PROCESSO DIAZ - Interrogatori

Francesco Gratteri (29 GIU 02) - 2/5 > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

TRASCRIZIONE INTEGRALE DELLA REGISTRAZIONE EFFETTUATA SU
CASSETTE MAGNETICHE N.256/02-267/02-257/02
DUPLICATI N.101/02-103/02-100/02

Interrogatorio del Dr. FRANCESCO GRATTERI
In data 29.06.02


GRATTERI:
della squadra mobile, non lo so. Se fossi stato io, il suo dirigente, diretto superiore, così come...così come l'ho fatto. lo dicevo l'altro giorno con l'avvocato e mi consenta di dirlo perché è così, io ma guardi è, fa parte del mio costume professionale. lo quando ho arrestato BAGARELLA, solo perché un ufficiale di polizia giudiziaria si è permesso di prendere un quadro di BAGARELLA e sbatterlo contro il muro, io l'ho mandato a casa, perché ero io il responsabile di quell'attività. lo ho mandato il funzionario sul posto, io ho mandato il magistrato sul posto, ho mandato, ho informato il magistrato perché andasse sul posto, io ho fatto subito i rilievi che andavano fatti, io ero il responsabile, l'ufficiale di P.G. più alto in grado ed io mi sono assunto le mie responsabilità e mi permetto di fare all'arresto di BAGARELLA perché è il mio arresto più importante e lo faccio. Un ufficiale di polizia giudiziaria tra l'altro bravo che si è permesso di sbattere il quadro contro il muro, l'ho mandato a casa. Quindi io se il dottor SCROFANI, che è il vice dirigente della squadra mobile, che c'ha un suo superiore, che io non so se lui ha interpellato, io gli ho dato, gli ho fornito, noi, chiamiamola una disposizione, mi assumo la responsabilità di questa disposizione, però se io gli dico fai quest'atto e poi lui realizza che si deve fare una cosa può darsi che abbia fatto una valutazione sbagliata così come tante sbagliate ne ho fatte anch'io per l'amor di Dio. Purtroppo le abbiamo fatte sbagliate, come posso dire, sulla, su, su determinate persone, non andavano arrestate, moltissime di queste sono pregiudicate per reati contro l'ordine pubblico
PM:
ho capito però lei
GRATTERI:
no, no, questo
PM:
lei insegna che gli arresti si fanno
GRATTERI:
certo
PM:
sulla base poi di prove
GRATTERI:
degli elementi
PM:
non perché uno...
GRATTERI:
però ripeto non è un'attività pianificata consigliere questa, questa è un'attività che nasce sul momento. Cioè io vedo davanti a me un fatto che non conosco prima, c'è un camion che sta passando, mi si dice che da quel camion sono stati distribuiti dei bastoni di ferro, bastoni di ferro, io ovviamente fornisco l'elemento a una persona che non ce l'ha, che non ce l'ha in quel momento, l'elemento per acquisire una prova, l'elemento di prova a un reato
PM:
però scusi dottore quando lei parla
GRATTERI:
si
PM:
cioè se è un problema di termini intendiamoci
GRATTERI:
si
PM:
quando lei parla nella sua deposizione sempre
GRATTERI:
si
PM:
alla commissione parlamentare, dice: attività e compiti di attività preventiva giudiziaria che sono attivati e svolti con l'ausilio degli organismi territoriali competenti
GRATTERI:
si
PM:
con l'ausilio quindi sembra
GRATTERI:
ma guardi come le ho detto
PM:
con l'ausilio
GRATTERI:
si è giusto ha ragione è vero
PM:
proseguendo nel descrivere
GRATTERI:
si
PM:
quest'operazione lei dice: disposi che venisse perquisito
GRATTERI:
certo
PM:
disposi che venisse
GRATTERI:
lo sto confermando
PM:
detti incarico al vice dirigente della squadra mobile
GRATTERI:
certo
PM:
che faceva parte del gruppo di lavoro a mia disposizione
GRATTERI:
si, si e lo confermo
PM:
si pervenne eccetera, eccetera e poi
GRATTERI:
certo
PM:
al successivo arresto
GRATTERI:
ma il dottor, ripeto SCROFANI, che spero che torni a lavorare, c'ha un superiore diretto, se fossi stato io il dirigente della mobile di Genova stia tranquillo, perché lo sono anch'io, che prima di firmarlo l'atto, io l'avrei letto. lo non voglio dire probabilmente ho, ho avuto un difetto di scrupolo perché ho pensato ad altro, non mi ricordo
PM:
ma io le dico che purtroppo
GRATTERI:
però ci sono delle competenze
PM:
se lei lo avesse letto probabilmente non sarebbe stato fatto il verbale di arresto
GRATTERI:
io probabilmente avrei sbagliato più degli altri consigliere questo non lo so
PM:
alla scuola DIAZ, alla scuola DIAZ probabilmente
GRATTERI:
io ho sbagliato più degli altri, io può darsi che io
PM:
perché questo è un, una anticipazione del verbale di arresto della scuola DIAZ, è un'anticipazione
GRATTERI:
Guardi io ripeto ho valutato su quello che ho visto e su quello che mi è stato detto. Se qualcuna, se ho visto male sono pronto a rispondere per il male che ho visto, se qualcuno mi ha detto il falso
PM:
però scusi
GRATTERI:
se qualcuno mi ha detto il falso
PM:
scusi
GRATTERI:
allora vediamo
PM:
nel caso o nell'altro
GRATTERI:
si
PM:
perché lei non doveva pensare male, nel senso che
GRATTERI:
scusi
PM:
e nemmeno noi
GRATTERI:
e scusi lei mi dice, no
PM:
nel senso che l'arresto di 23 persone
GRATTERI:
si
PM:
è un fatto rilevante
GRATTERI:
certo
PM:
nel bene e nel male
GRATTERI:
ma guardi anche tutto quello che era successo in quei giorni era anche un fatto rilevante
PM:
è se l'operazione, se l'operazione fosse stata condotta
GRATTERI:
cioè quando non, non, succede 23 arresti di fronte al niente
PM:
fosse stata condotta
GRATTERI:
qua succedono 23 arresti di fronte a una guerriglia continua
PM:
se l'operazione fosse stata condotta bene
GRATTERI:
si
PM:
e fossero stati trovati degli elementi sufficienti sarebbe stato un fiore all'occhiello
GRATTERI:
certamente ma guardi a me in quel momento siccome io ho fatto DIGOS come le dicevo qui, ho fatto anche autonomia e ho, ho avuto il piacere e l'onore di lavorare con il giudice CALOGERO e ho imparato diverse cose e ho imparato diverse cose e mi sono chiesto con la mia testa come mai le mazze si trovassero là e mi sono dato
una risposta, mi sono chiesto con la mia testa come mai le mazze si trovassero lì in uno stesso recinto da una parte ci stavano le persone per bene, dalla parte, dall'altra parte ci stavano quelli che avevano le mazze. Questo me lo chiedo sia come investigatore sia come uno che ha lavorato forse 20 anni fa, però ha lavorato e ha ragionato su queste cose. Per me era importantissimo se fossi stato io investigatore trovare, identificare la persona che distri... perché era sicuramente una persona che faceva parte di un'associazione perché sicuramente quella persona le mazze non le ha portate di sua sponte, non le ha portate sotto la sua personale ed esclusiva responsabilità, le ha portate perché evidentemente. Ritengo, ma lo ritengo come investigatore, è un ragionamento che mi faccio da privato
PM:
vede
GRATTERI:
o se mi dessero un incarico lo farei, lo proporrei a un magistrato
PM:
il vostro problema, che lei è esperto di criminalità organizzata è che le indagini per la criminalità organizzata o comunque per fattispecie come facevamo (?) necessitano di una serie di elementi investigativi
GRATTERI:
certo, certo
PM:
e
GRATTERI:
ma anche quelle per
PM:
mal
GRATTERI:
per l'associazione
PM:
mal si conciliano con una situazione di evidenza probatoria che è quella che si sostanzia nella flagranza addirittura
GRATTERI:
ma guardi io, io cioè di questi atti non ho prontezza consigliere
PM:
certo
GRATTERI:
cioè io posso essere d'accordo con lei
PM:
e l'arresto, l'arresto
GRATTERI:
ma non ho prontezza di questi atti
PM:
di 23 persone per associazione a delinquere, cioè bisogna veramente trovare
GRATTERI:
ma io guardi
PM:
trovare l'atto costitutivo
GRATTERI:
ma io avrei potuto
PM:
l'associazione
GRATTERI:
ma io avrei
PM:
la riunione attorno al tavolo con un ufficio di presidenza e (?)
GRATTERI:
ma mi consenta se io avessi, può darsi, se io avessi fatto un'attività di controllo, se io l'avessi fatta più dettagliata, può darsi che di questi 23, 10 non c'entravano niente. Quindi io avrei dovuto, io avrei dovuto, da direttore dello SCO, non più ufficiale di polizia giudiziaria, né diretto superiore di SCROFANI, esaminare le singole posizioni. lo questo non l'ho fatto perché ho rimesso alle capacità e all'esperienza professionale, nella mia testa, di un ufficiale di P.G. valutazioni che io quando ero ufficiale di P.G. facevo ed ho sempre fatto e gliene posso portare la prova perché ciascuno di noi rappresenta se stesso in una qualche maniera. Ciascuno di noi sicuramente cerca di, come posso dire, agire secondo una linea. lo agisco secondo..
