PROCESSO DIAZ - Interrogatori

Francesco Gratteri (29 GIU 02) - 3/5 > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

TRASCRIZIONE INTEGRALE DELLA REGISTRAZIONE EFFETTUATA SU
CASSETTE MAGNETICHE N.256/02-267/02-257/02
DUPLICATI N.101/02-103/02-100/02

Interrogatorio del Dr. FRANCESCO GRATTERI
In data 29.06.02


PM:
dottore si renda conto che in quest'indagine non c'è una riga, una riga che corrisponda al vero, una riga non c'è. Questo non vuol dire che la, la cosa rappresentata sia in termini esattamente diversi come nell'episodio delle molotov. Certamente quando noi dobbiamo aggrapparci a 10 righe scritte da un ufficiale di polizia giudiziaria e queste 10 righe o sono smentite o sono imprecise, la situazione si complica non poco. Se poi sulla base di queste 10 righe sono state arrestate 93 persone. Questo per chiarire perché a questo punto c'è gente che vede un po' troppo. Il prefetto LA BARBERA che vede lancio di pietre, pezzi di travertino; l'altro che vede lancio di oggetti contundenti ma non sa nemmeno dire che cosa sono. Qualcuno dice pietre, bulloni, di tutto c'è: E allora abbia pazienza, noi sospettiamo fortemente che ciò che si è scritto negli atti non sia vero
PM:
quindi torniamo adesso a le, la, alla
PM:
vediamo perché un attimo sono segnate
PM:
quindi in effetti riferisce quello che dice DI BERNARDINI
PM:
no, perché non è che ho citato a caso perché questa è la relazione del dottor MORTOLA
GRATTERI:
si, si
PM:
che lei avrà letto
GRATTERI:
si, si l'ho letta
PM:
giunto in piazza Merani
GRATTERI:
si, si
PM:
avevo modo di accertare che sulla stessa confusione di vedette intente a bere birra sostavano alcuni giovani: Allora la frase significativa potrebbe essere questa delle vedette, giusto? La stessa situazione veniva rilevata nelle strade circostanti
PM:
all'edificio
PM:
all'edificio scolastico DIAZ. Davanti a questo inoltre sostavano circa 150 persone, nella quasi totalità vestite di nero, che erano in possesso di un consistente numero di bottiglie di vetro contenente birra. Cioè se la leggiamo così e non sappiamo l'antefatto diciamo che questa è un'osservazione da cretino perché non si può dire che erano in possesso di un consistente numero di bottiglie di vetro contenente birra se non lo si collega al fatto che, che bottiglie di vetro siano state lanciate. E' giusto questo?
GRATTERI:
però guardi sul posto c'è andato mi perdoni il dirigente
PM:
ma ha capito
GRATTERI:
della DIGOS
PM:
ho capito però
GRATTERI:
che ha e che
PM:
la relazione è questa
GRATTERI:
e si l'ho letta, come la legge lei l'ho letta io
PM:
allora dato, dato che l'autorità giudiziaria
GRATTERI:
si ma lei ha perfettamente ragione
PM:
ha dovuto valutare questo dice: ma dove sono i sintomi di pericolosità, di allarme che ha visto MORTOLA?
GRATTERI:
no, mi perdoni, chiedo scusa, mi perdoni
PM:
volevo anche integrare, integrare questo, la mia domanda era questa
GRATTERI:
si
PM:
in realtà in questa rilevazione non si parla di tracce di lancio di oggetti nutrito
GRATTERI:
si
PM:
eccetera, eccetera. Voglio dire se una pattuglia della polizia viene
GRATTERI:
si
PM:
presa da una fitta sassaiola
PM:
e insomma
PM:
ci sono due riscontri che si possono fare
GRATTERI:
si
PM:
andare a vedere le macchine
GRATTERI:
certo
PM:
e poi uno che si reca sul posta trova delle pietre, delle cose cioè
PM:
e poi 5/10 agenti componenti la pattuglia che riferiscono che è successo
PM:
scusami
PM:
non tre righe di DI BERNARDINI
PM:
a un certo punto hai avuto tante pietre vado lì e guardo se ci sono delle pietre. Oppure vado a vedere le macchine e vedo se sono ammaccate. Ecco queste due piccoli particolari com'è che non vengono esaltati?
GRATTERI:
guardi
PM:
perché poi alla fine della fiera
GRATTERI:
col giudizio
PM:
i fatti sono, ma
GRATTERI:
col giudizio
PM:
no, lo parlo, parlo con la logica ex ante
GRATTERI:
guardi la logica si
PM:
il discorso è troppo facile
GRATTERI:
no no, le do, le do la risposta sulla logica. Allora con, io ho fatto la mia valutazione probabilmente errata alla luce dei fatti, quindi anche ex post lo dico, probabilmente errata
PM:
no, ma mettiamoci nella logica ex ante
GRATTERI:
esatto la logica ex ante, io ho fatto la mia valutazione di un dirigente che mi chiama allarmato e mi dice: hanno cercato di aggredire, di circondare - questo io percepii e questo lui mi disse - DI BERNARDINI con le sue pattuglie, che mi stava venendo a
dare una mano per un controllo ad altri presunti black bloc, perché erano tutti vestiti
con queste maledette tute nere davanti a una birreria. Quindi io dico: ferma tutto, non fare il controllo, non fai niente, vieni in ufficio - cioè gli impedii in quel momento di fare il controllo alla, alla birreria - e venne in ufficio. In ufficio mi esplicitano a me e a tutti gli altri presenti la stessa, cioè la stessa, cioè lo dissero in termini di paura, cioè di chi in effetti era stato aggredito. Ora io ricordo che mi parlarono di bottiglie, mi parlarono di sassi, ricordo che mi parlarono di gente che indossava queste tute. Ricordo anche che si trovarono al cospetto di 150/200 persone. Probabilmente sono stati presi dal panico, non lo so. Ma io questo, io ho letto negli occhi e nel racconto del collega il panico, cioè la paura di chi si era trovato e chi fa ordine certe volte si trova in queste situazioni dal panico probabilmente si può far prendere, di chi si era trovato non immaginandolo, non sapendolo, per questo si arrabbiarono con la collega, non sapendolo, di trovarsi in un posto dove non arrivi neanche preparato e dove temi. Poi le esterno un altro panico che ci stava venendo alla scuola, quando si disse che stavano arrivando quelli dai centri sociali con le molotov. Cioè là prese il panico a tutti. E la preoccupazione, per primo la mia fu quella di andarcene subito dal posto, perché là sarebbe successo, poteva succeder di tutto. Si poteva, poteva capitare il poliziotto che si metteva a sparare così gratuitamente magari, però non sappiamo certe volte cos'è il panico. Per cui quello che io percepii, io e tutti quanti gli altri, perché voglio dire insomma o siamo impazziti tutti quanti in quel momento. E non ravvisai la necessità di andare a fare la verifica, perché percepii chiaramente per la mia parte, ma gli altri si trovarono nella mia stessa valutazione, che c'era stata una aggressione, che c'era stata una aggressione da gente che poteva essere quella che aveva saccheggiato la città, quindi che poteva essere armata. Questa impressione, questo racconto, questi dati, questi contenuti ci furono confermati da un tecnico e lo stesso che cioè, dal, da MORTOLA. No, no, le chiedo scusa da un tecnico
PM:
si, si
GRATTERI:
cioè da un addetto a quello specifico lavoro, che fu mandato preventivamente a fare un sopralluogo giustamente. No, voglio dire, o qua siamo tutti impazziti nel senso che qua abbiamo tutti deliberatamente ritenuto di fare un'attività di pestaggio indiscriminato, ma per quanto mi riguarda
PM:
no, ma qua adesso siamo, andiamo fino
GRATTERI:
ma voglio dire, io penso, io capisco le, capisco le vostre perplessità perché sono legittime purtroppo avete, avete un
PM:
il problema, vede la perplessità è questa qua: se ci sono degli elementi sicuramente di sospetto, cioè chiaramente, si può anche pensare per dire a un certo tipo.di intervento, magari anche perché la perquisizione essendo una perquisizione si tratta poi
GRATTERI:
certo
PM:
di entrare in un locale chiuso diciamo, tutta una serie di problemi
GRATTERI:
certo
PM:
allora magari architettarlo in modo tale da sottoporre anche
GRATTERI:
si
PM:
certi propri sospetti all'autorità giudiziaria
GRATTERI:
certo
PM:
anche in relazione
GRATTERI:
certo
PM:
a certe modalità
GRATTERI:
certo
PM:
insomma tutti noi facciamo
GRATTERI:
certo
PM:
quante volte
GRATTERI:
è ovvio
PM:
ci sono delle cose
GRATTERI:
è ovvio
PM:
e invece sostanzialmente si arriva ipotizzare perché poi quello che giustifica la presenza di armi
GRATTERI:
si
PM:
in relazione ad un, eventi esterni che non hanno poi nel concreto una portata particolarmente, no, cioè?
GRATTERI:
si, si, ho capito
PM:
perché i segni
GRATTERI:
si
PM:
le macchine non hanno segni di scalfittura o altro, le macchine non
GRATTERI:
io non, non
PM:
non sono state
GRATTERI:
obiettivamente noi non abbiamo fatto nessuna verifica sul momento sulle macchine
PM:
non ci sono, non c'è problema di danneggiamenti avute a queste macchine
GRATTERI:
no
PM:
là sul luogo non vengono trovate diciamo tracce, per esempio, se
GRATTERI:
questo
PM:
se ci sono scontri vicino allo stadio da, a un certo punto
GRATTERI:
guardi sul luogo poi comunque
PM:
ma era quel luogo lì
GRATTERI:
lei dice quando ha fatto il sopralluogo MORTOLA?
PM:
MORTOLA è andato dopo, pochi minuti dopo
GRATTERI:
si, si
PM:
non è che è andato dopo un'ora
GRATTERI:
si, si
PM:
quindi teoricamente se c'era, se si infrangevano 20 bottiglie, 30 bottiglie, MORTOLA diceva: caspita, qui è tutto pieno di vetril
GRATTERI:
guardi però mi perdoni
PM:
no, per dire
GRATTERI:
questo sempre, si, si, ha ragione
PM:
questa è un po' la questione
GRATTERI:
però questo detto dopo
PM:
è
GRATTERI:
poi non so se questa signora abbia detto il falso, questo mi consenta è una, un'acquisizione che io
PM:
dottore ne abbiamo decine
PM:
ci sono
PM:
forse di testimonianze di segno contrario, cioè voglio dire non è questo il problema
GRATTERI:
e no ho capito
PM:
il problema è partire
GRATTERI:
però quando uno valuta sulle testimonianze consigliere purtroppo
PM:
no, il problema è partire
GRATTERI:
si
PM:
dalla testimonianza principe, da chi ha visto, ha vissuto
GRATTERI:
la testimonianza principe
PM:
chi è stato la vittima
GRATTERI:
si perfetto
PM:
l'oggetto dell'atto
GRATTERI:
la testimonianza principe... E allora consigliere dice: di aver subito una aggressione, cioè un ufficiale di PG al comando di 4 pattuglie, viene a raccontarmi che subisce una aggressione, mi spiego? Viene bloccato in mezzo alla strada, tant'è che deve sollevare i segnali. Mò la ci sta il vice capo della polizia, io, il dirigente della DIGOS di Genova
PM:
dottore
GRATTERI:
il questore di Genova
PM:
questo ufficiale di PG
GRATTERI:
mi perdoni, scusi, questo dice
PM:
firma una relazione
GRATTERI:
si, perfetto, dove dice di essere aggredito
PM:
dove dice GRATTERI: si
PM:
a causa della ridotta ampiezza
GRATTERI:
si
PM:
della carreggiata
GRATTERI:
si
PM:
per altro in unico senso di marcia, a salire, le 4 autovetture in dotazione, di cui le ultime due recanti il colore di istituto si trovarono a stretto contatto con gli astanti
GRATTERI:
si
PM:
che accortisi del ridotto numero dei mezzi iniziarono il folto lancio di oggetti
GRATTERI:
esatto
PM:
e di pietre contro il contingente
GRATTERI:
Si
PM:
cercando di assaltare l'autovettura
GRATTERI:
cercando di assaltare l'autovettura
PM:
nella circostanza si vedeva chiaramente gridare: sono solo 4 sono solo 4!
