaella Multedo, Lavinia Botto, Patrizia
Maltagliati, Alessandra Ballerini, Raffaele Caruso, e l'avvocato
Miceael Hoffman di Monaco.

-- Il lavoro del Genoa Legal Forum
A Ferragosto il Legal Genoa Legal Forum non chiude.
Presso la sede del GLF in via Caffa 3/5 (c/o Legambiente) in orario
d'ufficio sarà sempre presente un penalista per raccogliere
testimonianze di persone che vogliano ricorrere all'azione legale, e
analogamente continua il lavoro di redazione dei verbali e la
raccolta di testimonianze.
E' importante che tutti coloro che vogliono ricorrere all'azione
legale si facciano fare al più presto una perizia medico legale, che
documenti precosse o le violenze subite
Tutte le testimonianze scritte possono essere inviate all'email
hovisto@genoa-g8.org ; i materiali (cassette, audio ecc.) spediti
presso l'ICS in V.S.Luca 15/11 16100 GE e i materiali scritti possono
essere faxati allo 0102471188
I legali si sono divisi il lavoro a seconda dei diversi filoni di
indagine: espulsioni, bliz alla scuola Diaz, violenze nelle caserme
Bolzaneto e S.Giuliano, manifestazioni di piazza.
E' importante che al GLF arrivino fondi per sostenere le ingenti
spese (perizie, spese processuali).
E' stato aperto un CC bancario presso la Banca Carige Sede Centrale.
Numero conto 61359/80 ABI 06175 CAB 01400
 -- Espulsioni di cittadini stranieri dall'Italia.
Sono stati effettuati diversi provvedimenti di espulsione verso
cittadini stranieri appena rilasciati dall'autorità giudiziaria, e
quindi prosciolti da ogni accusa. I provvedimenti sono stati
decretati dal prefetto di Genova per motivi di ordine pubblico e per
supposta "pericolosità sociale" delle persone, senza presupposti di
colpevolezza o flagranza. Il Genoa Legal Forum si sta attivando per
fare ricorsi su queste espulsioni che ritiene non legittime. E'
disponibile un appello affinchè gli espulsi diano luogo all'azione
legale (www.genoa-g8.org/urgente.htm)
-- Sottrazione degli hard disk durante la perquisizione alla Diaz
E' stata depositata oggi dal legali del Genoa Legal forum una
denuncia contro ignoti per il trafugamento degli hard disk
del'uffico legali del GSF che si trovava al 2. Piano della scuola
Diaz.
Come è noto durante il bliz  notturno del 21, dopo l'ingresso della
polizia nei locali del GSF adibiti a studio dei legali, gli hard disk
furono asportati e i monitor dei pc fracassati.
-- Denunce presso il Pubblico ministero del governo tedesco
Era presente alla conferenza stampa Michel Hoffman, legale di
Monaco.  Ha anunciato che il suo studio presenterà, presso il
pubblico ministero del governo tedesco, una denuncia contro ignoti
per il trattamento subito da 5 connazionali da lui assistiti.  Alcuni
dei suoi assistiti sono pacifisti tedeschi refrattari all'uso della
violenza e obiettori di coscienza. L'avvocato aggiunge che gli
indumenti neri ritrovati nel furgone dei suoi assistiti non
appartengono a nessuno di loro.
-- Le violenze alle caserme di Bolzaneto e S.Giuliano
Gli avvocati stanno ascoltando e contattando persone che hanno subito
pesanti violenze nelle caserme. Molti di loro sono in stato di choc e
hanno fatto ricorso a cure psicologiche e neurologiche. Queste
persone debbono essere tutelate e rispettate, hanno bisogno di
opportuni tempi di "ripresa", anche per rendere possibile la
formulazione di verbali dettagliati. Sulla base delle loro
testimonianze si stanno redigendo le relazioni che serviranno a
formulare le denunce verso ignoti.
Molti delle persone "passate" per Bolzaneto che hanno subito violenze
sono poi state rilasciate senza nessuna accusa.
In particolare verrà presto formulata querela da parte di un ragazzo
a cui un agente ha letteralmente "strappato in due" la mano, tirando
con violenza indice e medio da una parte e anulare e mignolo
dal'altra. Svenuto, si è ritrovato nell'infermeria dove la mano gli
veniva "cucita" da un medico, senza anestesia. Il ragazzo ha tutt'ora
dei punti nella mano, e – come prevedibile- è profondamente scosso.
-- Le molestie sessuali
L'avvocato Simonetta Crisci di Roma sta presentando le denunce di
donne che hanno subito violenze sessuali. Queste denunce
(contrariamente a quanto segnalato dai giornali) saranno presentate
nei prossimi giorni.