PM:
quando lei
GRATTERI:
si
PM:
ha riferito alla commissione parlamentare
GRATTERI:
si
PM:
dell'arresto di 23 persone
GRATTERI:
si
PM:
si è documentato perché ha elencato
GRATTERI:
certo ho preso le carte così come
PM :
quante mazze così
GRATTERI:
certo, certo
PM:
si è però dimenticato di dire
GRATTERI:
Si
PM:
che questo arresto suo malgrado
GRATTERI:
si
PM:
cioè a sua insaputa comunque senza approvazione
GRATTERI:
si
PM:
è stato uno dei più grossi fiaschi
GRATTERI:
me ne dispiace
PM:
lei ai parlamentari, al nostro parlamento ha offerto la valutazione
GRATTERI:
guardi mi perdoni
PM:
come un risultato positivo un'attività fallimentare
GRATTERI:
questo io non, no, se mi consente
PM:
e no
GRATTERI:
no, io, non possiamo fare discorsi generici, perché io l'altro giorno ho arrestato su mandato del GIP di Bologna determinate persone per riciclaggio e mò queste persone sono state tutte scarcerate perché riciclaggio non c'è, io questo
PM:
non è la stessa cosa
GRATTERI:
e no come
PM
lei ha
GRATTERI:
trasporto su atti, scusi
PM:
la, le conoscenze professionali
GRATTERI:
come conoscenza da poliziotto a malapena
PM:
e l'intelligenza per distinguere le due situazioni
GRATTERI:
guardi io, voglio dire , ho portato
PM:
le due situazioni
GRATTERI:
no
PM:
che sono profondamente diverse
GRATTERI:
ma guardi io innanzitutto, non appartiene , non appartiene
PM:
e per altro avrebbe anche descritto questa operazione o questi arresti
GRATTERI:
si
PM:
che poi diciamo hanno portato a scarcerazioni dovendo riferire ad organismi istituzionali avrebbe detto: il GIP ha fatto questo per altro
GRATTERI:
ma guardi
PM:
altri hanno ritenuto diversamente
GRATTERI:
mi dispiace se non l'ho fatto non ci ho pensato mi dispiace insomma, non, ne faccio ammenda
PM:
e qui
GRATTERI:
però non so se ci sia una responsabilità penale in questo
PM:
no
GRATTERI:
le chiedo scusa
PM:
no
GRATTERI:
ne faccio ammenda, ne prendo, ne, ne faccio tesoro per il futuro, guardi, ne faccio tesoro per il futuro, però voglio dire mi dispiace
PM:
ma lei
GRATTERI:
anche se io ho letto nei giorni scorsi, mi perdoni mi è stata data, ce l'aveva ANDREA GRASSI una sentenza nella quale un tribunale di Genova diversamente dalla, non so se si riferisse
DIFENSORE:
il riesame sui tanti
GRATTERI:
il riesame
DIFENSORE:
problemi dei teatranti
GRATTERI:
esatto
DIFENSORE:
quello dei teatranti
GRATTERI:
riconosceva l'associazione, a fronte di un'associazione invece che era stata negata da un altro livello di giudizio, questo posso portarla, gliela produco subito. Per cui voglio dire io non sono tenuto a fare questo tipo di valutazioni
PM:
si ma scusate forse stiamo un po' andando
GRATTERI:
io posso, no, no, io posso essere d'accordo con lei guardi sulla
PM:
adesso il discorso non è sul
GRATTERI:
mi perdona solo, solo, si
PM:
ma era solo che secondo me
GRATTERI:
solo un altro, no perché lei ha perfettamente ragione però io le dico, io e oggi lo dico con consapevolezza, in certe situazioni purtroppo bisogna trovarsi, perché non si finisce mai di imparare. Questa purtroppo è stata grave
PM:
questa però è un'estensione di dati
GRATTERI:
si questa, no, no
PM:
il dato è
GRATTERI:
no, no un'estensione di dati guardi io, no
PM:
il dato è
GRATTERI:
no
PM:
il GIP arresta
GRATTERI:
si
PM:
il tribunale del riesame
GRATTERI:
si
PM:
ritiene
GRATTERI:
si, si
PM:
di scarcerare, la cassazione ritiene che ha sbagliato il tribunale del riesame. Questi sono dati
GRATTERI:
si, si ma ripeto
PM:
diciamo non processuali
GRATTERI:
c'è un dato, questo dato
PM:
lei offre dei dati
GRATTERI:
questo dato del riesame che smentisce
PM:
capisce?
GRATTERI:
il dato
PM:
però lei ha, lei ha, lei ha
GRATTERI:
precedentemente confutato da un dato
PM:
23 arresti che per altro mi scusi
GRATTERI:
guardi cosa le devo dire, ritorno alla commissione, e chiedo scusa
PM:
si però forse
DIFENSORE:
ma il 5 settembre erano già scarcerati?
PM:
si però scusate
DIFENSORE:
erano già stati scarcerati il 5 settembre?
PM:
si, si beh certo
DIFENSORE:
il 5 settembre erano stati già scarcerati i 23 arrestati?
PM:
due giorni dopo erano stati scarcerati
PM:
il giorno stesso
PM:
si poi insomma, il giorno dopo quando era
PM:
il pubblico ministero ai sensi dell'articolo 389 del codice di procedura penale li ha scarcerati subito
DIFENSORE:
quindi è un fatto notorio questo qui?
PM:
si
GRATTERI:
io sinceramente
DIFENSORE:
era a, a conoscenza anche dei componenti della commissione? Non so se hanno
riparlato nel corso della
PM:
se era a Genova il giorno 22 credo che il dottor GRATTERI possa
GRATTERI:
io sono stato a Genova
DIFENSORE:
io ritengo il fatto che non bisognava comunicare, visto che lo si affidava ad un organismo istituzionale elevato, un'informazione incompleta, quell'organismo era a conoscenza di quel dato
PM:
si, però forse scusate tutti
PM:
no, dato che il dottor GRATTERI ha detto che non si è più interessato poi dell'esito di quella perquisizione, presumo che i dati che ha
PM:
li abbia poi avuti completi da qualcun altro
PM:
li abbia avuti successivamente e perché se no, non poteva essere così specifico e preciso come il
GRATTERI:
io ho letto poi
PM:
75
GRATTERI:
il, il poi mi…
PM:
75 mazze
GRATTERI:
…sono fatto dare il…il
PM:
eccetera, eccetera
GRATTERI:
si, si, il, gli atti relativi, mi sono fatto dare l'informativa, ho visto l'informativa
PM:
ecco se lei ha visto l'informativa
GRATTERI:
si
PM:
avrebbe dovuto sobbalzare sulla seggiola però
GRATTERI:
no guardi, cioè sul momento evidentemente chi, ripeto, ha valutato di farlo, lo ha fatto, chi ha valutato di farlo
PM:
lei ha avuto modo di legger quindi questa informativa
GRATTERI:
no, no, un attimo prima di andare alla commissione parlamentare ho letto l'informativa, certo altrimenti non avrei rilevato, ricavato quei dati
PM:
però scusate stiamo un po' spostando in avanti un certo discorso che forse interessa fino a un certo punto perché non è che ci può interessare la dialettica scarcerazione, cose, dal punto di vista processuale, forse si voleva un attimo cercare di capire al di là delle formalità quali erano diciamo i concetti operativi
GRATTERI:
si
PM:
in certi momenti
GRATTERI:
si
PM:
il rilievo poi di fondo è questo
GRATTERI:
si
PM:
poiché anche proprio in un bilancio in sede ufficiale come può essere la commissione parlamentare
GRATTERI:
si
PM:
lei nella sua qualità porta anche questa operazione come un'operazione
GRATTERI:
si
PM:
che diciamo direttamente o indirettamente fa capo a una sua attività di istituto
GRATTERI:
si
PM:
quello che ci continua a meravigliare è come poi anche l'esito di certe operazioni, non facciamo parte di questo concetto operativo. Questo mi sembra che è il dato di riflessione che le offro
GRATTERI:
giusto ho capito
PM:
perché mi sembra strano che possa essere portato addirittura a un livello, ci sembra strano così alto e poi dire: va bè ma poi l'esito finale è del singolo funzionario
GRATTERI:
mi perdoni
PM:
questo è il concetto
GRATTERI:
posso dare, si, ho capito perfettamente
PM
il concetto è quello lì, se esiste
GRATTERI:
si ho capito perfettamente consigliere
PM:
magari ha sbagliato anche il tribunale a scarcerare
GRATTERI:
guardi, io mi sono, ho detto al mio avvocato e ad altri colleghi che mi sento, mi sento, ho rimproverato me stesso, perché se il discorso delle molotov è vero, io mi sento un bugiardo che è andato in commissione antimafia probabilmente a dire cose false
PM:
inchiesta
PM:
non antimafia
GRATTERI:
chiedo scusa
PM:
si, si, va bè
GRATTERI:
probabilmente a dire cose false non sapendolo però, io non lo sapevo. Probabilmente se è vero il fatto delle molotov così come ho letto sui giornali che sono state messe a posta. lo voglio dire, mi sono arrabbiato con me stesso per il fatto che evidentemente forse che, non lo so, avrei dovuto fare qualche cosa in più, non lo so. Sicuramente cioè per come mi conosco e per quello che sono io voglio dire mi sento mortificato per il fatto di avere detto probabilmente delle cose che non sono vere. Però non sono consapevole, al momento non ero cosciente o consapevole di questo. Così come ripeto quando io do incarico al mio vice direttore che è un ufficiale di PG di fare una cosa, di fare un atto di PG, di svolgere un'attività di polizia giudiziaria, io ritengo che lui sia in grado di farlo, sia in grado di fare quelle valutazioni
PM:
si però quello che non c'è ancora chiaro dottore è il ritorno dell'operazione perché se c'è un'andata in cui c'è un input che viene
GRATTERI:
guardi
PM:
non da un'iniziativa
GRATTERI:
il ritorno
PM:
di un funzionario
GRATTERI:
si
PM:
allora noi ci aspettiamo che nel ritorno
GRATTERI:
si
PM:
quantomeno a qualche titolo comunque venga, venga coinvolto chi ha dato l'input dell'andata
GRATTERI:
ma io non sono
PM:
questo è un po' il discorso
GRATTERI:
ho capito
PM:
che ci volevamo chiarire tra noi
GRATTERI:
si, si ho capito
PM:
poi per carità lei da questa sua
GRATTERI:
no, no guardi io non ho detto, io non ho detto, io non mi ricordo, ma non ho detto che il dottor SCROFANI probabilmente non mi abbia detto che stava arrestando 73, 77 persone o che le aveva arrestate questo non lo so..
PM:
23
PM:
si, si
GRATTERI:
23. Può darsi pure che me l'abbia detto, non lo so. Però voglio dire per me non cambia il discorso perché ripeto è probabile, anzi per me era certo, conoscendo il dottor SCROFANI, che lui avesse fatto le valutazioni che un qualsiasi ufficiale di PG di grado elevato al posto suo avrebbe fatto. E non è detto che lui non si fosse consultato col suo dirigente, questo non lo so, non lo so questo io, se si è consultato o meno.
PM:
anche se in quel momento era alle sue dipendenze funzionali?
GRATTERI:
il dottor SCROFANI era alle mie dipendenze per quanto riguarda la zona rossa, il dottor... come si chiama
PM:
allora il funzionario, quando lei dice
PM:
però è lei, è lei, no, è lei che dice
GRATTERI:
si
PM:
è lei che dice (?)