GRATTERI:
e questo che cos'è mi scusi?
PM:
a tal punto
GRATTERI:
sono, sono d'accordo con lei sulla, che una cosa del genere avrebbe potuto essere probabilmente più dettagliata. Ma quando un ufficiale di PG mi dice che lo stanno assaltando ... cioè che ci sono 4 autovetture che stanno per essere assaltate, cioè quando mi parla di lanci di oggetti e pietre e me lo dice di persona
PM:
a tal punto
GRATTERI:
allora o questo mi dice il falso però
PM:
a tal punto
GRATTERI:
allora mi metto a confronto con DI BERNARDINI
PM:
prosegue. E' stato contestato il falso
GRATTERI:
bene
PM:
non stiamo scherzando
GRATTERI:
ma non sto scherzando nemmeno io, consigliere, mi perdoni
PM:
io non lo sto contestando a lei
GRATTERI:
qua c'è un ufficiale di PG
PM:
non lo sto contestando a lei
GRATTERI:
e no, mi scusi
PM:
e abbia pazienza
GRATTERI:
mi metta a confronto con DI BERNARDINI
PM:
io le sto, io le sto rileggendo, ma santo cielo, vogliamo capirci?
GRATTERI:
si, si ho capito
PM:
ho detto che lei riferendo di relato
GRATTERI:
si
PM:
può essere anche meno preciso perché riferisce di relato
GRATTERI:
ma io ho solo fatto una valutazione. Si, si, non voglio
PM:
se a DI BERNARDINI abbiamo contestato di aver scritto cose che non corrispondono al vero, abbiamo contestato a DI BERNARDINI che le ha scritte ... Prosegue DI BERNARDINI: a tal punto per altro inseguiti dalla folla, riuscivamo azionando anche i segnali di emergenza a guadagnare una via di fuga sempre sotto il tiro di oggetti contundenti per poi raggiungere l'altra unità operativa nella vicina via Trento. Questo in base alle emergenze finora acquisite è una palla!
PM:
anche perché ci doveva essere un macello là a terra
PM:
ha capito?
PM:
o anche uno
GRATTERI:
posso sapere
PM:
che
GRATTERI:
se me lo può dire
PM:
che
GRATTERI:
visto che siamo
PM:
mi scusi che
GRATTERI:
si
PM:
tuttavia l'episodio di ostilità nei confronti della pattuglia, che è un fatto verificato, sia da qualificarsi una aggressione, su questo siamo tutti d'accordo, punto. Va bene?
GRATTERI:
si
PM:
abbia pazienza! E tanto basta
GRATTERI:
SI
PM:
per voi e tanto è bastato per poter pensare che soggetti violenti, facinorosi o addirittura più pericolosi potessero essere asserragliati nell'edificio e quindi ci fossero elementi per effettuare una perquisizione. Siamo d'accordo su questo?
GRATTERI:
sicuramente
PM:
basta. Però dato che il dire il non vero, l'accentuare l'elemento, la pietra, la bottiglia ... il folto lancio il fitto lancio .. è un elemento che si assomma a tutti gli altri ... al verbale di arresto che descrive il folto, fittissimo lancio di pietre e oggetti, al verbale di arresto e di perquisizione che descrive il rinvenimento di numerose armi improprie, non si sa dove ... e di due molotov non si sa dove a questo punto ci consente di dire che chi ha firmato e presentato all'autorità giudiziaria a sostegno dell'arresto di 93 persone ... questi atti, ha coscientemente, coscientemente è la ipotesi, sopravvalutato, evidenziato falsato avvenimenti per sostenere le accuse che sosteneva nei confronti degli arrestati. Mi capisce?
GRATTERI:
o, si, si posso
PM:
quindi questo è un elemento perché se noi discutiamo sulla legittimità
GRATTERI:
posso
PM:
o meno, o sul fatto che questa pattuglia sia stata aggredita, abbiamo finito la discussione perché questa pattuglia è stata comunque in senso lato o in senso
PM:
oggetto di ostilità
PM:
oggetto di ostilità e tanto basta
GRATTERI:
oggetto di aggressione
PM:
e tanto basta
GRATTERI:
non solo di ostilità, cioè c'è un'attività attiva, c'è un'attività attiva, cioè voglio dire, un'attività attiva, cioè non c'è soltanto un, cioè
PM:
se leviamo
GRATTERI:
dico sono passati dice i poliziotti lì
PM:
se leviamo, se leviamo
GRATTERI:
c'è un'attività attiva che ripeto
PM:
attività attiva da dimostrare
GRATTERI:
ho capito, ma lo dice anche un testimone
PM:
perché
GRATTERI:
consigliere, mi scusi. Cioè lo dice l'ufficiale di PG, ameno che non dica il falso
PM:
benissimo
GRATTERI:
a me dice questo, a me e ad altre persone là dentro. Quindi un ufficiale di PG mi racconta questa storia, io non so se gli altri della pattuglia siano stati sentiti e se raccontino persone, cose diverse. Allora vuoi dire che DI BERNARDINI dice il falso. Se, se solo DI BERNARDINI dice, dice il falso questo allora vuoi dire che DI BERNARDINI dice, dice il falso. Non so se quelli, se il pattuglione
PM:
mi scusi
GRATTERI:
con DI BERNARDINI
PM:
lei
GRATTERI:
conferma questo o meno
PM:
mi scusi lei, lei
GRATTERI:
questo non lo so
PM:
lei gli atti non gli ha letti immagino
GRATTERI:
no, ho letto
PM:
perché se ne sarà disinteressato
GRATTERI:
no, scusi
PM:
nel momento del
GRATTERI:
in che senso mi sono disinteressato?
PM:
adesso gli ha letti mi ha detto in occasione
GRATTERI:
si certo
PM:
della sua audizione
GRATTERI:
si certo
PM
quindi è chiaro che si è andato a vedere le carte
GRATTERI:
si
PM:
però immagino che dirà come nel caso della perquisizione nella scuola KLEE, che poi non ha seguito la stesura degli atti di polizia giudiziaria quindi non sa
GRATTERI:
ma l'immagino non perché io mi disinteressi, consigliere, immagino, no per un criterio
PM:
come?
GRATTERI:
mi perdoni cioè
PM:
lei non ha letto successivamente
GRATTERI:
queste cose, mi perdoni, ma non, non mi permetta, non, non ritengo di poterle accettare in questa maniera perché io non m'immagino, io c'ho un mio costume e dovere professionale, reagisco secondo quel mio costume e dovere
PM:
però
GRATTERI:
per cui se sbaglio
PM:
non venga a citare atti
GRATTERI:
no, no
PM:
processuali
GRATTERI:
no, ma io sola
PM:
dicendo c'è un testimone quando lo sa ce ne possono essere 40
GRATTERI:
infatti glielo sto chiedendo
PM:
nel senso contrario
GRATTERI:
noi stiamo ragionando ... Lei mi, lei mi fa un ragionamento generico, mi perdoni, no, mi scusi, lei mi sta facendo un ragionamento
PM:
in questo momento
GRATTERI:
mi permette un
PM:
in questo momento
GRATTERI:
io voglio anche, io voglio essere di aiuto per ricercare la verità
PM:
io in questo momento
GRATTERI:
mi deve consentire
PM:
io in questo momento
GRATTERI:
si
PM:
le sto dicendo
GRATTERI:
si
PM:
le sto spiegando
GRATTERI:
si
PM:
il perchè
GRATTERI:
si ma
PM:
dell'esistenza sui dettagli lei
GRATTERI:
ma lei
PM:
non deve
GRATTERI:
mi consente
PM:
non deve giustificarsi su
GRATTERI:
mi consente
PM:
non deve giustificarsi su DI BERNARDINI
GRATTERI:
ma lei, ma lei
PM:
ci penserà DI BERNARDINI a giustificarsi
GRATTERI:
ma lei pensa che anche io mi sono posto il problema di quello che è successo, e anche io mi sono dato delle domande, mi scusi, mi sono dato delle risposte. Perché scusi lei mi sta formulando le sue teorie giustissime perché a fronte
PM:
no, io non le sto formulando le mie teorie
GRATTERI:
no, no, mi perdoni perché le sue accuse, no, no, le chiedo scusa
PM:
abbia pazienza
GRATTERI:
mi sono espresso male
PM:
lei
GRATTERI:
le chiedo scusa
PM:
giustamente si irrita dicendo
GRATTERI:
le chiedo scusa, no, no, mi rimangio subito
PM:
le dico che si è disinteressato
GRATTERI:
mi rimangio subito, mi rimangio subito
PM:
si consente
GRATTERI:
le chiedo scusa, le chiedo scusa
PM:
le due molotov non hanno proprio posto
GRATTERI:
no, no, sono d'accordo con lei
PM:
non sono teorie, altre
GRATTERI:
le chiedo scusa, le chiedo scusa. Però mi consenta anche io, io posso essermi fatto delle mie idee su questo e io posso, sono testimone diretto, sono testimone diretto di quello che è stato il racconto di DI BERNARDINI. Non sono testimone diretto di quello che è successo alla scuola. Sicuramente qualcuno alla scuola ha, ha fatto cose che non doveva fare
PM:
però scusi
GRATTERI:
questo
PM:
noi stiamo cercando di ricostruire innanzitutto dei fatti, no?
GRATTERI:
si
PM:
no, perché noi andiamo troppo avanti poi
GRATTERI:
si
PM:
cioè io una cosa molto più modesta che volevo chiedere era questo
GRATTERI:
si
PM:
visto che il fatto rappresentato
GRATTERI:
si
PM:
era appunto il fitto lancio
GRATTERI:
si
PM:
di oggetti
GRATTERI:
di oggetti
PM:
nei confronti delle due macchine
GRATTERI:
si
PM:
con aggressione eventualmente
PM:
la fuga sempre sotto il tiro di oggetti contundenti
PM:
ecco
GRATTERI:
si
PM:
allora le due cose che si potevano fare subito: andarsi a vedere le macchine, vedere se qualche agente era ferito e vedere in quella caspita di strada che cosa ci sta. Ma guardi
GRATTERI:
era, si
PM:
l'ultima partita che ho visto qua, c'era stato un fitto lancio di bottiglie e
PM:
lo sa che non c'è stato un agente a testimoniare questo?