06 agosto 2001
Il Genoa Legal Forum presenta le strategie legali, l'organizzazione,
notizie e situazione dei detenuti
Martedì 7 agosto alle ore 12 presso sede dell'ARCI Genova via San
Luca 15/9 si terrà la conferenza stampa del Genoa Legal Forum (GLF)
che ha collocato la propria sede in Via Caffa 3 presso gli uffici di
Legambiente Liguria.
L'incontro con i media illustrerà e presenterà:
- Dove e come i cittadini si possono rivolgere al GLF per tutto il
mese di agosto.
- Come ed in che modo i cittadini possono testimoniare
- Quale è il punto delle situazioni giudiziarie in corso (situazione
dei detenuti, reati imputati, valutazioni dei legali)
- Quali sono le prossime scadenze processuali
- Organigramma e strategia del GLF. Divisione del gruppo di legali
per aree di attività.
 

03 agosto 2001 ore  23.30
Genova, sede del gruppo dei legali del neonato Genoa Legal Forum è il punto di raccolta/convergenza delle testimonianze con valore legale sui giorni 20-22 luglio.
E' importante che il gruppo dei legali del GSF riceva testimonianze su quanto avvenuto nelle giornate di Genova. Testimonianze concrete, utilizzabili per cause legali.
Il Genoa Legal Forum invita tutti i cittadini che hanno visto o subito violenze e che vogliono testimoniare, eventualmente anche in sede legale, a scrivere al seguente email:
hovisto@genoa-g8.org ; oppure info@genoa-g8.org
- Materiali cartacei possono essere faxati allo 0102471188
- Cassette, vhs foto o testimonianze audio/video devono essere duplicate, e una copia spedita a Genova, in Via S.Luca 15/11 presso la sede dell'ICS (Consorzio italiano di solidarietà)
- Ricordiamo che il numero di telefono degli uffici legali di Genova, presso Legambiente, è 010 3109608-319168
Tutti coloro che testimonieranno davanti a un giudice saranno seguiti e tutelati da un legale del GSF.
Chi  ha subito violenza fisica dovrebbe fare al piu' presto una vera e propria perizia medico legale, con tanto di foto e faxarla allo 0102471188. La perizia offre maggiori garanzie sul piano probatorio.
L'invito a far pervenire a Genova tutti i materiali con valore giuridico - che possano cio' dare luogo ad azione legale, e' esteso anche a quelle radio, quei giornali quei soggetti collettivi che hanno raccolto e archiviato le testimonianze dei molti.
Chiediamo che vengano inviate al Gruppo legali del GSF non tutte le testimonianze, ma solo quelle sufficientemente circostanziate da poter dare luogo ad una azione legale.
Il gruppo dei legali ha elaborato delle linee guida per permettere a chi lo voglia di selezionare quei tipi di testimonianze che "servono" cioe' che possono essere utilizzate per una azione legale.
Le linee guida sono consultabili sul sito web del GSF
www.genoa-g8.org/testi.htm

02 Agosto 2001
Comunicato stampa dei componenti del servizio sanitario del Genoa
Social Forum
Premessa:
I nostri precedenti interventi sulle testate genovesi e nazionali (Il
Manifesto 23 Luglio, Il Secolo XIX 28 Luglio, Il Lavoro 1 Agosto)
hanno fornito una testimonianza dei fatti accaduti dal nostro punto
di vista di operatori sanitari presenti all'interno delle
manifestazioni.
Tuttavia, a seguito di una serie di interventi, riportati dalla
stampa e dalla televisione, che ci chiamano direttamente in causa,
crediamo che siano necessarie alcune puntualizzazioni rispetto alla
nostra presenza e al nostro operato durante i giorni del G8.
In particolare, ci riferiamo a notizie e commenti che hanno delineato
la Scuola Diaz come una sorta di quartier generale adibito
indiscriminatamente a ospedale, e che hanno riportato la presenza al
suo interno di numerosi casi pregressi, ovvero di persone ferite
nelle giornate precedenti e a cui era stata data un'assistenza
sommaria.