GRATTERI:
si, si, no, no, stavo premettendo, il dottor SCROFANI, se non vado errato, ma deve essere modificato nella lista che abbiamo mandato qua
PM:
detti incarico
GRATTERI:
si, si, ma lo riconosci questo
PM:
al vice dirigente della squadra mobile
GRATTERI:
si, si, confermo
PM:
a mia disposizione
GRATTERI:
si, si, confermo perfettamente, confermo perfettamente
PM:
e ma quindi
GRATTERI:
si, si
PM:
il suo diretto superiore in quel momento era lei, non il suo dirigente ordinale
GRATTERI:
no, guardi, ripeto, insisto sui problemi connessi alle operazioni di polizia giudiziaria sul territorio, quindi alla stesura degli atti e alle valutazioni e va da sé che lui si debba, voglio dire, assumere la responsabilità di quello che fa. Lui e chi è preposto e chi è sopra di lui, come ufficiale di polizia giudiziaria. lo posso anche dargli un'indicazione sbagliata, non ho, può darsi che non abbia
PM:
appunto lei non è unite populo
DIFENSORE:
mi scusi un attimo comunque anche
GRATTERI:
come?
PM:
lei non è unite populo
GRATTERI:
no
PM:
cioè è il dottor GRATTERI
GRATTERI:
si, va bè dico ecco io non ho certe percezioni a livello di PG che può avere il dottor SCROFANI, o il funzionario territoriale. lo non ho ad esempio le percezioni anche su quello che è, come posso dire, l'impostazione di un ufficio giudiziario. lo non conosco i rapporti che ci sono, ad esempio, fra i singoli ufficiali di PG delle squadre mobili territoriali e i singoli magistrati, però mi rimetto sempre a loro perché è normale, è naturale che siano loro gli interlocutori verso i, gli, gli uff..., i procuratori della repubblica. E' normale per noi è così, per noi è così, lo abbiamo sempre fatto e lo facciamo con tutti. Questo non vuoi dire che noi, voglio dire
PM:
quello era un'operazione
GRATTERI:
si
PM:
effettuata su sua disposizione
GRATTERI:
si, ma glielo ho detto
PM:
dal personale
GRATTERI:
per caso è nata, nacque quell'operazione, consigliere mi perdoni, perché il problema nacque, non fu un'operazione preordinata quella, quella fu un'operazione nata per caso
DIFENSORE:
io chiedo scusa pubblico ministero può leggere esattamente cosa c'è scritto perché mi pare che nella lettura precedente fosse stato messo un pochettino fuori strada il dottor GRATTERI, perché mi pare che il testo che lei ha davanti non dice che il dottor SCROFANI era a disposizione, parla, dice una cosa diversa
PM:
aspetti io purtroppo ho solo la versione
DIFENSORE:
il brano è questo, è identico
PM:
la versione non corretta, probabilmente la bozza
DIFENSORE:
“detti incarico allora al vice dirigente della squadra mobile di Genova”
GRATTERI:
che faceva parte
DIFENSORE:
“che faceva parte del gruppo di lavoro”
GRATTERI:
“di lavoro a mia disposizione”…
DIFENSORE: .
“a mia disposizione”
PM:
si certo
DIFENSORE:
di provvedere
GRATTERI:
del gruppo di lavoro è diverso
DIFENSORE:
non era il dottor SCROFANI a disposizione
GRATTERI:
è diverso
DIFENSORE:
era un gruppo di lavoro
PM:
certo
GRATTERI:
ma non che il dottor SCROFANI fosse a mia diretta disposizione come ho spiegato, dottor SCROFANI era a disposizione del suo dirigente. Il dottor, se CALDA..., se io mando il dottor CALDAROZZI
PM:
ci siamo capiti
GRATTERI:
a Roma
PM:
va benissimo, lei conferma: faceva parte del gruppo di lavoro a mia disposizione
GRATTERI:
del gruppo di lavoro a mia disposizione
PM:
certamente
GRATTERI:
certo
PM:
lei non era il suo dirigente assolutamente
GRATTERI:
certo
PM:
le ha detto il mio collega ... per altro era alle sue dipendenze funzionali
GRATTERI:
ma guardi mi, mi perdoni di chiarirla questa cosa
PM:
facciamo un altro passo avanti scusi
GRATTERI:
si
PM:
perché possiamo essere fuorviati
GRATTERI:
certo
PM:
le dico cosa dice il prefetto ANDREASSI
GRATTERI:
si
PM:
che lei ha citato
GRATTERI:
certo
PM:
a proposito di quel caso
GRATTERI:
si
PM:
di quella casualità con cui (?) l'operazione
GRATTERI:
si
PM:
allora
PM:
è sempre commissione, no
GRATTERI - dice all'autorità giudiziaria il prefetto ANDREASSI - che era presente a Genova da più tempo, già dal mattino del sabato, aveva assunto direttamente il controllo di alcune operazioni che avevano portato ad arresti di un numero significativo di persone
GRATTERI:
solo la PAUL KLEE. Posso andare a confronto
PM:
mi riferisca la perquisizione effettuata
GRATTERI:
certo
PM:
in via Maggio eccetera
GRATTERI:
si, si ...
PM:
eccetera
GRATTERI:
... dice anche
PM:
era chiaro
GRATTERI:
il prefetto ANDREASSI
PM:
era chiaro
GRATTERI:
dell'operazione precedente, cioè della richiesta che mi venne fatta alla sera?
PM:
no. Era chiaro
GRATTERI:
si
PM:
prosegue il prefetto, già dalla riunione in questura a cui ero presente che anche l'operazione della DIAZ fosse finalizzata non solo al controllo di persone ma anche alla possibilità di effettuare arresti consistenti di appartenenti alle frange di estremisti più violenti...
GRATTERI:
questo lo sa lui
PM:
e poi questa cosa, che è importante direi, anche dopo: d'altronde
PM:
d'altronde esiste una relazione non scritta per cui se ci sono delle violenze o disordini che non si è riusciti a prevenire, questi devono essere compensati dal numero maggiore di arresti di chi li ha commessi
GRATTERI:
questo lo dovete dire il vice capo alla polizia
PM:
del resto credo che se uno legge gli eventi nel corso della giornata a partire dalla previsione di via Maggio, questi possono essere interpretati unitamente. La diretta assunzione di responsabilità dello SCO accanto all'operare delle squadre mobili può essere un segno di tale tendenza
GRATTERI:
cioè? Mi può rileggere scusi
PM:
…la tendenza che dice che è quella di effettuare…
GRATTERI:
a me ?
PM:
…un maggior numero di arresti…
GRATTERI:
ma guardi posso, se posso andare al confronto col prefetto ANDREASSI. A me il prefetto ANDREASSI di tutto questo che lei dice non ha assolutamente esternato nulla
PM:
guardi, voglio dire, sono opinioni e valutazioni, per altro sono inserite in questo contesto
GRATTERI:
si, si
PM:
di discussione che stiamo facendo. Qui si parla comunque di diretta assunzione
GRATTERI:
si, si
PM:
del controllo di operazioni
GRATTERI:
certo
PM:
è diverso, le abbiamo ricordato solo queste dichiarazioni
GRATTERI:
si ma
PM:
al fine
GRATTERI:
si sviluppa attraverso
PM:
al fine
GRATTERI:
il codice, la diretta responsabilità
PM:
certamente
GRATTERI:
mi perdoni se
PM:
dottore se lei
GRATTERI:
sono un cattivo interprete…
PM:
certamente
GRATTERI:
…del codice, sicuramente, altrimenti non sarei qua
PM:
però il discorso finisce nel momento in cui lei dice: io non sono neppure ufficiale di polizia giudiziaria. Il discorso è finito ... capito?
GRATTERI:
io ne sono mortificato
PM:
invece di stare
GRATTERI:
ne sono
PM:
alcune ore qua
GRATTERI:
ne sono mortificato, cioè come lei
PM:
il discorso finisce con
GRATTERI:
si
PM:
questa sua semplice dichiarazione: vi ricordo signori che non sono neppure ufficiale di polizia giudiziaria quindi non potete chiedermi cose che non
GRATTERI:
no, guardi, mi perdoni, io non voglio liberarmi, liberarmi di problemi, di problemi che sono stati da noi gestiti e realizzati male. lo voglio fornire il mio contributo
PM:
però c'è
GRATTERI:
assolutamente, però c'è anche
PM:
una situazione di responsabilità
GRATTERI:
io devo anche, io devo anche pensare di essere stato, di essere indagato per dei fatti e delle circostanze che io, nella mia coscienza, in ciò che la mia intelligenza mi dice, la mia consapevolezza mi dice, io ritengo di non averlo commesso. Però
PM:
ma si potrà
GRATTERI:
questo non vuoi dire
PM:
scoprire poco
GRATTERI:
e no ma glielo sto dicendo
PM:
mi scusi, ma si potrà almeno non scoprire
GRATTERI:
ma questo non vuoi dire che io mi debba esimere dal fornire
PM:
si potrà non scoprire del fatto che. Se lei è stato trovato
GRATTERI:
certo
PM:
in una stanza dove c'è un cadavere, qualcuno le faccia qualche domanda…Se sa qualcosa di questo cadavere
GRATTERI:
no sono due cose diverse
PM:
mi scusi
PM:
e bè più o meno è la stessa cosa
PM:
abbia pazienza
GRATTERI:
tant'è che io non mi sono stupito del fatto che si stava parlando di un camion e di mia iniziativa, come ho detto e come confermo, ho chiesto al dottor SCROFANI di trovarne, di assicurarne le tracce
PM:
ma se noi, mi scusi, vediamo la sua partecipazione, le vediamo in decine
GRATTERI:
si
PM:
e decine di filmati, eh vediamo la sua persona
PM:
lui si riferisce adesso alla, non a, alla PAUL KLEE, all'altra perquisizione
PM:
accanto a una serie di alti funzionari, alcuni come lei non ufficiali di polizia giudiziaria
GRATTERI:
certo
PM:
nei locali della scuola, al di fuori, che parlano, confabulano, evidentemente si scambiano opinioni, commenti
GRATTERI:
certo
PM:
possono
GRATTERI:
mi sto proprio riferendo a questo
PM:
ipotizzare, decidere
GRATTERI:
certo
PM:
organizzare non
GRATTERI:
certo
PM:
so cosa
GRATTERI:
certo
PM:
possiamo noi pensare che quello che poi è tutto l'esito della operazione
GRATTERI:
si
PM:
ivi comprese le molotov, possono in qualche modo essere venute a conoscenza di queste persone?
GRATTERI:
certo
PM:
che erano lì presenti sul posto e parlavano presumibilmente di quello che stava succedendo? Lo possiamo almeno pensare?