PM:
cioè
PM:
ma le pare, ma le pare decente?
PM:
cioè il problema che noi non abbiamo nessuna
P.M:
una pattuglia formata non so, da 4 macchine, con chissà quanto personale, DI BERNARDINI che mi dice: un agente del reparto mobile mi ha detto: dottò ci hanno tirato di tutto!
PM:
si, ma questo siamo già nel processo
PM:
ma le pare , le pare
PM:
io parlo nella logica ex ante perché forse la preferisco sempre non la ricostruzione
GRATTERI:
si
PM:
con gli atti in mano. Cioè io mi domando una cosa, perché la mia domanda iniziale era quando parte MORTOLA per il
GRATTERI:
si
PM:
benedetto sopralluogo
GRATTERI:
sopralluogo
PM:
insomma qui andavano verificate dei fatti che già erano stati praticamente raccontati da DI BERNARDINI qui
GRATTERI:
si
PM:
danni a cose o anche eventualmente a persone però agenti feriti fortunatamente non ce ne erano, ma almeno a cose si, perché allora onestamente mi dica, al di là delle cose, c'erano anche gli autoblindo militare ma se io comincio a lanciare delle pietre contro una macchina normale, perché le vostre erano macchine normali, comunque si infrange un vetro
GRATTERI:
certo
PM:
si ammacca qualcosa, almeno c'è una constatazione. E poi si va sul posto e se questi erano cose che li inseguivano addirittura buttandogli bottiglie sassi eccetera, qualcosa per terra si trovava. Non quelli che…
GRATTERI:
si
PM:
…bevevano birra solamente
GRATTERI:
consigliere ma la finalità
PM:
dopo
GRATTERI:
si
PM:
allora domanda
GRATTERI:
si
PM:
chi a un certo punto organizza questo, questo.questo iniziale sopralluogo
GRATTERI:
si
PM:
si pone poi a un certo punto questo problema? Cioè quando questo torna, gli si dice: ma scusa MORTOLA ma che caspita hai trovato?
GRATTERI:
ma in effetti, ma ripeto MORTOLA
PM:
questo ...
GRATTERI:
torna
PM:
poi questo è l'inizio della liberazione poi
GRATTERI:
si, MORTOLA torna e
PM:
quando MORTOLA torna
GRATTERI:
conferma quello probabilmente avendo valutato male ora diciamo
PM:
ma quello, volevo dire, qualcuno gli avrà detto. MORTOLA ma tu queste caspita di pietre, di bottiglie, le hai viste rotte? Lei hai viste?
GRATTERI:
questo non lo so se qualcuno glielo ha chiesto
PM:
nessuno, lei ha pensato di chiederlo? Va bè!
GRATTERI:
MORTOLA, io ricordo che quello
PM:
questo, la mia domanda
GRATTERI:
si
PM:
era molto più modesta
GRATTERI:
ho capito
PM:
che non le teorie
GRATTERI:
ho capito
PM:
ma solo di vedere poi questo sopralluogo in che cosa stava
GRATTERI:
MORTOLA, MORTOLA
PM:
consisteva
GRATTERI:
confermò nel suo racconto quello, la, la situazione che era stata descritta da DI BERNARDINI, ovviamente, in termini diversi perché DI BERNARDINI la raccontava come se l'avesse vissuta direttamente, MORTOLA la racconta ... Poi non so MORTOLA fino a che punto si è avvicinato sul posto perché insomma io non so se sia transitato, se è passato da quella strada o si è fermato a 500 metri da quella strada
PM:
perché poi cioè
GRATTERI:
bisognerebbe chiedere a MORTOLA, si
PM:
nel momento in cui MORTOLA assume a questo punto dopo
GRATTERI:
si
PM:
secondo la sua ricostruzione, ma mettiamo anche prima
GRATTERI:
si
PM:
però mettiamo dopo che forse
GRATTERI:
si
PM:
è più coerente, assume l'informativa: ma chi caspita ci sta in questa scuola?
GRATTERI:
si
PM:
e parla con una persona
GRATTERI:
si signore
PM:
ecco, di questo colloquio
GRATTERI:
si
PM:
avete, lo avete sentito, vi è stato riferito?
GRATTERI:
no, lo ha avuto lui questo colloquio
PM:
e che cosa vi ha riferito?
GRATTERI:
ha detto
PM:
perché qua c'è un altro episodio
GRATTERI:
si
PM:
molto significativo
GRATTERI:
io guardi le dico
PM:
questa persona dice cose diverse da quelle che dice MORTOLA su informativa
GRATTERI:
e ho capito
PM:
e che per carità può darsi che MORTOLA abbia detto il giusto e quell'altro il falso. Però sta di fatto che la fonte di riferimento a cui si riferisce MORTOLA, perché
GRATTERI:
MORTOLA ci disse
PM:
avrebbe assunto informazioni inquietanti sulla presenza di queste cose, in realtà non gli vengono da quella fonte
GRATTERI:
MORTOLA ci disse
PM:
è
GRATTERI:
questo ricordo e questo l'ho trovato confermato nella relazione che ho riletto, che aveva contattato questo KOVAC
PM:
KOVAC
GRATTERI:
e che questo gli aveva detto che, dopo la cosa, erano andati via e che in effetti, cioè non sapeva in effetti, il centro nella disponibilità di chi fosse ... O qualche cosa del genere insomma
PM:
si, però era un luogo dormitorio sostanzialmente, non era un luogo dove erano state concepite attività particolari
GRATTERI:
no, guardi perché io sempre per averlo saputo dopo
PM:
è
GRATTERI:
poi ho letto testimonianze di persone che, cittadini che stavano là vicino, che avrebbero notato gente, ragazzi in quell'istituto che si calavano il cappuccio, che
PM:
ma questo quando?
GRATTERI:
questo sta negli atti, guardi
PM:
ma questo successiva...
GRATTERI:
si, io sto dicendo dopo
PM:
facciamola, facciamola ex ante
PM:
siccome il dottor MORTOLA
GRATTERI:
ma ho precisato, ma ho precisato
PM:
siccome il dottor MORTOLA
GRATTERI:
siccome ho capito nella domanda del, si
PM:
ma il dottor MORTOLA qui interrogato da noi c'ha detto: dottore ma non ho visto che qualcuno di questi che abbiamo arrestato aveva precedenti penali? E dottor MORTOLA bisognava saperlo prima non dopo!
GRATTERI:
sicuramente
PM:
è giusto?
GRATTERI:
però ripeto io ho precisato, ho chiarito
PM:
no, ho capito
GRATTERI:
forse ho inteso male la sua domanda, perché, no, lei mi ha detto che in quella scuola era stata
PM:
cioè nella constatazione
GRATTERI:
si
PM:
diciamo ex ante che facevate
GRATTERI:
si
PM:
voi che valutazione facevate di quel luogo diciamo così che avevate individuato
GRATTERI:
io ho capito, guardi, io ho capito che in quella scuola, in quella circostanza si trovasse delle persone perché erano descritte come i black bloc, uguali a quelle che avevano saccheggiato la città nei giorni e nei pomeriggi precedenti. Questo è stata la percezione della, della
PM:
ma questo sulla base della notizia che ormai era, era fuori controllo da parte del GSF?
GRATTERI:
no, no sulla base di tutto
PM:
questo, questo luogo
GRATTERI:
sulla base di tutto consigliere
PM:
era stato assegnato
GRATTERI:
si
PM:
diciamo così
GRATTERI:
si
PM:
teoricamente
GRATTERI:
si
PM:
al GSF per ospitare
GRATTERI:
si
PM:
le persone
GRATTERI:
si
PM:
che venivano eccetera, eccetera
GRATTERI:
si
PM:
cioè il fatto di dire: cioè guarda che non è più così
GRATTERI:
si
PM:
perché il luogo è ormai abbandonato a se stesso
GRATTERI:
si
PM:
è una notizia che viene riferita a tutti da MORTOLA?
GRATTERI:
si
PM:
cioè se MORTOLA avesse detto
GRATTERI:
MORTOLA ha contattato ...
PM:
avesse detto: guarda che però ci risulta che questo luogo è tuttora nella disponibilità del G.S.F. perché lì c'è da una parte il centro stampa e dall'altra parte ci sono dei giovani che più o meno a vario titolo sono ospitati a dormire
GRATTERI:
guardi io
PM:
è
GRATTERI:
noi stiamo ragionando
PM:
è
GRATTERI:
su quello che io ho visto e su quello che io ho letto, io ho visto e ho ascoltato questo, cioè che mi ha detto DI BERNARDINI e quello che ha detto MORTOLA a tutti
PM:
si
GRATTERI:
poi ho letto, dopo anche
PM:
si
GRATTERI:
spiego, io, per cui mi sono fatto anch'io le mie idee, mi spiego? lo quello che ho visto e le cose che e il giudizio che mi sono fatto quella sera è stato che quel posto, in quel posto potevano trovarsi delle persone che erano dello stesso gruppo, della stessa natura, della stessa estrazione di quelle che avevano saccheggiato la città. Tant' è che da entrambi vengono, come posso dire, rappresentate, indicate con queste tute nere. Va bene? lo questo giudizio mi sono fatto. Sul posto va il dirigente della DIGOS che ha molta più competenza di me in questo, mi da questa, questo elemento di valutazione ed io questo elemento mi faccio. Questo il, voglio dire, è il mio
PM:
ma quand'è
GRATTERI:
poi mi faccio altri elementi di valutazione, ma sono successivi al fatto, perché poi leggo di gente, da testimoni, di gente che entrava e usciva ferita, di gente che scardinava il soffitto, ... per ... per, prendeva pezzi di cemento. Cioè poi mi posso fare, che non c'entrano niente con quello che lui, lei dice. Però mi faccio la mia valutazione, ma quello che io so di quella sera è questo. Cioè quello che dice MORTOLA è quello che dice DI BERNARDINI, altro io non so. Sul posto, voglio dire, se ci fossi andato io probabilmente mi sarei sbagliato, se ci va MORTOLA che per noi è, per me soprattutto è il tecnico, nel senso che è quello che ha una cognizione, una competenza specifica sulla questione. Voglio dire ... cioè per me
PM:
sta di fatto che
GRATTERI:
si
PM:
in difetto di elementi investigativi
GRATTERI:
si
PM:
precedenti
GRATTERI:
si
PM:
o di qualsiasi diciamo risultato di intelligence
GRATTERI:
si
PM:
in qualsiasi modo la vogliamo definire ... quanto ad attività informativa, gli elementi sulla base dei quali si è sospettato che ci fossero nell'edificio scolastico appartenenti, diciamo, ai gruppi più violenti, sono stati l'episodio di ostilità manifestato, o aggressione, come lo vuole chiamare lei, nei confronti di DI BERNARDINI della pattuglia ... l'abbigliamento costituito, diciamo, da, l'indossare indumenti di colore nero, perché noi diciamo tute nere e facciamo riferimento quasi a una sorta di divisa ... Ora guardi gli arrestati della DIAZ;, credo, non so, che su 93, 3 o 4 avessero, indossassero indumenti neri
GRATTERI:
ne sono stati trovati tantissimi
PM:
sono stati poi
GRATTERI:
gli indumenti
PM:
sono stati aperti tutti gli zaini, però è evidente che a meno che non vogliamo ipotizzare, è sempre ipotizzabile tutto, che nel momento in cui si è chiuso il cancello si fossero cambiati d'abito e questi
GRATTERI:
io posso anche ipotizzare, mi scusi consigliere, che magari sono stati avvertiti, non lo so cioè. Nel campo delle ipotesi, posso ipotizzare tutto
PM:
certamente
GRATTERI:
posso ipotizzare che la telefonata ad esempio di MORTOLA possa avere determinato qualcuno ad avvisarli, non lo so, cioè posso ipotizzare tutto. Noi stiamo ragionando su quello che è successo prima
PM:
dottore
GRATTERI:
quello che è successo prima e quello che DI BERNARDINI ha detto a noi, la percezione di una aggressione
PM:
la percezione
GRATTERI:
cioè non la, si
PM:
stiamo dicendo un'altra cosa, perché lei utilizza poi dei elementi successivi, d'accordo?