L'organizzazione:
La presenza a Genova di centinaia di migliaia di manifestanti ha
fatto nascere l'esigenza di costituire un gruppo di lavoro formato da
persone con competenze in ambito sanitario: medici e infermieri
affiancati da volontari. Circa 150 operatori hanno aderito a questa
iniziativa. Organizzati in piccoli gruppi di lavoro abbiamo
partecipato alle manifestazioni promosse dal Genoa Social Forum con
l'intento di prestare un servizio di primo soccorso a chiunque ne
avesse bisogno.
Eravamo riconoscibili attraverso la maglietta bianca con la scritta
rossa `Sanitario GSF', dislocati in piccoli gruppi lungo i cortei;
facevamo riferimento all'infermeria della scuola Diaz per il
materiale e per l'organizzazione.

I presupposti:
Le nostre iniziative erano dettate innanzitutto dall'obbligo, per un
medico, e in generale per un operatore sanitario, di intervenire in
qualunque situazione in cui un intervento di soccorso si dimostri
necessario. A questo si affianca il diritto, da parte dello stesso
medico, di vedersi garantite le migliori condizioni per prestare la
propria opera nel modo più appropriato.

L'azione:
La nostra attività si è configurata essenzialmente come un intervento
di triage: un veloce esame obiettivo della situazione permetteva di
discriminare i casi lievi, che potevano essere trattati sul posto e
non necessitavano, a nostro giudizio, di ulteriori controlli, da
quelli che imponevano una più accurata valutazione o un trattamento
presso un servizio di emergenza. Questi ultimi sono stati tutti
indirizzati verso i Pronto Soccorso attraverso l'intervento del 118.
Citiamo come esempio l'ultimo, in ordine temporale: una persona con
una frattura scomposta, che aveva rifiutato in un primo tempo il
trasferimento, è stata trasportata all'Ospedale San Martino con
un'ambulanza del 118 nel tardo pomeriggio di sabato 21.

I luoghi:
L'infermeria della scuola, una stanza molto piccola nel complesso
delle scuole Diaz dove si trovava il coordinamento del GSF, ha
funzionato da punto di raccolta materiale e organizzazione logistica.
Nella palestra al pianterreno, accanto al media center, hanno trovato
una sistemazione provvisoria poche persone, feriti lievi da noi
trattati, che avevano bisogno di un luogo protetto in cui riposare.
Non più di quattro o cinque di questi erano presenti la notte
dell'irruzione.
Nessuno dei sanitari si è mai trovato a operare all'interno della
Scuola "S. Pertini", che si trova sul lato opposto di Via C.
Battisti, laddove le forze dell'ordine hanno concentrato la loro
irruzione la notte del 21. La "S. Pertini", infatti, era stata
adibita esclusivamente a centro accoglienza, e non ha mai ospitato
alcuna funzione di tipo sanitario. Altrettanto, possiamo escludere
che al suo interno si trovassero, prima dell'ingresso delle forze
dell'ordine, persone che necessitassero di assistenza medica.

Gli interventi:
Nel corso dei giorni 20 e 21 abbiamo effettuato non meno di 500
interventi di primo soccorso nelle zone in cui sono avvenuti gli
scontri. In quanto operatori sanitari era ovvio che prestassimo
soccorso a chiunque necessitasse di assistenza medica, inclusi
ragazzi vestiti di nero, operatori delle forze dell'ordine, passanti.
Ma non possiamo non sottolineare che quasi tutti i nostri interventi
sono stati sui manifestanti pacifici, nonché su persone inermi.
Tantissime, la maggioranza, le donne. E non possiamo non ricordare il
tipo di danno prevalente: ferite lacero-contuse causate soprattutto
dai manganelli, intossicazioni da gas lacrimogeni, fratture agli arti
superiori occorse nel tentativo di difendersi dai colpi.