GRATTERI:
sicuramente
PM:
e possiamo
GRATTERI:
certamente
PM:
almeno fare domande
GRATTERI:
certamente, no io
PM:
per sentirci dire
GRATTERI:
non mi sto
PM:
io non me ne sono accorto
GRATTERI:
non mi sto sottraendo alle domande
PM:
e allora perché mi sembra
GRATTERI:
cioè io ho il dovere, no, no io ho, avverto il dovere da parte mia di
PM:
perché anche il discorso delle molotov lei mi può dire: io non devo fare alcun sequestro
GRATTERI:
no, no
PM:
ho firmato io dei verbali di sequestro? Non venitemi a chiedere nulla
GRATTERI:
no
PM:
è questo
GRATTERI:
non le ho chiesto, chiesto questo consigliere. Cioè se io mi sono espresso in questi termini che lei sta sintetizzando le chiedo scusa ma non ritengo…
PM:
no, io sto estremizzando
GRATTERI:
….di essermi espresso…
PM:
sto estremizzando
GRATTERI:
no, ma molto..
PM:
sto estremizzando
GRATTERI:
mi perdoni ma sta estremizzando molto, penso di essermi espresso in questi termini e non ritengo di volermi sottrarre o di essermi all'epoca sottratto ai, a quelli che erano i miei compiti: io ho avuto due compiti uno programmato, che è stato quello di programmare, progettare un'attività per la zona rossa; altri compiti che sono nati, a mio avviso, in relazione alla mia presenza là. Perché se io fossi rimasto alla zona rossa io, mi perdoni la presunzione, non sarei qua
PM:
però mi scusi anche le altre zone
GRATTERI:
ma non sono programmate
PM:
lei, lei ha chiarito
GRATTERI:
la altre cose si, si sono, si sono presentate
PM:
certamente
GRATTERI:
volta per volta
PM:
però lei ha chiarito
GRATTERI:
si
PM:
chiarito comunque
GRATTERI:
si
PM:
che anche le operazioni di un certo tipo
GRATTERI:
certo
PM:
nella zona gialla
GRATTERI:
si
PM:
e nella zona cosiddetta verde
GRATTERI:
si
PM:
entravano nei suoi compiti
GRATTERI:
ma fino, si, però dal momento della chiusura dei, dei cancelli consigliere. A parte la, il sabato pomeriggio e a parte quella richiesta che mi è venuta dal prefetto ANDREASSI, noi non siamo stati impegnati in altro. Noi, io per primo, incomincio ad, ad anda..., ad occuparmi di cose diverse da quelle per i quali sono stato comandato con l'ordinanza, con la PAUL KLEE, io personalmente. Perché, non vorrei sbagliarmi, però penso che il dottor SCROFANI non abbia impiegato nessuno di personale dello SCO per la perquisizione alla PAUL KLEE, penso. Si può verificare agli atti
PM:
comunque questo
GRATTERI:
da, da quelli che sono i miei ricordi. Ma io ripeto non mi voglio sottrarre rispetto, io confermo di aver dato disposizione al dottor SCROFANI di effettuare, di ricercare quel camion e di effettuare la perquisizione a fronte di un atto che si stava svolgendo in maniera assolutamente inadeguata da parte di altro personale
PM:
ma rimane
GRATTERI:
e si può
PM:
su questo filo che è forse meglio che poi andiamo avanti 
GRATTERI:
e che, e ci sono i filmati
PM:
rimane cioè questa differenza di valutazione, diciamo, questo non ritorno
GRATTERI:
si
PM:
perché
GRATTERI:
si
PM:
a nostro avviso rimane ancora abbastanza oscuro come il dottor SCROFANI comunque non si dovesse relazionare con lei nel momento
GRATTERI:
ma io ripeto
PM:
in cui decideva un'operazione così rilevante
GRATTERI:
consigliere, non escludo
PM:
solo questo poi
GRATTERI:
consigliere, non escludo che il dottor SCROFANI me lo abbia comunicato, conoscendo il dottor SCROFANI.può darsi che il dottor SCROFANI me lo abbia comunicato
PM:
si il problema è
GRATTERI:
però mi ha comunicato
PM:
il problema su cui
GRATTERI:
ho capito si, si
PM:
rimaniamo su posizioni un po' diverse
GRATTERI:
si, si
PM:
e che la comunicazione, a nostro avviso anche a lume di logica
GRATTERI:
si
PM:
non sembrerebbe comportare soltanto una sua presa d'atto ma anche
GRATTERI:
si, si
PM:
una sua autorevole opinione sul da farsi
GRATTERI:
certo
PM:
questo è
GRATTERI:
certo, si, si
PM:
poi il problema, punto. Anche perché da qua che poi la preme... fortunatamente non ci occupiamo poi delle mazze, andiamo poi alla vicenda invece che ci riguarda
PM:
e questa sua autorevole opinione sul da farsi non è stata chiesta
GRATTERI:
no, che io mi ricordi, no ... che io mi ricordi, no
PM:
possiamo passare alla, alla giornata, al pomeriggio insomma
PM:
senta ma perché il prefetto LA BARBERA viene a Genova?
GRATTERI:
questo non lo so ... io ho trovato là il prefetto LA BARBERA
PM
questo magari non lo sa nemmeno adesso o non lo sapeva allora?
GRATTERI:
no guardi non, non lo sapevo, non lo sapevo
PM:
non lo sapeva allora?
GRATTERI:
non lo sapevo allora
PM:
però alla domanda perché viene il prefetto
GRATTERI:
non lo so
PM:
LA BARBERA a Genova?
GRATTERI:
non lo so
PM:
ancora adesso non lo sa?
GRATTERI:
si, ma io ho parlato anche in questi giorni con LA BARBERA ma non, non so il motivo della, dell'arrivo di LA BARBERA a Genova
PM:
lei ritiene plausibile come ha dichiarato lo stesso prefetto che la sua venuta a Genova si giustificava con l'incontro con delegazioni estere delle polizie straniere per la valutazione e l'identificazione del grande numero di arresti di persone straniere che era stato effettuato a Genova?
GRATTERI:
consigliere, a lei sembrerà strano, ma io questo non, io questi dati non li sapevo
PM:
no, perché il prefetto LA BARBERA
GRATTERI:
cioè io mi perdoni
PM:
viene a Genova
GRATTERI:
si, si
PM:
alle ore 16 del sabato
PM:
lei quando lo incontra la prima volta quella persona?
GRATTERI:
la sera in cui viene
PM:
cioè?
GRATTERI:
quindi non so se fosse venerdì o sabato non lo so, la sera
PM:
vieni alle 16 del giorno, del sabato
GRATTERI:
esatto
PM:
del sabato viene?
GRATTERI:
si
PM:
e lei era in questura anche lei?
GRATTERI:
io ero in questura
PM:
quindi quando lui viene, dice
GRATTERI:
io lo vedo in questura
PM:
dice qualcosa a qualcuno?
GRATTERI:
no
PM:
cioè viene e cosa fa?
GRATTERI:
c'è il prefetto ANDREASSI, c'è il vice capo della polizia, penso che vada con il vice capo della polizia non
PM:
quando vi siete salutati per la prima volta, le ha detto qualcosa?
GRATTERI:
probabilmente gli avrò detto: che ci fai qua?
PM:
e lui che rispose?
GRATTERI:
non lo so, no, dico probabilmente
PM:
è
GRATTERI:
non lo so
PM:
anche così per intavolare un discorso
GRATTERI:
no, guardi, no, non ... Cioè non avevo, io
PM:
no, le, le, le
GRATTERI:
per inquadrare posso, si
PM:
facciamo questa prima domanda non per avere una, una sua opinione
GRATTERI:
no, no, ma io
PM:
su qualcosa di astratto ma perché la
GRATTERI:
si
PM:
la versione di LA BARBERA presenta qualche considerazione di carattere logico ... Cioè data la presenza in Genova di persone così autorevoli già della polizia, non che della questura eccetera, che bisogno c'era di scomodare una persona di questo alto, alto rango per parlare di problematiche inerenti fondamentalmente arresti e identificazioni di persone straniere
PM:
che è dato
PM:
cioè qual era
PM:
che non è confermato, nel senso che non c'erano stati grandi arresti di persone straniere
GRATTERI:
posso chiarire una cosa? lo al di fuori delle logiche specificamente collegate a quel settore, io ero fuori da queste logiche, io a qualche riunione e ricordo una fu fatta in sala operativa,... tenuta dal prefetto ANDREASSI, mi sono intromesso da solo
perché stavo in questura. Cioè non venivo, a parte le altre
PM:
infatti su questo, in questo caso si tieni una, una rilevazione
GRATTERI:
si
PM:
puramente cioè alle ore 16 vede il LA BARBERA
GRATTERI:
guardi non lo so, dovrei dire non ho gli elementi,se lei, mi chieda se veniva MANGANELLI, se veniva il prefetto MANGANELLI, io sicuramente lo sapevo e sono tenuto a saperlo perché spero mi abbia sicuramente, mi avrebbe avvertito. Il prefetto LA BARBERA non è la stessa direzione centrale malgrado, malgrado io sia fraterno amico del prefetto LA BARBERA. Non lo so il motivo per il quale, io non sapevo tutto quello che succedeva là dentro. lo ho saputo diciamo qualche cosa negli ultimi due giorni quando sono entrato in questura
PM:
ho capito, ma il prefetto LA BARBERA viene a Genova
GRATTERI:
si
PM:
a vertice quasi concluso
GRATTERI:
ma non avverte me, consigliere
PM:
ma ho capito, ma il fatto che venga il sabato a quell'ora
GRATTERI:
e ma non so dare una spiegazione io
PM:
che significato può avere?
GRATTERI:
chiedo scusa, per quale motivo le devo dare una spiegazione che magari, voglio dire, do una spiegazione
PM:
ma non una spiegazione inventata da lei, un dato
GRATTERI:
no, un'opinione, ho capito
PM:
un dato, no un'opinione, un dato di fatto, cioè come se lei dice
GRATTERI:
non ce l'ho, non lo so
PM:
ho incontrato il dottor ZUCCA al bar, siamo andati a prendere un caffè e abbiamo parlato di una certa cosa
PM:
per questo le ho detto all'epoca
GRATTERI:
no, no
PM:
ne era a conoscenza
GRATTERI:
no, no, era
PM:
ma dopo ne è venuto a conoscenza?
GRATTERI:
no, no
PM:
non ha nemmeno la curiosità del saperlo e non se l'è nemmeno tolta?
GRATTERI:
no guardi
PM:
non ci credo ma ne prendo atto
GRATTERI:
mi dispiace che lei non ci creda però non, non lo so...
PM:
bè poi c'è il problema in termini operativi. Allora, che cosa però vi siete detti con LA BARBERA e gli altri a un certo punto. No, perché poi a un certo punto c'è stata una riunione operativa
GRATTERI:
sulla perquisizione alla DIAZ?