GRATTERI:
si, si, l'ho chiarito
PM:
allora noi dobbiamo pensare che
GRATTERI:
anche lei mi perdoni
PM:
noi dobbiamo
GRATTERI:
ha utilizzato elementi successivi
PM:
io devo utilizzare elementi successivi
GRATTERI:
ho capito
PM:
a differenza sua
PM:
facciamo il patto che nessuno li utilizza più
PM:
noi dobbiamo
PM:
e facciamo ex ante
PM:
noi dobbiamo ricostruire quali erano gli elementi in vostro possesso
PM:
allora
GRATTERI:
si
PM:
per effettuare la perquisizione
GRATTERI:
esatto sono quelli esposti
PM:
gli elementi
GRATTERI:
da DI BERNARDINI e MORTOLA
PM:
gli elementi sono, gli elementi sono: l'aggressione
GRATTERI:
si
PM:
effettuata con le modalità descritte dal dottor DI BERNARDINI
GRATTERI: 
Si
PM:
e quelli evidenziati dal sopralluogo ...

FINE LATO A - CASSETTA N.267/02 - DUPLICATO N.103/02
INIZIO LATO B - CASSETTA N.267/02 - DUPLICATO N.103/02


PM:
...e in una riga con due battute chiude dicendo che: ci sono molte persone la maggior parte vestite di nero, che hanno un consistente numero di bottiglie di vetro contenente birra. Non c'è molto, no c'è molto per ipotizzare l'appartenenza a un'associazione denominata black bloc, a una associazione a delinquere. Non c'è molto ... non c'è molto, a mio avviso, lo prenda come valutazione, che chi le parla le fa, quindi non un dato, una valutazione benissimo
GRATTERI:
certo
PM:
io gliela offro ma
GRATTERI:
si, si
PM:
non è il Vangelo ecco ... Non c'è molto sulla base appunto di quello che è stato ufficialmente riferito. Allora ci siamo chiesti, più volte abbiamo chiesto alle persone che interrogavamo, se da qualsiasi altra parte ci fossero notizie un pochino più precise: un informatore, la notizia più confidenziale. Perché in quel, perché comunque facesse ipotizzare che in quell'edificio ci fossero, non solo, diciamo 4 o 5 o 20 o 30 cosiddetti facinorosi e violenti, ma ci fossero persone dotate di una consistente pericolosità, effettivamente ci fossero informazione che in quell'edificio ci fossero appartenenti davvero al cosiddetto black bloc, ecco. Informazioni più consistenti che onestamente non appaiono dagli atti trasmessi all'autorità giudiziaria ma che potevamo sospettare o presumere ci fosse e che non era necessario rivelare diciamo negli atti di PG per quanto poteva, eh, essere necessario. Lei mi conferma e ci conferma che in realtà quegli elementi che sono così scarnamente elencati e offerti all'autorità giudiziaria erano i soli di cui eravate in possesso?
GRATTERI:
per quanto mi consta si
PM:
certo
DIFENSORE:
eh, signor pubblico ministero, solo un dato di fatto visto che in questa sua ricostruzione di domande si è fatto riferimento al dato che il dottor MORTOLA si sia fermato 70 metri prima
PM:
si, è, è, l'ho presa dal suo
DIFENSORE:
si, si, certo, però questo è un dato che non risulta dalla relazione di servizio, ritengo
PM:
no, non c'è
DIFENSORE:
llo fa successivo, cioè il dato era che MORTOLA, ritengo di aver letto anch'io. Parla di essere passato nelle strade adiacenti all'istituto DIAZ
PM:
no mi scusi il dottor
DIFENSORE:
quindi il dato dei 70 metri è un dato successivo no perché
PM:
il dottor, no
DIFENSORE:
voglio dire
PM:
ex ante
DIFENSORE:
ex
GRATTERI:
certo
PM:
no, il dottor
DIFENSORE:
no, di conoscenza ex post per noi in questo momento
GRATTERI:
certo, certo
PM:
mi scusi, ma perché sono andato a controllare questo dato? Cioè per vedere se MORTOLA
DIFENSORE:
ma io l'ho voluto fare esclusivamente perché il signore ha detto stiamo (?)
GRATTERI:
... in quel momento
DIFENSORE:
ecco, tra le cose che in quel momento si conosceva il fatto dei 70 metri non c'era
PM:
no, mi scusi, io sono andato a controllare questo dato che è aggiuntivo, perché il dottor MORTOLA ha specificato che si è fermato a una settantina di metri perché il
dottor GRATTERI ha detto: è andato a fare un sopralluogo, mi sembra di ricordare con una vespa
GRATTERI:
si, si
PM:
e mi sembra che abbia detto anche lui
GRATTERI:
si
PM:
con una vespa e non so a quanto si sarà fermato
GRATTERI:
no
PM:
ma mi sembra
GRATTERI:
ho detto dopo, dopo ho detto: a meno che ... mi pare di aver detto: MORTOLA non si sia tenuto distante ... o forse qualcosa del genere, va bè comunque
PM:
comunque è un dato che non risultava ...
GRATTERI:
no, non lo sapevo, comunque la distanza diciamo
PM:
comunque...
GRATTERI:
non gliela chiedemmo probabilmente, non
PM:
non rappresentato insomma
PM:
poteva essere anche logico presumere non fosse proprio davanti alla porta perché insomma MORTOLA
GRATTERI:
assolutamente no
PM:
e allora
GRATTERI:
assolutamente no
PM:
in qualche modo
GRATTERI:
diciamo la, il racconto che lui fece, ripeto, nella sostanza ci confermò quello che era stato detto da DI BERNARDINI
PM:
certamente
GRATTERI:
ecco questo era
PM:
mi scusi però è una cosa che non sono mai riuscito a capire
GRATTERI:
si
PM:
se il racconto che vi fece
GRATTERI:
si
PM:
è quello che c'è nella relazione che lui ha sottoscritto, secondo me, non conferma niente, c'è qualcosa di più che deve confermare perché uno che dice che vede gente che beve birra, cioè non conferma niente. Non da un quadro di pericoiosità, mi scusi. Lo da? E ne prendo atto. Da un quadro di pericolosità?
GRATTERI:
secondo me si, perché voglio dire in quel momento io, io non sono, se lei mi dice: vai a fare un sopralluogo a Palermo per capire che cosa si può trovare in una determinata situazione, io ho elementi molto superiori a quelli che può avere MORTOLA, con riguardo a cosa nostra. Se lei mi dice quello che: vai a fare un sopralluogo alla DIAZ e vedi quello che trovi, io non saprei da dove cominciare, per cui mi rimetto al
PM:
ma non va a fare un sopralluogo non so dove, va a fare un sopralluogo
GRATTERI:
ma questo
PM:
davanti a due edifici scolastici
GRATTERI:
ho capito, ma questo
PM:
uno dei quali è adibito a dormitorio
GRATTERI:
ma questo lo sa lui
PM:
e a centro di raccolta di giovani di tutto il mondo che erano venuti e che il per, su, diciamo
GRATTERI:
ma questo mi perdoni, questo lo diciamo ex post
PM:
tutti, no e che ex post
GRATTERI:
perché giovani da tutto il mondo
PM:
lei doveva ben sapere che quell'edificio era
GRATTERI:
ho capito, ma mi perdoni, giovani da tutto il mondo, non tutti erano pacifici
PM:
stato concesso dagli enti locali
GRATTERI:
perché ci sono testimonianze ex post che dicono che non tutti i giovani erano pacifici, mi perdoni. MOR... se questo MORTOLA lo sapesse o no, non lo so. lo cioè, ci sono le testimonianze
PM:
comunque possiamo forse poi diventa un pò ozioso
PM:
ma si
PM:
questo discorso, facciamo una cosa che lei conferma che gli elementi oggettivi come sono inseriti nelle relazioni sono quelli realmente rappresentati prima della deliberazione. Questo è il concetto
GRATTERI:
si
PM:
che non ci furono elementi ulteriori, le dico questo
GRATTERI:
si
PM:
perché , per esempio nel, questa è un'altra indagine
GRATTERI:
si
PM:
ma posso, sia, secondo quello che riferiscono per esempio alcuni capi squadra del
GRATTERI:
si
PM:
dei reparti mobili di Roma, si parlava, si senti..., loro avevano sentito che c'erano degli informatori interni addirittura a questo edificio, che avevano dato espressa indicazione della presenza di black bloc e che quindi si aspettava il via anche da informatori interni. Quindi voi
GRATTERI:
questo si
PM:
anche informalmente, da parte di MORTOLA o di altri non avete sentito
GRATTERI:
no
PM:
della presenza per esempio di infiltrati?
GRATTERI:
io personalmente no
PM:
quindi MORTOLA non fece presenza comunque che poi sono quelle cose che non si mettono evidentemente nei rapporti di polizia giudiziaria
GRATTERI:
ma guardi non, probabilmente non si dicono nemmeno a me
PM:
cioè non c'è un quid pluris parliamoci col vecchio latinorum
GRATTERI:
si, si, ho capito
PM:
non c'è un quid pluris rispetto a quello che è rappresentato
GRATTERI:
io mi feci
PM:
nelle relazioni?