I componenti del servizio sanitario del Genoa Social Forum
 

01 agosto 2001
CONSIGLIO DEI PORTAVOCE: IL GSF CONTINUA L'IMPEGNO PER L'ACCERTAMENTO
DELLA VERITA' E DELLE RESPONSABILITA' SUI FATTI DI GENOVA
Si e' riunito ieri a Roma il Consiglio dei Portavoce del Genoa Social
Forum.
I portavoce si sono impegnati a proseguire il lavoro per
l'accertamento della verità e delle responsabilità politiche e
giudiziarie sui fatti di Genova.
Prosegue la raccolta di testimonianze e di documentazione utili al
lavoro dei legali impegnati nella difesa dei manifestanti vittime di
abusi e di violenze. Prioritario nelle prossime settimane è
considerato il lavoro riguardante il pestaggio alla scuola Pertini,
le violazioni dei diritti avvenute nella caserma di Bolzaneto e le
violenze indiscriminate durante le manifestazioni di piazza.
Il luogo di raccolta nazionale di questa documentazione è la sede
genovese del Consorzio Italiano di Solidarietà (tel 0102468099 fax
0102471188 email: hovisto@genoa-g8.org, info@genoa-g8.org), dove il
GSF mette al lavoro un team di operatori. Il centro di raccolta
nazionale opererà in collegamento con tutti i centri di raccolta
locali organizzati in diverse città da associazioni, coordinamenti,
riviste e mezzi di informazione. Presso il centro nazionale opererà
anche uno sportello informativo, a disposizione per richieste
specifiche e informazioni. Il centro nazionale lavorerà in
collegamento con i legali coinvolti nella difesa delle vittime di
violenze e di abusi.
Presso la sede di Carta proseguirà la raccolta di materiale
documentario non strettamente collegato ai procedimenti legali. Uno
specifico gruppo di lavoro di operatori dell'informazione, in
raccordo con gli altri centri di raccolta aperti in diverse città, si
occuperà di garantire la più completa documentazione di tutta la
settimana genovese contro il G8, che –ricordano i portavoce del GSF-
non è stata solo fatta di di violenze ma anche di una straordinaria
partecipazione popolare, di manifestazioni pacifiche, di concerti e
eventi culturali e di un Public Forum molto partecipato con dibattiti
di altissima qualità. Il materiale raccolto servirà a produrre
materiali documentari multimediali di larga diffusione e farà da base
alla costruzione di un libro bianco sul movimento. Il libro bianco
sarà diviso in due sezioni: la prima sarà dedicata al percorso di
preparazione di Genova, la seconda alla settimana del G8.
Una parte della riunione del Consiglio dei Portavoce è stata dedicata
a un confronto con i legali impegnati nella difesa dei manifestanti
vittime di abusi e di violenze e delle 51 persone ancora in carcere.
I portavoce hanno espresso ai legali grande apprezzamento per il
lavoro svolto, e per la paziente opera di informazione e di
assistenza nei riguardi non solo dei propri clienti ma dei familiari
e dei consolati stranieri.
Il Consiglio dei Portavoce ha dedicato una particolare attenzione
alla situazione delle 51 persone ancora detenute, e ha criticato
aspramente la decisione di trattenerle tutte in carcere con la stessa
imputazione per "costituzione o partecipazione ad associazione a
delinquere armata denominata black block". Si tratta di una
imputazione particolarmente pesante, generalizzata indistintamente a
tutti gli arrestati e riferita a persone che sono state fermate tutte
nei giorni successivi agli incidenti, non in flagranza di reato ma
mentre lasciavano la città. Tutti gli arrestati si dichiarano
innocenti e rigettano l'accusa. Il GSF teme che, dopo aver lasciato
il Black Block padrone di Genova durante i giorni del vertice dei G8,
ora, a farne le spese siano 51 persone prese a caso.
Il Consiglio dei Portavoce del GSF si è dato appuntamento per la
prima metà di settembre in un seminario interno sul bilancio
dell'esperienza compiuta e sul futuro di questa struttura. Il Genoa
Social Forum è nato con l'obiettivo di preparare le iniziative contro
il G8 e questo compito ha svolto, riuscendo a costruire un
laboratorio politico e culturale di unità e contaminazione fra le
molte e diverse aree che lo compongono. Al GSF spetta nelle prossime
settimane la fatica di gestire i pesanti strascichi politici e umani
lasciati dall'aggressione fisica e morale a cui è stata sottoposta la
struttura e lo straordinario movimento pacifico e nonviolento che ha
raccolto il suo invito a manifestare a Genova. Alle forze che hanno
creato e fatto vivere il GSF spetterà –in una discussione collettiva
e trasparente come è nello stile di lavoro ormai consolidato- di
decidere sul suo futuro.
Il movimento contro la globalizzazione neoliberista, per la
democrazia e la giustizia e i diritti globali è enormemente cresciuto
negli ultimi mesi, ha comunicato i suoi contenuti a larga parte
dell'opinione pubblica, ha spostato equilibri politici. Ha coinvolto
in forme nuove di partecipazione attiva tanti e tanti giovani. Ha
rimotivato all'impegno sociale migliaia di persone. Ha dimostrato una
grande maturità politica non cedendo alle numerose provocazioni che
tendevano tutte a spostare sul terreno della violenza una
partecipazione di massa che invece ha difeso le sue pratiche di
nonviolenza e di disobbedienza civile.
In tutta Italia, nelle singole organizzazioni e nelle sedi unitarie,
già si discute dei prossimi appuntamenti: la Marcia Perugia Assisi e
l'Onu dei Popoli ad ottobre promossi dalla Tavola della Pace,
l'appuntamento in occasione del vertice della Fao a Roma in novembre,
su cui da mesi già lavora la enorme rete internazionale dei
contadini, e le moltissime vertenze e iniziative locali per la difesa
e la affermazione dei diritti sociali e umani.
In tantissime città d'Italia sono nati o si stanno creando i Social
Forum. Il Consiglio dei Portavoce del GSF saluta con soddisfazione il
rafforzamento di tutte le esperienze unitarie e di dialogo. La vera
forza del GSF in tutti questi mesi, e anche nei giorni duri di
Genova, è stata proprio la capacità di favorire la comunicazione,
l'incontro e la collaborazione fra soggetti molto diversi, uniti da
obiettivi e pratiche comuni, chiari e condivisi. La ricerca
dell'unità è un cammino a volte faticoso, ma che produce ricchezza
politica, sociale e culturale. Genova è stata una tappa importante,
anche se drammatica e anche tragica. Il futuro comincia ora, e già è
in movimento.