PM:
bè certo poi insomma
GRATTERI:
certamente come no, certo ... C'è stata una riunione
PM:
scusi ancor prima di questo risulta, perché partiamo dalla genesi o dalla genesi apparente, risulta che siano stati predisposti dei servizi di pattugliamento per la città
GRATTERI:
certo
PM:
pattuglioni cosiddetti misti
GRATTERI:
misti certo. Sono stato io, nella linea di comando, io ho ricevuto anche questo incarico, di organizzare dei pattuglioni. Mi pare di averlo ricevuto dal prefetto ANDREASSI ... Intorno, nel tardo pomeriggio ... quando penso che stesse, ormai, le manifestazioni stessero ormai sciogliend... cioè si erano ormai sciolte
PM:
lo scopo di questi pattuglioni?
GRATTERI:
lo scopo dei pattuglioni era quello di un controllo veloce del territorio finalizzato a individuare eventuali diciamo responsabili del…di possibili, delle devastazioni che c'erano state, di impedire che altre devastazioni vi fossero. Quindi se c'era qualcosa, se si sorprendeva qualcuno in flagranza di reato
PM:
certo
GRATTERI:
si arrestava, se si vedeva qualcuno con tracce di reati che erano stati commessi nei giorni precedenti si procedeva secondo quello che è il, la norma diciamo
PM:
scusi un po', dubbio
GRATTERI:
si
PM:
cioè lei ricorda proprio questo particolare che le venne dato questo incarico dal prefetto ANDREASSI, nel senso che
GRATTERI:
a me pare di si
PM:
e da chi proveniva l'indicazione? Dallo stesso prefetto o che lei sappia da qualcun altro?
GRATTERI:
Non so, guardi il prefetto ANDREASSI, è soltanto il capo della polizia può, voglio dire, dare una disposizione del genere come vice capo vicario insomma. A me pare che sia stato il prefetto ANDREASSI a dare la…Ma voglio dire, c'era
PM:
vede il prefetto ANDREASSI
GRATTERI:
si
PM:
mi ha detto: “quel pomeriggio dall'arrivo del prefetto LA BARBERA…”
GRATTERI:
si
PM:
anzi quando ven.. Quando orami la manifestazione in corso Italia si era sciolta, per collocarlo meglio cronologicamente, vengono allestiti dei pattuglioni misti eccetera, eccetera per perlustrare la città eccetera, eccetera... Non sembra che il prefetto ANDREASSI

FINE LATO B - CASSETTA N.256/02 - DUPLICATO N.101/02
INIZIO LATO A - CASSETTA N.267/02 - DUPLICATO N.103/02


PM:
allora riprendiamo ... è per tutti ...Eravamo diciamo al problema dei pattuglioni
PM:
pattuglioni misti
GRATTERI:
si
PM:
allora lei aveva detto che questo incarico le era stato dato
GRATTERI:
Mi pare di ricordare dal prefetto ANDREASSI
PM:
ANDREASSI, io le ho riletto qualche
GRATTERI:
si
PM:
affermazione di ANDREASSI tra le quali mi sembra che si possa evincere anche se implicitamente proprio che non fosse, non partisse da lui almeno..
GRATTERI:
questo sinceramente non lo so, a me ricordo lo disse ANDREASSI, se non ricordo male, non...Nei miei ricordi, diciamo, identifico il prefetto ANDREASSI perché, soprattutto perché avevo trascorso quasi tutta la giornata nell'ufficio del questore e la persona che era stata con me tutta la giornata era il prefetto ANDREASSI, però diciamo..
PM:
il prefetto sembra voler dire che da quando arriva LA BARBERA in sostanza, eh, la cosa passa in mano a LA BARBERA o comunque non... Questa iniziativa del, dei pattuglioni è una direttiva che comunque non provieni da lui
GRATTERI:
da ANDREASSI?
PM:
si ed è una direttiva comunque esplicita che poi sarà
GRATTERI:
guardi io voglio dire, per quanto mi riguarda, io la, la condividevo in pieno questa direttiva ecco, a me mi ricordo che me ne, me ne parlò il prefetto ANDREASSI, se poi l'ANDREASSI l'abbia ricevuto da LA BARBERA mi pare un po' difficile
PM:
no, no, no, non credo
GRATTERI:
come scala gerarchica
PM:
non credo
GRATTERI:
insomma
PM:
credo che l'indicazione provenisse dal capo della polizia, se venisse
GRATTERI:
questo non glielo so dire
PM:
se bene intendo
GRATTERI:
ma guardi che per
PM:
sia stata girata poi
GRATTERI:
si ... Per quello che ci era stato spiegato, mi perdoni se faccio una considerazione, se anche venisse, fosse venuta dal capo della polizia, non penso che c'era nulla di male, non lo so. Cioè là si trattava
PM:
ma cioè non c'è niente di male in nulla
GRATTERI:
si
PM:
il problema è che
GRATTERI:
poi può darsi che certi compiti
PM:
a volte quando
GRATTERI:  
vengono espletati male
PM:
quando, quando facciamo certe domande
GRATTERI:
certo
PM:
ci stupiamo
GRATTERI:
ho capito
PM:
nel senso ci stupiamo
GRATTERI:
del perché
PM:
no
GRATTERI:
poi le cose finiscono male, ah no!
PM:
ci stupiamo del perché una cosa che potrebbe essere data per scontata non viene nemmeno
GRATTERI:
no
PM:
data per scontata
GRATTERI:
assolutamente no guardi
PM:
se noi facciamo
GRATTERI:
io la do assolutamente per scontata
PM:
sa adesso io non ricordo
GRATTERI:
io ricordo perfettamente
PM:
però probabilmente CALDAROZZI o qualcuno ha detto che la direttiva proveniva dal questore
GRATTERI:
no, non penso
PM:
adesso lo possiamo sempre controllare
GRATTERI:
si, si
PM:
allora
GRATTERI:
che io, a me lo disse il prefetto ANDREASSI
PM:
sembra che ci sia un alone di mistero su
GRATTERI:
no, no, ho capito
PM:
su quello
GRATTERI:
no, no
PM:
che era una direttiva
GRATTERI:
era una cosa per me assolutamente
PM:
o una linea di azione
GRATTERI:
certo
PM:
che ne abbiamo discusso prima, pare più che ragionevole tanto più che il prefetto ANDREASSI
GRATTERI:
per me era una cosa
PM:
addirittura dice: esiste una relazione non scritta! Per cui insomma, una volta (diciamo)
GRATTERI:
questo non lo so, di questo
PM:
riteniamoci d'accordo col prefetto ANDREASSI ma mi sembra una cosa
GRATTERI:
guardi, io ricordo che, identifico nel prefetto ANDREASSI la persona che mi diede questo incarico di costituire questi pattuglioni. Ricordo che la finalità dei pattuglioni era quella di creare dei gruppi dinamici in quella, in quella fase mi pare che le manifestazioni sono già concluse o stanno per concludersi, ma penso che siano già concluse
PM:
siamo verso le 16
GRATTERI:
io anche
PM:
16-17
GRATTERI:
16-17 esatto. Siano già concluse o stiano per concludersi. E mi si dice, e cioè voglio dire in ragione di tutto quello che era successo e cioè
PM:
ah scusi
GRATTERI:
si
PM:
per essere preciso abbiamo fatto una domanda e lui ha risposto, ha risposto, il prefetto ANDREASSI: esclusivamente questa dei pattuglioni, i pattuglioni misti fu una disposizione data dal capo della polizia a me e che io girai al questore: Ecco.
GRATTERI:
questo lo dice ANDREASSI?
PM:
la catena sarebbe DI GENNARO
GRATTERI:
ho capito
PM:
ANDREASSI
GRATTERI:
questore
PM:
COLUCCI
GRATTERI:
a me, io ripeto quando mi trovai là ricordo di averla appresa da ANDREASSI. Se a ANDREASSI l'abbia detto il capo della polizia non lo so, può essere insomma
PM:
quindi però lei poi sulla fase operativa se ne incaricò?
GRATTERI:
si, si. lo chiamai CALDAROZZI, perché non ricordo se, eh, di mia iniziativa o lo convenni con CALDAROZZI, però sicuramente questo lo feci di mia iniziativa, chiamai CALDAROZZI e dissi di prendere visto che il, il, il, diciamo, le necessità all'interno della zona rossa erano in qualche maniera quasi terminate, dissi: comunque presidiamo fino a tardi però pigliamo un'aliquota e la impieghiamo per questi pattuglioni dinamici. Pattuglioni che dovevano essere compositi e dovevano essere costituiti, e questo me lo disse espressamente ANDREASSI o chi per lui ma io ripeto lo identifico nel prefetto ANDREASSI, da personale dello SCO, personale dei, del reparto mobile o dei reparti mobili, non so se si intendesse personale del reparto mobile di CANTERINI ma sicuramente personale del reparto mobile, personale del reparto prevenzione crimine, quindi che sono quelli che viaggiano in divisa. Quindi da personale in divisa e personale in borghese. Questo era lo spirito dei pattuglioni. Quindi da personale di, come posso dire, si faccio, fosse visibile, fosse riconoscibile e da personale (squadre mobili, DIGOS, e SCO) che sapesse quello che bisognava fare e cioè intervenire nella flagranza del reato se c'era da intervenire, prevenire, quindi, fare un'attività, come posso dire, di prevenzione così come la facciamo abitualmente con le squadre mobili e i reparti prevenzione crimine, quindi di deterrenza. Così allo stesso tempo se c'era da controllare qualcuno per vedere se avesse commesso in quei giorni o nei giorni precedenti, identificare, anche perquisizioni sul posto, insomma ecco, se avesse tracce addosso di reato, procedere secondo quelle che erano le regole, secondo quella che è la prassi insomma. Quindi questi erano i principi
PM:
qui troviamo tutte le competenze possibili, insomma
GRATTERI:
perché c'erano presenti tutti gli uffici
PM:
a seconda, a seconda delle evenienze
GRATTERI:
c'erano presenti tutti gli uffici, c'era personale in divisa rappresentato dai reparti prevenzione crimine, da reparto mobile, c'era il personale della DIGOS e c'era il personale delle squadre mobili e dello SCO
PM:
della DIGOS
PM:
ecco però diciamo
GRATTERI:
si
PM:
è lei che li organizza questi pattuglioni?
GRATTERI:
si, signore, io do incarico, no dunque allora, io do incarico al dottor CALDEROZZI, se non ricordo male, di predisporre le squadre, mò non mi ricordo se stabilimmo 5 o 6, 7, non mi ricordo quanti fossero, di predisporre le squadre con dei capi squadra, con dei funzionari e con, e torno sempre al mio principio, perdonatemi se insisto, con personale del posto, cioè personale del posto, cioè personale della DIGOS di Genova. Tant'è ... lo dico senza alcuna cosa, ebbi a un certo punto anche una, qualche parola alta, alta, voglio dire, in tono più alto con il collega della DIGOS perché non si decideva a darmi funzionari, mi aveva dato funzionari della DIGOS esterni. Ho detto: non voglio funzionari della DIGOS esterni, voglio perché conoscono il territorio, perché sanno, funzionari della DIGOS del posto perché il nostro
PM:
lei parlò con MORTOLA?