GRATTERI:
no
PM:
voi
GRATTERI:
voglio dire poi, ripeto, io sotto il profilo delle, delle competenze non avevo le conoscenze e le competenze, non conoscevo tutto ciò che era accaduto, i loro contatti con il GENOA SOCIAL FORUM, i loro contatti con le singole persone, non, erano fuori dalla mia portata e dalla mia conoscenza queste cose
PM:
dato che una riunione e due riunioni
GRATTERI:
si
PM:
sono state fatte
GRATTERI:
no, no, con riguardo a questo, si
PM:
allora, voglio dire, è presumibile che gli elementi di conoscenza fossero condivisi anche se non raccolti da lei o
GRATTERI:
guardi se MORTOLA avesse un rapporto confidenziale con qualcuno non sarebbe venuto a dirlo a me come se io avessi un rapporto
PM:
l'avrebbe rivelato alla riunione
GRATTERI:
no
PM:
no, ma il problema è questo
GRATTERI:
assolutamente
PM:
quando si
GRATTERI:
io non lo farei se MORTOLA lo fa non lo so
PM:
quando c'è la messa in campo
GRATTERI:
io non lo farei
PM:
quando c'è la messa in campo
GRATTERI:
si
PM:
di tutti gli elementi
GRATTERI:
si
PM:
che servono per deliberare, ci possono essere elementi anche riservati che magari non vengono affidati alla relazione ufficiale
GRATTERI:
ma non
PM:
ma che costituiscono momento importante
GRATTERI:
ma non
PM:
per deliberare in un certo senso
GRATTERI:
ma guardi io non lo escludo ecco allora
PM:
questo è il discorso
GRATTERI:
allora non escludo che ci siano state, non ho cognizione, punto primo, non escludo che ci siano state, se io avessi un rapporto confidenziale con qualcuno non lo dico. Non ho motivo di dirlo a un mio superiore
PM:
ho capito
GRATTERI:
se lui
PM:
ma dato che
GRATTERI:
se lui ce l'avesse io non lo so. lo ad esempio, mi perdona solo un attimo, io ho letto una relazione tra le carte che sono riuscito a trovare, in una relazione che c'era personale della DIGOS, che faceva una sorta di attività di vigilanza, all'esterno mentre c'era la perquisizione in corso, c'erano, c'era, c'è una relazione che c'ho qua, guardi. Cosa che io non sapevo ad esempio, io che ne so che là erano state previste, avranno avuto le loro ragioni per fare queste attività ma io non lo sapevo, perché non era nella mia competenza questo. C'erano tre della DIGOS che avrebbero indicato a qualcuno ... Ecco qua: gente che stava uscendo, che stava cercando di scappare...
PM:
questa che cos'è?
GRATTERI:
una relazione di servizio dell'8 agosto
PM:
a firma?
GRATTERI:
di, sono tre funzionari, tre agenti della DIGOS, I sottoscritti, sovrintendente polstato BASSANI, PANTANELLA e GARBATI BARBARA riferiscono che nella serata del 21 luglio alle 23 e 20 circa come da disposizione, ci siamo recati in questa via Cesare Battisti presso la scuola DIAZ, con il compito specifico di effettuare un servizio di osservazione all'esterno di detto istituto. Giunti sul posto dopo circa 20 minuti, mentre era già in corso l'operazione da parte di altro personale polstato ci posizionavamo tra via Cesare Battisti e piazza Navarra al fine di svolgere il servizio di cui sopra. Successivamente notavamo che da una finestra dello stabile posta alla nostra destra rispetto al mare, una persona stava effettuando riprese video verso il personale operante. Nel contempo, notavamo alla finestra accanto alla presenza di personale, la presenza di operatori di polizia con pettorina al quale gesticolando indicavamo la presenza di altre persone intente ad effettuare altre ed altro. lo che ci fosse gente, ad esempio che stava facendo attività di osservazione non lo sapevo, ma non ero tenuto a saperlo, perché rientrava nei compiti specifici della DIGOS
PM:
ma questo era già nel corso dell'operazione
GRATTERI:
questa è la relazione che ho visto
PM:
la cosa che si diceva se prima
GRATTERI:
si
PM:
erano stati presentati degli elementi
GRATTERI:
non lo so consigliere
PM:
ulteriori rispetto
GRATTERI:
non lo so, non lo so
PM:
a questo
PM:
no, davanti a lei
GRATTERI:
ripeto, ripeto
PM:
quando
GRATTERI:
no, davanti a me , no
PM:
eravate in questura?
GRATTERI:
non escludo che possa cioè, davanti a me no, davanti a me no, cioè non si è mai
parlato di infiltrati o cosa, non lo so. Cioè io so, avevo percepito che ciascuno di loro, soprattutto dei funzionari, avesse dei referenti, avesse dei contatti. Questo l'avevo percepito tranquillamente, perché me ne accorgo insomma. Però non mi sono permesso di chiedere perché, per come, con chi, per quale, per quale ragione, in relazione a che cosa, in funzione di che cosa, per quale finalità. Non era un compito mio. lo quella sera ho percepito che il dottor DI BERNARDINI aveva subito una aggressione. Ho percepito che il dottor DI BERNARDINI, ripeto, si è portato dietro questa ragazza, la quale ragazza era stata direi pesantemente rimproverata dal restante, almeno così mi si disse, cioè questo mi è stato detto, non l'ho visto pesantemente rimproverata dal restante personale di DI BERNARDINI perché li aveva portati in una strada dove avevano subito questa aggressione. Ora di fronte a questo e di fronte a quello che dice MORTOLA, che è l'esperto del posto, io voglio dire, l'avrei fatta la perquisizione. Poi può darsi che io mi sbagli, pago, ma non lo so
PM:
però dottore qui allora vogliamo non capirci
GRATTERI:
si, no, perché non vogliamo capirci?
PM:
perché la premessa è, la premessa è, la perqui... Bastava forse anche meno, ma noi vogliamo capire se gli elementi che avevate sono quelli esattamente rappresentati o no
GRATTERI:
io si
PM:
lei lo sa che
GRATTERI:
per quanto mi riguarda si, quelli erano
PM:
quando il dottor MORTOLA è stato sentito a sommaria informazione
GRATTERI:
io so?
PM:
lei lo sa
GRATTERI:
si
PM:
che il dottor MORTOLA
GRATTERI:
si
PM:
è una domanda retorica, io so che non lo sa perché
PM:
glielo sta dicendo adesso
PM:
quando è stato sentito
PM:
sappia che
PM:
a sommare
PM:
sappia che
PM:
a sommaria informazione
GRATTERI:
si
PM:
neppure mi ha detto come si chiamava il signor Stefano KOVAC, il cui nome è uscito poi nella commissione parlamentare. Il dottor MORTOLA era davanti all'autorità giudiziaria
GRATTERI:
certo
PM:
e mi ha detto che fonte confidenziale gli aveva detto che
GRATTERI:
io l'ho detto alla commissione, se lei trova negli atti
PM:
il dottor MORTOLA
GRATTERI:
si, ho capito consigliere, ma io che
PM:
mi ha detto addirittura, manco il nome mi ha fatto di Stefano KOVAC, permettendomi di riscontrare ciò che ha detto, m'ha detto fonte confidenziale
GRATTERI:
ma io l'ho detto alla commissione
PM:
ma ha
GRATTERI:
se lei guarda negli atti
PM:
ma ha capito?
GRATTERI:
si, si, ma lei guarda negli atti
PM:
allora dal
GRATTERI:
io l'ho detto alla commissione questo
PM:
momento che il dottor MORTOLA mi dice che fonte confidenziale li rappresenta, mi autorizza a ritenere che magari ci fossero state qualche altra informazione ulteriore che MORTOLA magari ha trasferito a qualcuno di voi, magari non a lei
GRATTERI:
non a me
PM:
a qualcuno di voi virgola, magari non a lei e lei conferma: no, non a mei Perché si potesse in qualche modo meglio organizzare o capire qual era la consistenza dell'obiettivo. Allora dobbiamo prendere atto che per quanto la riguarda lei non può confermare anzi assolutamente ignora se ci fossero altri elementi diversi da quelli
GRATTERI:
in mia presenza
PM:
che lei ha riferito qua e che appaiono negli atti
GRATTERI:
non me li ricordo e non
PM:
benissimo
GRATTERI:
non mi pare direi
PM:
perfetto
GRATTERI:
non mi pare.
PM:
il dottor PINTO le ha ricordato, no perché noi abbiamo avuto, noi dobbiamo sentire le dichiarazioni di tutti
GRATTERI:
certo
PM:
ecco, abbiamo avuto anche dichiarazioni da parte di coloro che ci dicevano che c'erano degli infiltrati, avevano sentito informatori. Noi dobbiamo anche valutare questa possibilità. D'accordo?
GRATTERI:
io le dico, queste cose le ho dette davanti al parlamento
PM:
per poi alla fine valutare complessivamente la situazione. E quelle anticipazioni di valutazione che in particolare le ho fatto sulla veridicità o meno, o verosimiglianza o meno, delle modalità di quell'aggressione, ecco sono frutto di una valutazione già di un consistente numero di atti processuali. Quindi lei cita il testimone, sappia che la rappresentazione di quel episodio è stata, è fatta in maniera del tutto diversa da tante altre persone. E lo stesso DI BERNARDINI, l'estensore della relazione, non è stato diciamo molto di aiuto nel ricostruire esattamente come..
GRATTERI:
si, si ho capito
PM:
…qual è stata la dinamica di questa aggressione. E al dottor DI BERNARDINI ovviamente si è richiesto più precisione di quanto non si è richiesto oggi a lei che per l'ennesima volta ripeto, deve soltanto riferire di relato. In quella riunione lei, mi sembra di aver colto, ha detto che esternò delle perplessità sulla opportunità di intervenire subito proponendo addirittura la perquisizione
GRATTERI:
l'indomani
PM:
di farla l'indomani. E lei disse, c'è, le dissero, adesso le chiedo
GRATTERI:
si
PM:
di specificare esattamente un po' e da chi che c'era un problema di urgenza perché già un'altra perquisizione aveva dato esito negativo perché si era andati all'indomani e non si era trovato nessuno
GRATTERI:
la mattina precedente
PM:
la mattina precedente. Lei ha pensato di ricollegare quella, questo esito negativo alla richiesta di perqui...