28 luglio 2001 ore
Segnaliamo che SONO CAMBIATI i telefoni presso i quali vengono raccolte le
testimonianze per i giorni del 21 e 22 luglio.
I nuovi numeri sono: tel 0102468099 fax 0102471188
Il GSF continua la raccolta di testimonianze.
Dalle molte telefonate ed email ricevuti in questi giorni verifichiamo che
testimoniare non e' solo percepito dai cittadini come un dovere civile, ma anche
come un bisogno. Troppi hanno visto con i loro occhi e subito coi loro corpi
quello che e' accaduto.
Per questa ragione e' stato approntato un luogo dove persone qualificate
raccolgono testimonianze orali (si invitano i cittadini a portare pero' con se
anche la versione scritta e firmata di quanto testimonieranno), e quando il
caso, le "girano" allo staff dei legali GSF.
L'indirizzo e' : Via S.Luca 15/11 genova orario - ore 9.00/18.00
E' importante che le notizie continuino ad arrivare.
Le testimonianze scritte possono essere inviate a webmaster@genoa-g8.org oppure
info@genoa-g8.org Per garantire l'attendibilità e la verificabilità delle
informazioni sono
richieste testimonianze *non anonime*, con un recapito telefonico e un
indirizzo, gli estremi di un documento. Questi dati verranno custoditi dal GSF
per la raccolta di segnalazioni sui fatti di Genova, e per eventuali azioni
legali. Sul sito tutte le testimonianze verranno pubblicate in forma anonima.
# Fotografie: se possibile inviare le immagini in formato digitale
(scannerizzate) a: webmaster@genoa-g8.org oppure info@genoa-g8.org
# VHS, Cassette, audiovisivi (tutto cio' che non viaggia con la posta
elettronica): contattare tel 0102468099 fax 0102471188. La spedizione del
materiale (si invitano le persone a non inviare gli originali ma delle copie) va
concordata contattando i numeri sopra. L'indirizzo per le spedizioni e'
Via S.Luca 15/11 16124 Genova
Alcune testimonianze scritte e foto sono gia' visionabili (e continuamente
aggiornate) su:
http://www.genoa-g8.org/bianco.htm

25 luglio 2001
A PAVIA IL GIP NON PROCEDE ALLA CONVALIDA
IL GSF: "ILLEGALI GLI ARRESTI EFFETTUATI DALLA POLIZIA
NELLA NOTTE DI SABATO A GENOVA"

Il Servizio Legale del Genoa Social Forum è stato informato dagli avvocati che
si sono recati nel carcere di Pavia per offrire la propria assistenza, che,
nella giornata di oggi fino alle ore 12, non è stato convalidato dal Giudice
per le Indagini Preliminari alcun arresto di quelli avvenuti in occasione
dell’irruzione della Polizia di Stato nella notte tra il 21 e il 22
luglio scorso nei locali della Scuola Pertini di via Cesare Battisti a Genova.