GRATTERI:
con MORTOLA si, si ... Perché tardava evidentemente aveva i funzionari impegnati da altre parti non che lui
PM:
si
GRATTERI:
facesse resistenza. Però ho capito, voglio dire, che era un'attività particolare, bisognava che ci fosse personale del posto, che così come voglio dire insomma chi è del posto per me conosce la storia, le strade, la realtà e, e il quadro generale meglio di tutti insomma. E quindi si diede incarico di fare queste cose, queste pattuglie qua e voglio dire mi…Pattuglie che partirono un po' tardi perché tardava ad arrivare mi pare la squadra del reparto mobile o le squadre del reparto mobile, e tardava, e ci fu questo leggero ritardo con MORTOLA che evidentemente non trovava il funzionario o il personale della DIGOS di Genova. Quando diedi incarico a CALDAROZZI, quando ti arriva l'uno e ti arriva l'altro tu, voglio dire, distribuisciti le zone, vedi come fare, insomma pigliati le guide, guide sempre di Genova e, e facciamo questa attività di diciamo controllo del territorio. Questo ... e poi successe il seguito... Devo andare avanti?
PM:
e quindi questi pattuglioni parliamo di quello anche, quello guidato da
GRATTERI:
dal dottor DI BERNARDINI
PM:
DI BERNARDINI uno di questi
GRATTERI:
il dottor DI BERNARDINI era preposto ritengo con funziona... chiedo scusa con personale della squadra mobile di Roma, ritengo ad uno di questi pattuglioni. Quindi era il responsabile di uno di questi pattuglioni. Penso che ciascun funzionario si sia portato il suo personale perché diciamo all'interno della zona rossa le squadre erano divise secondo la logica per cui il funzionario si era portato dall'ufficio territoriale parte del suo personale. Quindi in maniera tale che vi fosse un affiatamento tra il funzionario e il personale. Ecco, questi. Quindi ritengo che la stessa logica sia stata seguita per l'organizzazione e la predisposizione sul territorio di questi pattuglioni costituiti ripeto da personale della DIGOS di Genova, della squadra mobile di Genova, del reparto mobile, del reparto prevenzione crimine e del.. e basta!
PM:
quindi lei dava, ha dato direttive generali e poi quello più specifico era CALDAROZZI che doveva seguire
GRATTERI:
CALDAROZZI sovrintendeva essendo mi pare tra tutto il gruppo il più anziano, CALDAROZZI è un primo dirigente, diedi a CALDAROZZI la responsabilità, cioè non glielo dissi espressamente ma dal momento che era il più anziano, il mio interlocutore era lui
PM:
si
GRATTERI:
cioè lui evidentemente rispondeva dell'attività di tutti i pattuglioni che in quel momento si stavano mettendo sul campo. Per cui il mio interlocutore, io parlavo con lui, non parlavo né con DI BERNARDINI né con altri funzionari che al limite non conoscevo
PM:
si
GRATTERI:
quelli della mobile li conoscevo tutti. Il mio referente era il dottor CALDAROZZI. Per cui venne diciamo impiegato una parte nostra sia SCO, aliquota SCO e aliquota squadra mobili e dalla parte nostra diciamo...
PM:
parliamo del, del pattugliane del Di BERNARDINI no, cioè a questo punto ecco lei assume poi del, perché poi il discorso si ferma sul discorso del pattuglione del DI BERNARDINI che poi è quello
GRATTERI:
si signore
PM:
che viene
GRATTERI:
io continuo a fermarmi nel, in questura, nella stanza del questore. Vidi, che se non vado errato, dalla finestra o scesi giù, CALDAROZZI che intanto si stava raccogliendo il personale per evidentemente dare le istruzioni ai funzionari e ai capi squadra di ciò che bisognava fare. Me ne torno in questura e ... Chiedo scusa, nell'ufficio del questore, insieme agli altri, cioè insieme ad ANDREASSI, insieme a LA BARBERA, penso che ci fossimo tutti insomma, ecco. Non so esattamente quanto tempo trascorre, penso io un'ora, un'ora e mezza o anche di meno o anche di più non lo so. Non mi ricordo se fosse già buio. Comunque diciamo sul punto confermo sicuramente quello che ho già detto. A un certo punto mi chiama CALDAROZZI per dirmi che lui si trovava in prossimità, vicino a una birreria che doveva controllare dove c'erano persone che sembravano black bloc o quantomeno questi vestiti con tute nere che davano l'impressione di essere black bloc, che voleva procedere al controllo, che aveva chiamato in aiuto pattuglie ed era, che era la più vicina, era intervenuta quella di DI BERNARDINI e che la, la pattu... l'equipaggio, diciamo, il pattuglione comandato da DI BERNARDINI nel transitare per una strada era stato praticamente aggredito... Questo me lo disse in una brevissima telefonata, per cui dico: chiama DI BERNARDINI e vieni in questura, ne parliamo
PM:
ma i termini
GRATTERI:
si
PM:
diciamo iniziali in cui le parlò di questa aggressione quali furono?
GRATTERI:
io guardi, lui era molto spaventato, CALDAROZZI era molto spaventato perché lo aveva spaventato DI BERNARDINI per cui me lo disse in maniera agitata diciamo ecco, in maniera
PM:
si ma faccio un esempio a, no, una aggressione possiamo sapere sono di varia natura
GRATTERI:
si, no, che avevo, voglio dire
PM:
ti spaccano la macchina, ti tirano fuori dalla macchina
GRATTERI:
che era stato, che era stato aggredito, che era stato aggredito, io questo ricordo, i termini esatti non li ricordo, che era stato aggredito. Io percepii che era stato aggredito il pattuglione comandato dal dottor DI BERNARDINI. E lui mi disse che DI BERNARDINI era molto spaventato. Dico: venite in questura e ne parliamo in questura. Dico: lascia perdere la birreria o dove ti trovi, vieni in questura che ne parliamo in questura. Vennero in questura di lì a pochissimo lui e DI BERNARDINI, io penso di averli ricevuti fuori anche perché voglio dire... non era abituale che li facessi, insomma, non era corretto per me farli entrare direttamente insomma. Sono uscito fuori, mi sono fatto confermare diciamo questa aggressione
PM:
una cosa, quindi erano tutti e due qui
GRATTERI:
si eravamo io, CALDAROZZI e DI BERNARDINI. Qua DI BERNARDINI mi disse spaventato, spaventato che avevano subito un tentativo di aggressione da parte di, di un gruppo di black bloc di fronte a una scuola con un lancio di bottiglie ed altro... Chiesi a, non so se chiesi al prefetto ANDREASSI se potevano entrare o li portai direttamente dentro. Dissi a tutti i presenti e c'erano il prefetto ANDREASSI, il prefetto LA BARBERA, il questore di Genova, non ricordo se ci fosse MORTOLA o se venne in un successivo momento, in un secondo momento perché chiamato dal questore ... penso che ci fosse il dottor MURGOLO ... c'era sicuramente il dottor LUPERI ed altri. Chiesi a CALDAROZZI e DI BERNARDINI, ma fu DI BERNARDINI mi pare, a, ad esporre a tutti i presenti quello che era accaduto. E lui mi pare che, lui entrò con una ragazza, con una ragazza bionda ... o ... o, questa venne fatta entrare in un secondo momento. Anzi a proposito della ragazza bionda, mi disse che o il suo, penso che il suo personale era, mi perdoni il termine, incazzato con questa ragazza perché praticamente quella strada era stata, su quella strada li aveva portati questa ragazza ... E mi disse DI BERNARDINO o me lo disse CALDAROZZI ma penso che me lo disse DI BERNARDINI, che quando si trovarono, o capii io, quando si trovarono alla birreria il restante dell'equipaggio si incazzò con questa ragazza perché probabilmente sapeva che là ci stavano, voglio dire, manifestanti o che, e sapendo questo li aveva fatti, aveva fatto passare la polizia di lì. Mi disse questo ritengo prima e dopo che aveva sentito dire, però io non so se lo aveva sentito dire lui o glielo avessero riferito, di, sono solo 4, sono solo 4. Insomma lui percepì attraverso questo racconto, attraverso il lancio delle bottiglie, che mi ricordo perfettamente, attraverso questo tentativo di aggressione che percepì lui e percepii anch'io, che c'era stato un tentativo di aggressione, tant'è che avevano dovuto ecco utilizzare anche i segnali per andarsene. E che c'erano dietro le due macchine militari e lui era in effetti con le due macchine, dice: forse non si sono accorti quando sono passato io ma dietro ci stavano le macchine militari e quando ci stavano le macchine militari insomma ci fu quest' aggressione
PM:
senta ma visto che si parlava di lanci di bottiglie eccetera
GRATTERI:
si
PM:
qualcuno pensò di esaminare queste macchine del, del pattuglione?
GRATTERI:
no, no perché sinceramente
PM:
perché in sostanza adesso al di là di tutto
GRATTERI:
si
PM:
va bè per telefono aveva avuto così un'impressione
GRATTERI:
si, no avevo avuto un'impressione, avevo avuto il racconto del mio
PM:
una telefonata va bè un po' parziale
GRATTERI:
si
PM:
quando poi si parlava

GRATTERI:
si
PM:
in concreto di questa aggressione
GRATTERI:
si
PM:
l'aggressione si sostanzia nel, in concreto che cosa? Nel lancio di bottiglie?
GRATTERI:
no, allora la, l'aggressione si sostanzia nel fatto che lui raccontò ecco, i ricordi vengono, che c'erano per strada 150/200 persone.