GRATTERI:
esatto
PM:
di intervento che le aveva fatto il prefetto ANDREASSI il venerdì sera che poi era stata lasciata cadere. Adesso si che poi
GRATTERI:
con me
PM:
esatto con lei
GRATTERI:
io dopo l'ho collegata
PM:
poi lei era stata fatta cadere
GRATTERI:
non so se sia stata fatta, se non sia stata fatta, ritengo mi pare di ricordare che qualcuno mi disse che era stata fatta. Non so da chi, comunque non venimmo più coinvolti noi
PM:
se ricordo bene
GRATTERI:
In questa cosa
PM:
lei ha detto però
GRATTERI:
si
PM:
vorrei una sua conferma che fu il prefetto ANDREASSI a dire che era meglio farla subito
GRATTERI:
su questo guardi si
PM:
ecco
GRATTERI:
su questo
PM:
io l'ho richiamata
GRATTERI:
non so, si
PM:
perché mi permetto
GRATTERI:
non vorrei essere impreciso
PM:
mi permetto di dubitare
GRATTERI:
si
PM:
perché sia il prefetto ANDREASSI che
GRATTERI:
si
PM:
il dottor MURGOLO
GRATTERI:
Si
PM:
che a lui faceva riferimento, ci hanno riferito situazione del tutto opposta nel senso che proprio perché le loro preoccupazioni erano mirate
GRATTERI:
si
PM:
soprattutto al mantenimento dell'ordine pubblico
GRATTERI:
certo
PM:
ed essendo quella sera, una sera piuttosto delicata per la prevista partenza
GRATTERI:
si
PM:
di un consistente numero di persone con intasamento alla stazione Brignole, eccetera, eccetera
GRATTERI:
si
PM:
quell'operazione, la pericolosità o l'inopportunità di quella perquisizione venne, come dire, era una preoccupazione
GRATTERI:
si
PM:
soprattutto che proveniva da loro
GRATTERI:
si, Le chiedo scusa se mi correggo. Non, mi pare di aver detto, di aver citato soltanto il prefetto ANDREASSI, ma ho citato anche mi pare il questore, il, e qualche altro funzionario che era lì presente, il dottor MOR... eh
PM:
si, ma noi sappiamo
GRATTERI:
GIOVANNI LUPERI, non, cioè qualcuno di, di questi
PM:
i presenti alla prima riunione
GRATTERI:
si
PM:
li sappiamo, li hanno citati
GRATTERI:
esatto qualcuno di questi non ricordo
PM:
però mi permettevo di dirle
GRATTERI:
si
PM:
forse
GRATTERI:
ma io non avevo, non ho citato
PM:
il prefetto ANDREASSI era il meno indicato
GRATTERI:
si, mi perdoni, però non ho citato solo il prefetto ANDREASSI, ho detto, o il prefetto ANDREASSI, o il dottor MURGOLO, o il dottor LUPERI, o, o qualcuno, o il questore, o qualcuno di questi, cioè qualcuno di quelli che conosceva i fatti mi disse, o il prefetto LA BARBERA, non lo so, qualcuno di questi mi disse che non era possibile rinviare perché questi se ne andavano
PM:
ci sono elementi che portano ad escludere che sia stato il prefetto ANDREASSI e quantomeno il dottor MURGOLO proprio perché hanno esplicitato
GRATTERI:
si, si, ho capito, non ricordo
PM:
addirittura motivazioni opposte
GRATTERI:
perfetto, non ricordo
PM:
abbiamo
GRATTERI:
per mia certezza abbiamo tra l'altro, diciamo, il fatto significativo che il prefetto ANDREASSI poi addirittura non partecipa
GRATTERI:
no, no, no
PM:
alla, alla riunione successiva
GRATTERI:
guardi questo fatto, io lo dissi nella prima riunione sono sicurissimo. Cioè questa osservazione io la esternai in occasione della prima riunione
PM:
quand'era presente anche ANDREASSI?
GRATTERI:
quand'era presente anche ANDREASSI, di questo sono certissimo. Perché lo esternai a qualcuno che seduto su, entrando nell'ufficio del questore di Genova c'è un divano, una poltrona e un'altra poltrona di fronte. La esternai a qualcuno che era presente
PM:
allora sembra paradossale
GRATTERI:
si
PM:
questo fatto, chi più di altri deve preoccuparsi della situazione dell'ordine pubblico in quella sera, rimangono, rimane il prefetto ANDREASSI
GRATTERI:
si
PM:
e il dottor MURGOLO è corretto questo?
GRATTERI:
si
PM:
sembra paradossale che provenga da loro un'indicazione
GRATTERI:
ma non sto insistendo, io consigliere mi scusi
PM:
una indicazione sulla opportunità di eseguire prontamente una perquisizione
GRATTERI:
consigliere cioè mi perdoni o lei, o lei sta dubitando di quello che io dico
PM:
no
GRATTERI:
ecco allora forse mi spiego male, cioè io non sto insistendo sul fatto del prefetto ANDREASSI, ho detto
PM:
ma ho detto il dottor MURGOLO nel senso che
GRATTERI:
ho capito ma
PM:
abbiamo
GRATTERI:
ma se lei mi consente di finire, le sto dicendo uno di questi
PM:
ma uno lei me lo ha già detto
GRATTERI:
no consigliere se vogliamo riascoltare, riascoltiamo
PM:
ma per carità
GRATTERI:
cioè io ho detto o il prefetto ANDREASSI o il dottor MURGOLO o il dottor eccetera, per dire qualcuno, uno di questi
PM:
ma mi dica il prefetto LA BARBERA
GRATTERI:
ma no, perché le devo dire, mi scusi
PM:
il dottor LUPERI, mi dica una serie di altri, ma perché mi cita proprio quei due che già, che già si è detto
GRATTERI:
ma perché non mi ricordo
PM:
mi cita
GRATTERI:
mi scusi ma se lei mi fa parlare, ma no
PM:
mi cita proprio quei due che già hanno detto di aver esternato loro
GRATTERI:
no guardi
PM:
una preoccupazione
GRATTERI:
allora guardi eliminiamo il prefetto ANDREASSI
PM:
no
GRATTERI:
se vuole che, e no mi scusi, se lei mi fa parlare. Se io devo fare ricorso ai miei ricordi, io faccio ricorso ai miei ricordi. Io le ho detto: non ricordo se fu il prefetto ANDREASSI, non ricordo se fu MURGOLO, non ricordo se fu LUPERI, non ricordo se fu COLUCCI. Può darsi ragionando che sia stato COLUCCI, qualcuno di questi, che sicuramente sapeva della perquisizione la mattina. Mi disse: non è opportuno, cioè non possiamo rinviare perché stamattina sono andati a fare una perquisizione e non hanno trovato nessuno. lo non sapevo nemmeno che la perquisizione era stata fatta la mattina. Ho collegato dopo al fatto che quella perquisizione che potevano aver fatto la mattina potesse essere, ma può darsi che mi sbagli nel collegamento, potesse essere la stessa di quella per la quale stavo per essere incaricato con la designazione di CALDAROZZI
PM:
io non ho
GRATTERI:
questo ho detto
PM:
alcun interesse a che lei dica un nome piuttosto che un altro
GRATTERI:
no, ma io mi sono corretto più di una volta
PM:
mi permetto di portarla a conoscenza
GRATTERI:
si
PM:
che le uniche due persone
GRATTERI:
va bene
PM:
che ci hanno manifestato qui a verbale la loro presa di posizione e la loro esternazione di preoccupazione
GRATTERI:
si
PM:
circa l'opportunità di farla subito, dichiarandosi per altro perfettamente d'accordo
GRATTERI:
e se io indicavo
PM:
mi faccia finire
GRATTERI:
scusi
PM:
sulla necessità comunque di fare la perquisizione in se
GRATTERI:
si
PM:
quindi tutti d'accordo sul farla
GRATTERI:
ma sono d'accordo anch'io, mi scusi
PM:
e anche
GRATTERI:
e lo confermo
PM:
mi fa
GRATTERI:
e no mi scusi ma lei, vuole parlare sempre lei, mi faccia parlare un attimo ogni tanto, perché lei non mi fa esprimere quello che voglio dire
PM:
dottore
GRATTERI:
mi perdoni
PM:
no però mi scusi
GRATTERI:
mi scusi
PM:
io sono costretto a intervenire
GRATTERI:
e ma no se lei, intervenga dopo che ho finito, non, non mi interrompa se no io non esplicito il concetto. lo le stavo dicendo, mi perdoni, scusi finisca lei
PM:
prego
GRATTERI:
no, no, no
PM:
allora
GRATTERI:
ci facciamo
PM:
sono intervenuto
GRATTERI:
si
PM:
perché ricordavo che lei avesse detto, che lei aveva detto: non ricor..., non ricordo chi mi disse che occorreva farla prontamente per le ragioni che l'altra perquisizione era già andata
GRATTERI:
si
PM:
non era andata a buon fine
GRATTERI:
si
PM:
perche non erano, non c’era nessuno
GRATTERI:
non c'era nessuno
PM:
forse il prefetto ANDREASSI o qualcun altro, lei ha citato il dottor MURGOLO. Sono intervenuto
GRATTERI:
si
PM:
per dire, dato che noi sappiamo che i partecipanti a quella riunione erano altri
GRATTERI:
tutti
PM:
sono intervenuto per dire: guardi forse no perché sia il prefetto ANDREASSI che il dottor MURGOLO c'hanno esplicitato la loro perplessità proprio perché loro erano addetti più di altri alla, all'episodio di ordine pubblico e loro pur essendosi tutti e due dichiarati d'accordo e avendo assunto la responsabilità diciamo di questa decisione di fare la perquisizione, hanno detto per altro: “noi non eravamo tanto d'accordo sul fatto di farla così perché eravamo preoccupati per...”. Ma come sollecito alla sua memoria
GRATTERI:
si, si
PM:
per dire: se lei ricorda questo nome, forse magari lo sta
GRATTERI:
la ringrazio, si
PM:
perché magari c'è. Ma perché glielo dico? Perché abbiamo dichiarazioni in senso contrario. lo debbo dirle,
GRATTERI:
si, si, certo
PM:
contestarle
GRATTERI:
la ringrazio, perfetto
PM:
come dire o darle elementi di conoscenza
GRATTERI:
si, si, io ecco
PM:
che lei non può avere, però sa che ha detto o ANDREASSI o MURGOLO
GRATTERI:
perfetto
PM:
qua davanti
GRATTERI:
no
PM:
ma non per suggerirle gli atti
GRATTERI:
per correttezza consigliere
PM:
è scusi
GRATTERI:
io non parlo,non ho parlato soltanto di ANDREASSI o MURGOLO, ho parlato anche di COLUCCI, ho parlato, li posso, cioè non mi costa niente citarli tutti
PM:
bè facciamo un novero di persone
GRATTERI:
ciò, esatto, ho dato una ragione al prefetto ANDREASSI, perché la perquisizione precedente me l'aveva proposta ANDREASSI
PM:
io questo l'ho capito
GRATTERI:
per questo c'è una ragione
PM:
questo l'ho capito
GRATTERI:
così come questa, questo fatto della mia prospettazione risulta verbalizzato al presidente, al procuratore LALLA sicuramente già nell'audizione, nell'interrogatorio di agosto. Quindi
PM:
perché i profili
GRATTERI:
si
PM:
diciamo di pericolosità, diciamo di questa operazione
GRATTERI:
si
PM:
come lei converrà, stavano tutti nelle possibili problematiche e ripercussioni sull'ordine pubblico
GRATTERI:
sull'ordine pubblico
PM:
se no
GRATTERI:
certamente
PM:
è una perquisizione come un'altra
GRATTERI:
certamente
PM:
per dire in altre situazioni
GRATTERI:
e comunque di giorno, comunque si poteva lavorare alla luce del giorno
PM:
ecco
GRATTERI:
e non ricorrere in equivoci o a determinare equivoci insomma
PM:
ecco
GRATTERI:
sicuramente
PM:
è questo il problema
GRATTERI:
si, si
PM:
perché da una parte c'è il deflusso di persone
GRATTERI:
certo
PM:
alla stazione Brignole e i problemi relativi al, diciamo, allo sgombero
GRATTERI:
si
PM:
del campo
GRATTERI:
si
PM:
da parte dei manifestanti, dall'altra parte c'è un obiettivo che è logisticamente
GRATTERI:
si
PM:
non favorevole perché ci sono edifici scolastici, edificio di 5 piani quello da perquisire, presenza di numerose persone, il centro stampa del GSF lì di fronte e la via stretta quindi
GRATTERI:
si, si
PM:
cioè voglio dire non certo nelle condizioni migliori per
GRATTERI:
sicuramente
PM:
e quindi il rischio
GRATTERI:
si, si
PM:
l'operazione in sé tecnicamente poteva comportare dei problemi
GRATTERI:
certo
PM:
questo è direi il sondaggio banale
GRATTERI:
sono
PM:
non è che
GRATTERI:
no, no, ma ripeto, confermo, cioè come io mi assumo la responsabilità, cioè voglio dire se dovessi decidere nuovamente, probabilmente deciderei alla stessa maniera oggi con gli elementi che c'ho deciderei, voglio dire, avendo, acquisendo probabilmente elementi in più, non lo so, però
PM:
no lei già ha capito
GRATTERI:
si
PM:
che la nostra, così valutazione di massima che risulta un po' dal così, dal, dagli elementi di indagine che abbiamo acquisito finora, non è tanto sulla legittimità o meno di questa perquisizione che insomma si può obiettare, forse c'era tempo addirittura di farla avvisando l'autorità giudiziaria, però insomma il 41 è uno strumento agile e nessuno ha, ha mai messo in croce un poliziotto perché ha fatto una perquisizione avvalendosi del potere del 41 TULPS
GRATTERI:
certo
PM:
anche a volte strumentalmente. Non è questo il problema, il problema è la fase successiva e cioè tutti quegli elementi che vengono evidenziati per poi sostenere l'altro atto che è l'atto di polizia giudiziaria che sfocia nel verbale di arresto. E' questo il problema, non se si è partiti bene, se si doveva fare o no l'operazione
GRATTERI:
certo
PM:
fatto salvo ovviamente comunque la discrezionalità di valutazione della, della polizia in quel momento, voglio dire, sarà sbagliata col senno di poi, ma comunque è sempre una valutazione discrezionale che lasciata a chi è in quel contesto che deve gestire. Quindi questo è il problema e di qui la nostra insistenza sull'elemento: cosa c'era? C'era qualcosa di più? Perché poi la denuncia e l'accusa nei confronti di queste persone arrestate, associazione a delinquere, diciamo, denominata black bloc! Quindi il sapere se ci fossero elementi aggiuntivi rispetto a quanto esplicitato nelle relazioni ufficiali, ci serve per vedere la consistenza dell'obiettivo e la possibilità di trovare elementi di prova nei confronti di poi delle persone che sono state arrestate. Quindi c'è un filo logico che è diverso ma che non è diretto, diciamo, a evidenziare o a criticare ex post la legittimità della perquisizione. Capisce? Quindi mi sembra che questo sia un chiarimento perché se no ci fraintendiamo, ecco là. Non so se mi spiego.