Sarebbero quindi illegali gli oltre 90 arresti avvenuti in seguito al
violentissimo sgombero (più di 60 i feriti) del centro di accoglienza dove
dormivano le persone che erano convenute a Genova per partecipare alle
manifestazioni di contestazione al Vertice del G8.
Ufficio stampa - 010267312

25 luglio 2001
IL GENOA SOCIAL FORUM RACCOGLIE DOCUMENTAZIONE
E CHIEDE CONTO DI SUPPOSTE AZIONI DEI CC DI GENOVA
 
 "Se avete documentazione scritta, foto o filmati sulle giornate di Genova, in
particolare sulle manifestazioni del 19.20.21,22 luglio chiamate il numero
telefonico 0102461749 - fax 0102461413" il Genoa Social Forum lancia un appello
a tutti per redigere un libro bianco in collaborazione con la Commissione per
la prevenzione della tortura e dei trattamenti e delle pene inumane, con sede
nel Palazzo dei Diritti dell'Uomo - Consiglio d'Europa (Strasburgo).
 
Il GSF inoltre, informato da varie fonti, chiede alla magistratura a quale
titolo l'Arma dei Carabinieri, parte in causa nei fatti avvenuti a Genova,
starebbe richiedendo a tutti gli esercenti di laboratori o negozi fotografici
di Genova, che le vengano consegnati i rollini con immagini scattate dai
cittadini.
 
20 luglio 2001
del gruppo medici del GSF
Il Pronto intervento sanitario del GFS ritiene opportuno segnalare
che il numero dei manifestanti feriti durante la manifestazione del
20 luglio è maggiore rispetto a quello indicato dagli ospedali.
Abbiamo infatti apportato cure mediche a decine e decine di
manifestanti che sono stati brutalmente colpiti dalle forze
dell'ordine anche in quelle piazze tematiche dove erano presenti i
gruppi che sono per storia, cultura ed ideologia pacifisti e non
violenti ad oltranza.
 Vogliamo segnalare inoltre che anche due nostri colleghi medici, pur
dichiarandosi sanitari del GSF, come si è visto nei filmati trasmessi
dalla televisione, sono stati colpiti dai poliziotti e feriti
pesantemente per cui hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere.
Questo è il nostro primo comunicato ma successivamente, a
manifestazioni concluse stenderemo una relazione completa di tutto
ciò al quale abbiamo assistito insieme al pronto intervento legale
col quale abbiamo collaborato.

21 luglio2001
Il Governo italiano si affanna in queste ore a ridimensionare la
responsabilità del carabiniere che ha sparato a Carlo Giuliani,
parlando di "legittima difesa".
Questa tesi è completamente infondata.
Infatti, anche se risultasse provato che la Jeep sulla quale il
carabiniere si trovava è stata colpita da alcuni manifestanti, è
certo che nessuno di questi era armato.
Secondo il Codice penale italiano, articolo 52, la difesa si
considera legittima solo quando è proporzionata alla gravità
dell'offesa subita.
In questo caso, per quanto già si è visto dalle fotografie scattate
al momento dei fatti, il carabiniere avrebbe potuto difendersi
agevolmente anche solo sparando in aria, o, al più, mirando in terra.
La sua scelta di sparare in faccia a Carlo Giuliani da distanza
ravvicinata è del tutto ingiustificata rispetto al pericolo in cui il
carabiniere si trovava, ed è quindi completamente estranea ai limiti
legali non solo della legittima difesa ma anche dell'omicidio colposo
e di qualunque attenuante prevista dalla legge.
Per elementari ragioni di giustizia, appare fin d'ora logico che
l'imputazione preliminare che il P.M. dovrà formare nei confronti di
chi ha sparato sia quella di omicidio volontario, per aver
consapevolmente causato la morte di Carlo Giuliani.