PM:
si
GRATTERI:
vestite di nero, con atteggiamento aggressivo che avevano cercato, che avevano messo le mani nelle macchine. Avevano cercato o di bloccarle o di impedirle il transito, il tutto questo lanciando anche delle bottiglie. Cioè lui fece un racconto allarmante che penso fu confermato da questa ragazza, perché la ragazza era presente, era, era stata fatta entrare, non so se entrò lui, entrò con DI BERNARDINI o entrò successivamente con MORTOLA. Quando si andò a fare il sopralluogo questo, non mi ricordo, però mi ricordo che c'era questa ragazza e che il personale si era, come posso dire, arrabbiato con questa ragazza per il fatto che aveva, li aveva portati per una strada dove evidentemente non dovessero, non dovevano andare. Però percepii come lo percepimmo tutti, tant'è che poi subito dopo ci mettemmo tutti a discutere tutti sulla necessità di fare questa verifica sul posto, cioè di verificare che ci fosse insomma. Rimanemmo tutti allarmati dal racconto di DI BERNARDINI che ripeto esternò i termini di un'aggressione che aveva
PM:
voi capite subito cioè
GRATTERI:
si
PM:
vi viene subito riferito che il luogo dove poi è avvenuta la cosa
GRATTERI:
si
PM:
era sostanzialmente la sede del GENOA SOCIAL FORUM? Cioè quando
GRATTERI:
io guardi quello non lo percepii subito perché io non sapevo nemmeno
PM:
qualcuno disse dov'è, dov'è avvenuta sta cosa cioè con chi perché
GRATTERI:
io, si
PM:
la presenza di 150/200 persone
GRATTERI:
guardi io di questo non lo percepii ma
PM:
per assemblare un tot, è
GRATTERI:
percepii che altri lo avevano percepito, perché io non sapevo nemmeno che ci fosse là, cioè non sapevo che ci fosse la sede del GENOA SOCIAL FORUM. Non sapevo nemmeno che ci fossero delle scuole là, cioè non né io, né il mio personale sapevamo nulla, nulla di tutto questo. Cioè non avevamo assolutamente idea
PM:
si, ma nella, nel colloquio
GRATTERI:
si
PM:
in questura in quel momento
GRATTERI:
si
PM:
a un certo punto si focalizzò l'attenzione su dove era avvenuta la cosa e quale poteva essere diciamo
GRATTERI:
che ci fosse il centro stampa sì
PM:
la provenienza di quella
GRATTERI:
ecco che ci fosse il centro stampa si
PM:
quell'assembramento di persone
GRATTERI:
che ci fosse il centro stampa di fronte, questo lo sentii, cioè lo percepimmo, voglio dire, ma lo percepimmo dai locali, cioè quantomeno io lo percepii dai locali
PM:
si
GRATTERI:
poi può darsi che l'altro
PM:
dai locali inteso da
GRATTERI:
da MORTOLA
PM
MORTOLA ecco si, si
GRATTERI:
esatto perché ... qua venne chiesto poi a MORTOLA di contattare un tizio che lui conosceva COVAC, COVAK non mi ricordo come si chiami, al quale chiedere se in effetti l'istituto di fronte era ancora occupato da questo, dal come si chiama dal GENOA SOCIAL FORUM o da altri. E MORTOLA fece ... Chiedo scusa prima ancora di questo, MORTOLA fece un sopralluogo, il questore ritengo gli chiese di fare un sopralluogo e se non vado errato lui fece il sopralluogo proprio con questa ragazza. Se non mi sbaglio si parlò addirittura di farlo addirittura con la vespa il sopralluogo. Ricordo pure questo particolare insomma
PM:
mi scusi forse è un particolare però
GRATTERI:
si
PM:
nel suo ricordo
GRATTERI:
si
PM:
quindi viene prima il sopralluogo di MORTOLA o prima la telefonata?
GRATTERI:
penso che venne prima il sopralluogo
PM:
no le dico questo perché
GRATTERI:
no
PM:
adesso a livello
GRATTERI:
si
PM:
anche qui di logica
GRATTERI:
si
PM:
ma una volta localizzato il posto, questo teoricamente doveva essere il posto più affidabile nel senso che
GRATTERI:
certo
PM:
nel senso che, eh, essendo il centro stampa controllato dal GENOA SOCIAL FORUM, teoricamente bastava, c'erano già stati dei contatti in precedenza
GRATTERI:
certo
PM:
con il GENOA SOCIAL FORUM, assumere delle informative per capire di che si trattava cioè se erano persone
GRATTERI:
ma io questo ecco non lo sapevo
PM:
ho capito ma quindi in pratica quelli poi esperti del posto
GRATTERI:
si
PM:
tipo MORTOLA
GRATTERI:
si
PM:
penso, si pensò subito di incaricarli per una immediata comunicazione con questo centro GENOA SOCIAL FORUM oppure si decise: andiamo a vedere di che si tratta
GRATTERI:
guardi capisco l'importanza della domanda
PM:
può avere una sua logica
GRATTERI:
no, no, no
PM:
insomma
GRATTERI:
capisco perfettamente, non ricordo se si fece prima il sopralluogo e poi gli si chiese, non lo ricordo, non. Ricordo che fece l'una e l'altra. Tenderei a dire che fece prima il sopralluogo però può darsi pure che mi sbagli per cui. No, io ricordo del sopralluogo, ricordo che lui lo fece o quantomeno si disse di farlo con questa ragazza e addirittura a bordo di una motocicletta. Ricordo del fatto della telefonata, non ho, non so se l'ho detto prima, se l'ho detto prima, voglio dire, confermo quello che ho detto prima e cioè voglio dire e se l'ho detto in un'altra sede allora avrò avuto le ragioni per dirlo insomma. Non ricordo se fu fatto prima il sopralluogo o se fu fatta prima la telefonata. Questo sinceramente non, non glielo so dire
PM:
quindi in sostanza i, questi compiti diciamo di accertamento vengono demandati al dottor MORTOLA?
GRATTERI:
si, venivano, venivano demandati ai, ai locali
PM:
ai locali, nella persona sostanzialmente del dottor MORTOLA
GRATTERI:
del dottor MORTOLA
PM:
ma il dottor MORTOLA poi come, come si rapportò a voi? Che cosa, come svolse la sua attività?
GRATTERI:
dopo il sopralluogo?
PM:
si, poi cosa vi disse?
GRATTERI:
dopo il sopralluogo ci disse che in effetti aveva come posso dire riscontrato la presenza di molti giovani che, di un centinaio di giovani che indossavano anche queste tute e che bevevano bottiglie ... che diciamo bevevano bottiglie
PM:
non è un'abitudine particolarmente minacciosa
GRATTERI:
no, alt, aspetti disse anche che c'erano delle vedette
PM:
delle?
GRATTERI:
vedette, che secondo lui c'erano anche delle vedette cioè come posso dire ci riscontrò ... ci diede conferma a quella che era stata la, il racconto di DI BERNARDINI. Insomma sostanzialmente, ecco, perché voglio dire, tutti ci facemmo idea, se no, a meno che non siamo impazziti tutti quanti insomma ci facemmo l'idea che in effetti con perplessità varie sulla, sui tempi e su quant'altro, insomma io stesso esternai la, la possibilità di rinviarla all'indomani mattina la perquisizione perché era buio e MORTOLA ... Se mi consente faccio un attimo un passaggio indietro ... Quando esternai questa perplessi... cioè questa perplessità chiesi di valutare se era possibile rinviarla all'indomani, mi si disse da qual ... da qualcuno dei presenti.. non so se MORTOLA o, o COLUCCI o, o, o, ANDREASSI che non era possibile rinviarla all'indomani perché nel corso della mattinata era stata fatta una perquisizione che si era prima valutato di farlo la sera e che non si trovò nessuno. Dopo ho pensato che forse quella poteva essere la perquisizione che, per cui era stato chiamato per dare il dottor CALDAROZZI. Dopo
PM:
quella del venerdì?
GRATTERI:
quella del ve... quella del venerdì che fu, allora il sabato mattina, il sabato mattina mi disse qualcuno dei presenti che fu fatta una perquisizione, penso a un centro sociale o una scuola, non so dove, dove dovevano trovarsi questi famigerati black bloc e dove non venne trovato nessuno perché erano andati ... Torno, c'era il timore ecco che questi se ne andassero via con le macchine, questi però della perquisizione che avremmo dovuto fare da lì a poco. Questi invece, collego, la mia, la mia domanda ecco a questa risposta che fu: “non possiamo rinviarla perché stamattina abbiamo fatto una perquisizione e non è stato trovato nessuno di quelli che evidentemente cioè non ... che si cercavano perché responsabili di attività di saccheggio” insomma ecco...
PM:
ecco ma una perquisizione
GRATTERI:
si
PM:
di questo tipo come poteva essere, nel momento in cui
GRATTERI:
si
PM:
naturalmente le prime notizie sono un qualche lancio di oggetti
GRATTERI:
si
PM:
nei confronti di queste pattuglie, poi arriva MORTOLA e vede che ci sono dei giovani che bevono birra
GRATTERI:
si
PM:
quale sarebbe stata la, cioè come si giustificava poi questa perquisizione sul piano della
GRATTERI:
ma guardi cioè le notizie erano di un'aggressione
PM:
dovendola concepire voi, cioè
GRATTERI:
si, si... infatti noi ragionammo
PM:
come si può giustificare
GRATTERI:
ma
PM:
una perquisizione perché
GRATTERI:
allora
PM:
una perquisizione bisogna eventualmente dire: vado in procura e
GRATTERI:
forse non riesco, si può essere
PM:
mi faccio, espongo quali che sono gli elementi indiziari su certe cose
GRATTERI:
però guardi si ragionò molto sull'urgenza, si ragionò molto sulla urgenza e le notizie erano che cioè eravamo, ed erano coloro che passarono tutti allarmati perché erano stati sostanzialmente aggrediti. Cioè voglio dire io lo immagino perché vedersi 150 persone in una strada, questo disse DI BERNARDINI, e questo sono sicuro che disse MORTOLA, comunque MORTOLA, l'ho letto in questi giorni, l'ha detto anche in una relazione di servizio di aver visto 150/200 persone. Erano tutti allarmati perché si erano trovati incastrati sostanzialmente da questo gruppo di persone. Tanto, tanto da dovere utilizzare i segnali e partire sparati in quarta perché voglio dire era, avevano bloccato la strada, li avevano sostanzialmente circondati. Se mi è consentito, leggendo le carte in questi giorni ho visto anche che una cosa del genere è detta anche da una donna, da una testimone che secondo me sbaglia l'orario ma l'episodio deve essere lo stesso, di un palazzo lì vicino, che riferisce la stessa cosa, più o meno. Cioè che riferisce di un gruppo di 150/200 di persone che e con, che stava per bloccare una macchina, una o due macchine della polizia, sempre alla sera, il pomeriggio del sabato. Questo l'ho letto ora, non lo sapevo allora. Allora io ho, ho racco... io come gli altri raccogliemmo nel discorso di DI BERNARDINI che fu esplicito ... la percezione e la sens... la percezione che loro stavano, avevano subito un tentativo di aggressione, cioè che li avevano bloccati tant'è che lui insisteva nel dire, hanno detto: sono solo 4, sono solo 4. questo
PM:
ecco ma per esempio
GRATTERI:
si
PM:
BERNARDINI parla almeno nella relazione
GRATTERI:
si
PM:
di fitto lancio di bottiglie, no?