PM:
comunque vediamo magari la fase liberativa e poi alla
PM:
allora in quella riunione ci hanno detto che c'erano un po' tutti, la prima riunione
GRATTERI:
si
PM:
prefetto ANDREASSI, perfetto LA BARBERA, il questore, dottor MURGOLO, LUPERI, c'era lei
GRATTERI:
MORTOLA
PM:
c'era MORTOLA, forse qualcuno
GRATTERI:
penso anche DOMINICI
PM:
DOMINICI ecco ... E diciamo tutti d'accordo sull'effettuare la perquisizione…lei aggiunge come dato: “io ... a mia volta, a mia volta ho consigliato di rimandare l'operazione”. Alla fine prevale la linea: la facciamo subito. Benissimo. Dopo diciamo questa riunione, dopo questa riunione, come si passa alla seconda, che sappiamo esserci stata? Seconda più operativa
GRATTERI:
si, nella sala riunione
PM:
a e prima ancora di questo?
GRATTERI:
si
PM:
ecco perché è stata una questione un po' dibattuta, e ... vediamo i riferimenti temporali. Lei ricorda esattamente l'episodio della pattuglia di DI BERNARDINI quando si colloca temporalmente e quando, quando lei è stato avvisato?
GRATTERI:
guardi come ho detto prima, un'oretta, un'oretta e mezza dopo, non penso di più, dall'inizio delle attività. Le attività incominciarono, cioè le attività, i pattuglioni non incominciarono subito perché ritardò l'arrivo della, del contingente del reparto mobile, della parte reparto mobile diciamo e quelli della DIGOS ... Penso che fosse ancora, boh, non mi ricordo, penso sicuramente fossero ancora giorno, sicuramente era giorno
PM:
siamo d'estate quindi cioè
GRATTERI:
si
PM:
nel senso che c'era ancora il sole
GRATTERI:
dopo un'ora, un'ora e mezza, secondo me, successe l'aggressione a, diciamo, dopo un'ora, un'ora e mezza, l'aggressione di DI BERNARDINI
PM:
adesso dobbiamo andare a vedere quando tramonta il sole comunque c'era
PM:
in quel periodo intorno alle 20 e 30
GRATTERI:
le 8
PM:
20 e 30, 20 e 45
GRATTERI:
penso che intorno a quell'ora, 7 e mezzo, 8 e mezza insomma. Non ricordo esattamente l'orario in cui incominciarono, diciamo uscirono le pattuglie perché io scesi qualche volta giù a vedere ecco di, se era, giù per strada dico, per vedere se tutto fosse pronto eccetera. Scesi uno o due volte
PM:
adesso io non è che, ho già perso il riferimento (?) alla sua deposizione alla commissione parlamentare, mi sembra che lei collochi intomo alle 9, 9 e 30 questo episodio
GRATTERI:
questo della, questo della, dell'aggressione?
PM:
DI BERNARDINI, si 21 e 30
GRATTERI:
secondo me è prima
PM:
dico soltanto ecco ... leggo qua ... “per quanto mi consta personalmente la perquisizione all'istituto fu determinata dalle circostanze già indicate, cioè dal fatto che la pattuglia comandata dal dottor DI BERNARDINI transitò per caso intorno alle ore 21 e 30 di sabato sera nell'intento di raggiungere”…
GRATTERI:
pensavo fosse prima
PM:
un collega prestare ausilio da quella strada, poi addirittura le contestano: ma come mai lei dice intorno alle 21 e 30 casualmente? E lei vediamo cosa risponde ... “Lei dice, ecco: io sto riferendo quanto a me risulta. Lei dice: per quanto attiene l'orario potevano essere le 21 e 30 ovvero le 22, per quanto a me consta. La circostanza che ha fatto propendere per la perquisizione è quella citata e si è verificata in circa tre, le 21 e 30 e le 22 di sabato. Non ho guardato l'orario ma i tempi sono questi”.
GRATTERI:
possiamo vedere, le dispiace, il verbale precedente, quello di...?
PM:
quale?
GRATTERI:
di agosto
PM:
si
GRATTERI:
io non, sinceramente non
PM:
no, ma anche lì
GRATTERI:
io pensavo
PM:
forse, forse
GRATTERI:
ora, ora
PM:
lei lo riferisce, appunto, cioè alla luce del giorno, o meno poi magari
GRATTERI:
ora sarei portato a, a collegarla con la luce del giorno
PM:
scusi, quando lei riceve la telefonata prima diciamo di CALDAROZZI, è il momento in cui quindi
GRATTERI:
si, quando c'è la telefonata di CALDAROZZI, l'aggressione è già successa ma è roba di 5 o 10 minuti, sarà successa insomma
PM:
e una decina di minuti dopo
GRATTERI:
e successo guardi un'oretta dopo, un'oretta dopo massimo che i pattuglioni partirono
PM:
ecco
GRATTERI:
però non vorrei ora dare delle indicazioni
PM:
CALDAROZZI poi
GRATTERI:
che faccio in relazione a delle mie congetture per cui
PM:
e DI BERNARDINI dopo quella telefonata rientrano?
GRATTERI:
rientrano subito in ufficio
PM:
il tempo di raggiungere
GRATTERI:
si, si
PM:
la questura, 10 minuti
PM:
insomma...
PM:
poi arriva MORTOLA
GRATTERI:
io la telefonata di CALDAROZZI ricordo che l'anticipai ai colleghi nella stanza del questore. Cioè dissi: sto facendo rientrare CALDAROZZI perché mi ha telefonato di una aggressione che avrebbe patito DI BERNARDINI. Questo
PM:
si
GRATTERI:
anche perché, voglio dire, non, non potevo e non volevo come posso dire, interrompere un servizio soltanto di mia iniziativa, insomma
PM:
stavo vedendo se lei riferisse anche al questore ... non lo so
PM:
ma questo
GRATTERI:
come?
DIFENSORE:
faccio la contestazione avvenuta tra 21 e 30, 22..
PM:
e qui diciamo
DIFENSORE:
in commissione è questo
PM:
oggi forse la
PM:
anticipa un po'
PM:
lei la anticipa un po'
GRATTERI:
no guardi, non vorrei, cioè perché magari mi faccio dei ragionamenti in testa che poi non sono, sono soltanto congetture, si collegano a una cosa, non io so ...
PM:
comunque la prima
PM:
perché vede anche intorno a questo elemento non è che ci sia
GRATTERI:
non ci sono
PM:
grande
GRATTERI:
io mi ricordo di aver detto in commissione di aver, non so per quale ragionamento, preso per buono l'orario fornito da MORTOLA. Questo lo dissi in commissione
PM:
debbo dire che adesso non (?) il numero degli atti in qualche testimonianza parla, era (?), dice che: “cominciava a far buio”. Quindi insomma
GRATTERI:
quindi insomma
PM:
l'orario doveva essere insomma spostato intorno alle 8 e 30 ... del passaggio delle pattuglie di DI BERNARDINI comunque insomma .Poi queste sono percezioni molto soggettive, comunque. Probabilmente
GRATTERI:
sicuramente non passò moltissimo tempo tra il rientro di CALDAROZZI e DI BERNARDINI e il sopralluogo di MORTOLA. Non penso che passò del tempo, può essere passato mezz'ora, 40 minuti
PM:
sa però
GRATTERI:
tre quarti d'ora
PM:
bisogna dare atto
GRATTERI:
si
PM:
riferendosi a, agli atti trasmessi all'autorità giudiziaria credo che questo episodio venga collocato addirittura alle 22 - 22 e 30
GRATTERI:
l'aggressione?
PM:
l'aggressione
GRATTERI:
io c'ho sottomano l'episodio di, la relazione di MORTOLA, lui dice alle 22 e 30, dopo aver compiuto il sopralluogo alla scuola DIAZ
PM:
l'episodio di MORTOLA
GRATTERI:
ah, esatto
PM:
MORTOLA diciamo, bisogna vedere quantomeno, quanto rispetto al, a DI BERNARDINI. E MORTOLA
GRATTERI:
a dopo aver, ho telefonato a persona
PM:
GRATTERI:
si
PM:
MORTOLA arrivava lì che era già buio
GRATTERI:
si e dopo aver fatto il sopralluogo
DIFENSORE:
no, diciamo che nella relazione di DI BERNARDINI si parla delle 22 e 30. Nella relazione di DI BERNARDINI
GRATTERI:
secondo me è troppo tardi le 22 e 30
PM:
alle
DIFENSORE:
nella relazione di DI BERNARDINI 22 e 30
GRATTERI:
secondo me 22 e 30 è troppo tardi, penso però non lo so
PM:
però anche lì vede DI BERNARDINI è il capo pattuglia, dovrebbe essere più preciso e ci mette 22 e 30
PM:
si che sembra troppo tarda, quindi, che in realtà poi però insomma
PM:
cioè
GRATTERI:
si, si, no, ho capito
PM:
è la relazione che ha fatto il giorno dopo e non è la relazione che ha fatto, richiesto da
GRATTERI:
c'era gente anche stanca, ma ora non voglio giustificare nessuno, per l'amor di Dio
PM:
sull'orario si può anche sbagliare, è l'ultima cosa
GRATTERI:
però di fronte a certe cose bisogna essere precisi insomma, ne prendo atto
PM:
no, però non c'è dubbio che
GRATTERI:
bisogna, di fronte a certe cose, bisogna assolutamente essere precisi
PM:
lo sa però che
DIFENSORE:
no, il problema è che sia MORTOLA che DI BERNARDINI riferendosi a due fatti diversi e distanziati nel tempo
PM:
danno la stessa ora
DIFENSORE:
dicono la stessa ora
PM:
perché chiaramente una è sbagliata
GRATTERI:
perché o uno ha chiesto all'altro
DIFENSORE:
tutti e due 22 e 30, tutti e due 22 e 30
GRATTERI:
o uno ha chiesto all'altro, dice: che ora era?