GRATTERI:
si
PM:
è una delle
GRATTERI:
si
PM:
delle, delle espressioni usate
GRATTERI:
si signore
PM:
vogliamo essere precisi
GRATTERI:
si, si
PM:
DI BERNARDINI parla di un folto lancio
GRATTERI:
folto, folto, si
PM:
me lo sono segnato
PM:
si, si
PM:
lo rileggo, Folto lancio di oggetti e pietre
GRATTERI:
si
PM:
contro il contingente
GRATTERI:
si
PM:
cercando di assaltare le autovetture
GRATTERI:
esatto e questo ci disse allora, io
PM:
allora mi scusi
GRATTERI:
si
PM:
dato che le parole hanno sempre un significato
GRATTERI:
certo
PM:
lei ha parlato di bottiglie
GRATTERI:
si, bottiglie e sassi
PM:
lei ha parlato
GRATTERI:
si
PM:
finora
GRATTERI:
si
PM:
di bottiglie
GRATTERI:
si
PM:
lei nella, alla commissione parlamentare parla di due bottiglie
GRATTERI:
no
PM:
credo
GRATTERI:
no guardi ripeto non posso aver detto due bottiglie
PM:
allora
GRATTERI:
no lo controlliamo subito guardi
PM:
va bene .. andiamo a prendere, scusi adesso controlliamo
GRATTERI:
si
PM:
perché fortunatamente
GRATTERI:
se possiamo controllare subito perché non penso di aver detto alla commissione parlamentare .. che quello ci ha detto: c'hanno lanciato due bottiglie, non
PM:
e nel senso cosa ricorda?
GRATTERI:
che si, vi si parlò, che DI BERNARDINI parlò di un lancio di bottiglie e di sassi
PM:
questo quando parlò in questura?
GRATTERI:
quando ci parlò in quella sera, quando ci parlò in quella sera. Non penso di poter aver detto alla commissione parlamentare che parlò di due bottiglie, perché
PM:
mi permettete di
GRATTERI:
come no
PM:
ce l'ho mi scusi, io ho sentito
GRATTERI:
si
PM:
io sono stato zitto finora...Lei
GRATTERI:
Si
PM:
prima che il collega
GRATTERI:
si
PM:
facesse accenno
GRATTERI:
si
PM:
alla relazione di DI BERNARDINI
GRATTERI:
si
PM:
ha finora menzionato soltanto bottiglie
GRATTERI:
bottiglie e sassi, guardi io questo penso di aver detto, e questo ricordo
PM:
fortunatamente abbiamo la registrazione
GRATTERI:
perfetto, no, no, se non ho detto bottiglie
PM:
ritengo di aver
GRATTERI:
se non ho detto sassi, lo dico guardi sono bottiglie e sassi
PM:
ritengo di aver sentito
GRATTERI:
si
PM:
finora da lei
GRATTERI:
si
PM:
prima dell'intervento del collega
GRATTERI:
si
PM:
soltanto del lancio di bottiglie... Dato che nella relazione di DI BERNARDINI si parla di folto lancio di oggetti e pietre
GRATTERI:
si
PM:
addirittura soltanto le bottiglie con questo cercando di assaltare le autovetture
GRATTERI:
si
PM:
c'è un pò una discordanza fra la ricostruzione di questo
GRATTERI:
si
PM:
cercano gli esatti termini diciamo dell'aggressione
GRATTERI:
si
PM:
tanto è vero che lo stesso DI BERNARDINI, a lei sarà noto se si sarà riletto gli atti o comunque avrà assunto informazioni, lo stesso DI BERNARDINI ha detto di non poter testimoniare alcun lancio direttamente da lui percepito di oggetti né di sassi
GRATTERI:
si
PM:
ma di aver soltanto, questa è la sua ultima precisazione, appreso da un agente ignoto appartenente al reparto mobile che chiudeva il fuoristrada la pattuglia: dottore, ci hanno lanciato addosso di tutto! Riferisce nel suo primo interrogatorio soltanto di aver notato una bottiglia scivolare accanto alla sua macchina. Noi abbiamo chiesto e abbiamo a questo punto detto come si passa da questa informazione al folto lancio di oggetti o pietre. Va premessa una cosa, che la scena, l'avvenimento è descritto da DI BERNARDINI comunque nei termini e nei toni da lei oggi confermati. Cioè non c'è dubbio che c'è stata
PM:
una aggressione
PM:
se non diciamo un tentativo di aggressione, una manifestazione di ostilità con una forte tensione fra le persone che erano presenti sul posto e la pattuglia della polizia. Quindi dove lei dice mi hanno riferito in termini spaventati
GRATTERI:
si
PM:
prima DI BERNARDINI che parla con CALDAROZZI, poi CALDAROZZI di conseguenza
GRATTERI:
no, no, no
PM:
e poi tutti e due
GRATTERI:
io ho detto CALDAROZZI prima mi ha chiamato
PM:
certo
GRATTERI:
CALDAROZZI
PM:
ricordo bene
GRATTERI:
mi riferivo a quanto gli ha riferito DI BERNARDINI, poi li ho convocati tutti e due in questura
PM:
ricordo bene
GRATTERI:
in un, in un attimo davanti all'ufficio del questore, poi davanti a tutti quanti. Mi parlarono di una aggressione con bottiglie e sassi, ho detto sassi, non ho detto sassi
DIFENSORE:
comunque in commissione ha detto
GRATTERI:
mi dispiace, penso che potrei averlo detto
DIFENSORE:
vengono colpiti da lanci di oggetti
PM:
lanci di oggetti
DIFENSORE:
per lo più
GRATTERI:
mi pare di non aver parlato di due bottiglie
DIFENSORE:
no, no assolutamente
GRATTERI:
di due bottiglie no
PM:
guardi io
GRATTERI:
no, no c'è la la
DIFENSORE:
prenda
GRATTERI:
guardi
PM:
approfitteremo di una pausa per
GRATTERI:
si
PM:
adesso forse faremmo un...
GRATTERI:
dove sta?...
PM:
e dottore, ma quello che io voglio dire
GRATTERI:
si
PM:
in ogni caso lei riferisce di relato, io ho
GRATTERI:
alla commissione
PM:
perplessità sulla stessa versione di DI BERNARDINI rispetto a quanto affermato in relazione da DI BERNARDINI che è quello, che conta quello ha affermato in relazione il dottor DI BERNARDINI, quindi si figuri se posso contestare a lei adesso la precisione o la minor o maggior precisione in relazione al sentito dire al racconto. Il nucleo essenziale è che DI BERNARDINI
GRATTERI:
DI BERNARDINI ci riferì questo
PM:
rappresenta una aggressione. Perché è importante però il dettaglio, eh, di cui è lei è meno responsabile perché non, non lo riferisce di relato
GRATTERI:
scusi?
PM:
Se
GRATTERI:
mi perdoni, cioè non sono meno responsabile, non mi sento responsabile, i
PM:
per cui la mancata precisione, lei è meno responsabile della precisione sulla descrizione dell'avvenimento perché lo riferisce di relato
PM:
certamente
PM:
questo solo voglio dire
GRATTERI:
si, si. Lo riferisce a me cioè, lo conferma a me nel momento in cui lo riferisce a tutti quanti gli altri
PM:
guardi una delle tremende difficoltà di quest'indagine e non è usuale, è quella di ottenere un racconto sufficientemente dettagliato e preciso da parte di chi ha vissuto l'avvenimento. Perché se noi dovessimo chiedere e abbiamo chiesto e abbiamo riscontrato la lacuna agli agenti penetrati nella DIAZ ... il perché hanno dovuto usare la forza e provocare ferite anche gravi a 63 persone su 93. E noi voglio dire saremmo tranquilli perché chi provoca ferite così gravi ha l'onere di attestare una relazione di servizio come si fa per il servizio normale
GRATTERI:
certo
PM:
nel carruggio del nostro centro storico, percorreva via Tal dei Tali, inciampavo su o mi imbattevo in, ecco ... E dettagliatamente descrivere quello che succede. Noi non abbiamo alcuna descrizione del, di cosa è, è successo, di quello che è avvenuto. E allora noi ci aspettiamo e ci saremmo aspettati che qualcuno ci dicesse esattamente
ciò che è avvenuto. Le relazioni di servizio, la relazione di servizio di DI BERNARDINI è di una sinteticità, è di una lacunicità unica. Eppure voglio dire è un episodio significativo quello che da luogo addirittura a, alla perqui...alla perquisizione. Se di queste due o tre affermazioni consegnate in due o tre righe non abbiamo neppure certezza perché pietre, oggetti contundenti non meglio identificati, bottiglie, non si sa manco ecco scegliere quali. Se questa che sembra una percezione diretta viene sfumata in percezione non diretta e ma me l'ha detto chi? Tizio. Ecco allora che vogliamo sapere se sono stati lanciati bottiglie, pietre, bastoni
GRATTERI:
capito
PM:
o altri oggetti. Però certamente più lo chiediamo a persone che lo hanno a loro volta appreso e meno precisione possiamo pretendere. No? Però io ricordavo e vorrei raggiungere al punto, di aver letto la sua deposizione in commissione parlamentare e ... di aver letto che lei riferisce di aver appreso di questo lancio di bottiglie. La bottiglia
GRATTERI:
di due bottiglie
PM:
di bottiglie. Adesso ci arrivo dottore
GRATTERI:
si, no, no
PM:
se vogliamo interrompere io ci metto più tempo
GRATTERI:
no, no, le chiedo scusa, era una domanda così, le chiedo scusa
PM:
tanto che le bottiglie sono significative
GRATTERI:
si
PM:
perché, perché il MORTOLA poi nella sua relazione dice un particolare che sembra apparentemente privo di significato e lo acquista soltanto se le bottiglie sono l'oggetto lanciato. Cioè MORTOLA dice che vede 150/200 persone
GRATTERI:
che bevevano
PM:
in gran parte vestite di nero, intente a, cioè con bottiglie di vetro in mano contenenti birra. Cosa si deve dedurre? Che l'oggetto lanciato poteva essere una bottiglia? Ecco perché MORTOLA dice: se effettivamente c'è gente vestita di nero e guarda caso con bottiglie di birra. Se no è un'affermazione da cretino dire che ha visto delle persone con bottiglie di vetro intente a bere birra. E' giusto questo? Ecco perché si dice le bottiglie. Ma guarda caso nella relazione di DI BERNARDINI le bottiglie proprio scompaiono e c'è folto lancio di pietre e oggetti. Ecco perché
GRATTERI:
guardi io
PM:
a questo punto
GRATTERI:
io ho sentito

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