PM:
si. Però sa, quando magari si vuole magari trovare un testimone e gli si dice: tu dov'eri tra le 22 e le 22 e30? Hai mica visto il passaggio di una pattuglia della polizia che è stata aggredita?io? Quando mai. E gli dici: allora tu non dici la verità, perché se eri di fronte alla scuola non puoi non aver visto. Capisce? Non è un dettaglio
GRATTERI:
si, si
PM:
che ci sia in un atto di polizia giudiziaria: 22 - 22 e 30. ecco perché diciamo stanchezza va bene, il contesto, ma insomma non credo che tutti gli elementi che sono evidenziati poi alla fine verificati, non stanno in piedi o per una ragione o per l'altra. Adesso non ci possiamo costruire chissà che cosa sulle 22 - 22 e 30, piuttosto che 21 o 21 e 30. Ma guarda caso
PM:
no, diciamo che anche questo dato è impreciso
PM:
anche su questo dato
DIFENSORE:
diciamo che è un dato scoordinato
PM:
diciamo che è un dato scoordinato... probabilmente, sicuramente posticipato rispetto poi quando DI BERNARDINI perché in una certa testimonianza verrebbe fuori che
GRATTERI:
anche secondo me, secondo me
PM:
e questo però che cosa ci porta? Ci porta a, come dire, trovarci di fronte a contraddizioni notevoli che le hanno fatto anche credo già rilevare nella sua audizione alla commissione parlamentare: ma come a quell'ora? Però CANTERINI risulta avvisato alle ore 21 e 30, come mai? E allora la perquisizione è stata fatta a una certa ora, come mai è stato avvisato prima?
GRATTERI:
alle 21 e 30 CANTERINI mi pare difficile che possa essere stato avvisato. Alle 21 e 30?
PM:
CANTERINI
GRATTERI:
CANTERINI guardi che, che io
PM:
e perché no, mi scusi?
GRATTERI:
perché dai
PM:
è perché no?
GRATTERI:
dai miei ricordi CANTERINI era stato avvisato da ultimo
PM:
e perché no alle 21 e 30?
GRATTERI:
perché mi pare troppo presto
PM:
troppo presto?
GRATTERI:
si, mi pare di si, cioè CANTERINI, guardi... CANTERINI penso che lo abbia avvisato il questore
PM:
si
GRATTERI:
di Genova
PM:
si
GRATTERI:
alle 21 e 30 penso che MORTOLA dovesse ancora tornare dal sopralluogo. Penso che CANTERINI non sia stato avvisato prima del sopralluogo per logica
PM:
si, logicamente è così, quindi teoricamente dovrebbe essere addirittura dopo le 21 e 30
GRATTERI:
dopo le 21 e 30 ritengo. Per logica dovrebbe essere così
PM:
da contro però alle 23 e 30 CANTERINI era già davanti al portone a sfondare
GRATTERI:
alle 23 e 30 erano già
PM:
guardi che la telefonata
GRATTERI:
e non è passato in effetti più di un'ora
PM:
la telefonata a CANTERINI alle 21 e 30 la riferisce DONNINI alla commissione parlamentare
GRATTERI:
io sto, le sto dando una mia impressione consigliere voglio dire
PM:
no,ma
GRATTERI:
mi pare in base a quello che io ricordo
PM:
una, un, uno dei problemi
GRATTERI:
della successione dei fatti
PM:
a questo punto poi dovremmo affrontare, uno dei tanti è anche questo
PM:
il caso degli orari, no, perché sicuramente è, è impensabile che CANTERINI alle 21 e 30 venga avvisato quando una relazione di DIBERNARDINI vieni fatto con orario alle 22.30 ...
GRATTERI:
ma quando ancora si deve fare il sopralluogo
PM:
si, inclamorosamente proprio non coordinata
PM:
io ce l'ho, ce l'ho qua sottomano VALERIO DONNINI, eccetera, eccetera, dice alla commissione: “mi trovai a cena col dottor CANTERINI e altri comandanti di reparto, credo che la telefonata sia venuta”
PM:
si
PM:
è venuta verso le 21-21 e 30, ma non posso essere preciso. Mi ha telefonato il questore COLUCCI
GRATTERI:
si... ma io penso che
PM:
a domanda precisa: non riesce a essere più preciso sull'ora? Risponde: intorno alle 21-21 e 30
GRATTERI:
ma questo verificando i nostri tabulati si può vedere tranquillamente secondo me
PM:
si, si
GRATTERI:
cioè non so se
PM:
no, no
GRATTERI:
però controllando il tabulato del telefono del questore, il tabulato del cel..., del telefonino del questore, si vede subito
PM:
si, si
GRATTERI:
cioè se è, mi permetto insomma, se è la, l'individuazione dell'orario è strumentale e fondamentale rispetto ad altri accertamenti, voglio dire, io offro il mio cellulare per, voglio dire, per accertamenti, per quanto riguarda eventuali cose che dico io. Insomma io penso che da lì, se sono fondamentali si ricostruisce subito l'orario esatto insomma
PM:
comunque la, la prima riunione viene fatta prima che MORTOLA vada, quella dove c'era anche il questore?
GRATTERI:
si, si
PM:
scusi, ANDREASSI?
GRATTERI:
si, si
PM:
e invece poi quando tornò MORTOLA?
GRATTERI:
MORTOLA tornò, guardi MORTOLA tornò e raccontò il fatto non mi ricordo se al ritorno si portò anche la ragazza dietro. Una volta, per cui io collocherei in quel momento l'infor...l'avviso a CANTERINI, collocherei però
PM:
si, ma la seconda riunione quando ha luogo?
GRATTERI:
la seconda riunione può aver luogo dopo una mezz'oretta
PM:
cioè da, da che cosa?
GRATTERI:
dalla diciamo, dalla decisione assunta, cioè quindi dal rientro di CANTERINI, dal rientro di MUR...
PM:
MORTOLA
GRATTERI:
di MORTOLA. La seconda riunione può aver luogo dopo una mezz'oretta, penso io
PM:
quindi già siamo intorno alle 10 e mezza
GRATTERI:
intorno alle 10 e mezza si
PM:
e CANTERINI veniva avvisato solo nell'occasione della seconda riunione, non prima?
GRATTERI:
non lo so
PM:
CANTERINI partecipa alla seconda
GRATTERI:
non so se CANTERINI sia stato informato
PM:
alla seconda riunione partecipa CANTERINI?
PM:
CANTERINI viene
GRATTERI:
CANTERINI partecipa alla seconda riunione
PM:
quindi viene alla seconda riunione?
GRATTERI:
sicuramente si, si; arrivò alla fine
PM:
viene chiamato prima?
GRATTERI:
arrivò diciamo arrivò forse non prima diciamo non, non subito perché ovviamente doveva trovare gli uomini, non so se trovò volontari o che trovò, insomma però CANTERINI, mi, mi ricordo che lo attendemmo un po', l'arrivo di CANTERINI
PM:
alla seconda riunione ci sono tutti quelli della prima tranne?
GRATTERI:
tranne ANDREASSI
PM:
tranne ANDREASSI
GRATTERI:
che io ricordi, l'unico che mancava are ANDREASSI, almeno del livello diciamo di funzionari, di dirigenti
PM:
anche questo ha una spiegazione? non…
GRATTERI:
guardi ormai la decisione era stata assunta, cioè la decisione di svolgere la perquisizione era stata assunta. Si trattava in qualche maniera di organizzare la parte dello svolgimento della perquisizione che mi dispiace dirlo purtroppo sempre, è sempre voglio dire, come posso dire, difficile da organizzare perché poi...non tanto questa quanto la fase della collocazione del personale però a quella arrivo. Facemmo la riunione mi pare abbastanza breve nella bib...nella sala riunione del questore, fu... C'era il questore, mi pare, c'era sicuramente LA BARBERA perché la tenne, c'eravamo tutti noi e LA BARBERA esplicitò diciamo che cosa bisognava fare, che cosa si era deciso di fare, e come mi pare tra i presenti, chiesi anch'io di far sapere comunicare come bisognava entrare, con quali modalità, eccetera, eccetera. E con quale soprattutto livello, come posso dire, di predisposizione nella partenza, insomma ovviamente anche nell'arrivo. Intervenne MORTOLA ora che ricordo e su invito di LA BARBERA spiegò l'obiettivo, elencò, illustrò il sito come era caratterizzato, come si doveva raggiungere, fece mi pare una sorta di piantina. Suggerì o stabilì, mò non mi ricordo ma insomma di giungere presso l'obiettivo da due strade diverse in maniera tale che poi alla, a un certo punto su queste strade si con..., questo punto ecco trovasse diciamo presenti tutti in maniera tale da ... controllare i vari lati dell'istituto che, io però voglio dire lo immaginavo nella mia fantasia, ma sono abituato se devo andare, la perquisizione, faccio un sopralluogo, per cui non, non mi accontento certe volte di quello che mi viene raccontato, preferisco avere cognizione diretta dei posti. Per cui me lo immaginavo ma non sapevo neppure dove si tra... dove si fosse, si, si tenesse sto, fosse collocato questo sito insomma. Si stabilì che MORTOLA e l'altro collega della DIGOS dovessero fare da capi squadra diciamo. CANTERINI nell'occasione perché, si stabilì che CANTERINI dovesse entrare per primo e che le, le squadre mobili e le DIGOS, quindi quelli che svolgono attività di polizia giudiziaria, che avrebbero dovuto svolgere la perquisizione, diciamo entrassero subito dopo. Che il reparto prevenzione crimine dovesse cinturare tutta l'area esterna e col reparto prevenzione e crimine si dovevano stare i carabinieri. Cioè i carabinieri e il reparto prevenzione e crimine sostanzialmente dovevano mantenere l'ultimo livello diciamo, presidiare l'ultimo livello. Il reparto prevenzione crimine fu data questa cosa perché abitualmente fa un controllo per strada insomma non partecipa allo svolgimento di atti di PG, se non in affiancamento a quelli che poi sono i responsabili delle operazioni di PG, o degli atti dello svolgimento degli atti di PG. CANTERINI propose di, di lanciare i lacrimogeni nel caso in cui si fosse trovata resistenza, nel caso immagino non avessero deciso di aprire. LA BARBERA lo stoppò dicendo

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